Scritta da: S. Trovato
in Poesie (Poesie d'amore)
Innamorarsi
Il suo tenue sguardo
sobilla il sogno dell'animo
e l'ingenuo sorriso
fa sbocciare l'amore
che rigenera la vita.
Composta venerdì 5 maggio 2017
Il suo tenue sguardo
sobilla il sogno dell'animo
e l'ingenuo sorriso
fa sbocciare l'amore
che rigenera la vita.
Vorrei essere acqua
per lambire le tue labbra
rinfrescarti il corpo
e purificarti lo spirito.
Vorrei essere metallo
per tenerti a me legata
forgiare gabbie di fiori
e creare catene d'amore.
Vorrei essere il sole
per splendere di luce
illuminarti la notte
e scaldarti il cuore.
Vorrei essere la terra
per darti solide basi
incedere anche insieme
e fruire delle tue forme.
Vorrei essere il vento
per sfiorarti la pelle
accarezzarti il viso
e vezzeggiarti l'animo.
Vorrei essere tutto...
pur di starti vicino
coccolarti
e amarti.
È amore che porta il tuo nome e cognome
stampato a lettere cubitali sul mio cuore.
È amore se sei sempre nei miei pensieri
e nei miei sogni più belli.
È amore quando sono al tuo fianco nei momenti difficili
e prego affinché il sorriso possa tornare a illuminare il tuo volto.
È amore vero e sincero.
Cresce giorno dopo giorno, ora dopo ora.
È amore senza fine.
Arrivi tu,
e la notte splende,
il mistero è chiaro,
l'enigma evidente,
ogni deserto un refrigerio,
la ruggine rugiada,
il cammino una gioia,
e la vita resta.
La curva del mio sorriso
oramai si spezza
persino quando rido
come una matta.
Nessuno sa cosa mi aspetta
dietro il manto rosso da palcoscenico.
Non so recitare,
eppure ho vinto l'Oscar
della perseveranza.
Cerco vita anche per te.
Ma non sono brava.
Spesso mi muovo per inerzia.
Talvolta mi stupisce la mia ironia.
Afferro speranzosa il tuo cielo.
E trovo la spinta ad andare avanti.
Sei tu la mia forza,
come quando litigavo
disperatamente
con i numeri.
Ho sempre odiato le divisioni,
ma con l'aiuto della tua pazienza
mettevo da parte le lacrime
e imparavo ad imparare.
I miei calcoli son riusciti male.
Forse, ti davo per scontata.
Ti prego, siedimi accanto.
Abbracciami.
E insegnami
come si fa
a vivere
senza una madre.
Di bianco vestita,
mi porgi il mantello
per un'altra sortita,
come la sposa nel castello,
ti incontro di notte,
che si scopre lucente,
e un'arida tempesta,
in quel silenzio che si sente.
Sembra che io ti stia inseguendo,
in realtà ti sto solo aspettando.
Qualcuno potrebbe dire che sono indietro
ma sono già qui davanti a te
solo che ancora non mi vedi.
Amore non può che far rima con cuore,
al qual dà calore pronto al dolore e agli sbalzi d'umore,
viaggia spesso col timore di far un'errore per evitar il bussar della parola muore,
se succederà il cuore sarà pronto alla fragilità dell'amore
e come un buon lottatore tornerà il batticuore a far sbocciare un nuovo amore
e la ruota riparte da capo con tutto il bollore
che brucia il dolore passato pronto ad una nuova sfida: l'amore!
Ho cercato di fuggirlo
per me era si gioia
ma anche tanto dolore.
Lui mi aspettava ovunque
supplicante e scintillante.
Più cercavo di evitarlo
educando il pensiero alla disciplina
del coraggio,
più ogni cosa mi portava a lui:
all'amore.
Ho attraversato boschi e scalato vette.
Ho attraversato mari e strade battute
e ho cercato un albero
per meditare.
Alla fine mi sono arresa
attratta dal suo bagliore ingannevole.
Sfidandolo gli ho urlato:
ma forse quest'attimo da solo
vale tanti non attimi?
E gli sono andata incontro.
Madre mia, che nulla chiedesti
se non il passo mio sicuro
sfiorar soave il ventre tuo.
Tu che dal padre tuo avesti
null'altro che fecondità profonda
'si come amor a bagnar l'essenza tua.
Madre mia, figlia del cielo
e dea feconda, valli nebbiose
e cime burrascose.
Tu figlia delle stelle
tu sdraiata a scaldar la pelle
e battuta dal vento ai fianchi.
Madre celeste
madre santa
tu madre terra.