Scritta da: Staff PensieriParole
Il mio nome non è dottor Morte.
Bart Simpson
dal film "I Simpson" di Serie TV
Il mio nome non è dottor Morte.
"L'amore non è amore... che si altera di fronte ad un ostacolo. Quando la vita è dura, quando le cose cambiano... ..l'amore vero fà lo stesso." Guardo Haley e Nathan e, in qualche modo, mi sento più sicura... Non posso spiegarlo, ma loro mi danno speranza... ed ho paura a dirlo ad alta voce, perché forse se la vita lo scopre, tenterà di toglierglielo e...sarebbe un peccato, perché tutti abbiamo bisogno, a volte, di speranza, sapete? Quella sensazione che tutto andrà bene, e che c'è qualcuno lì fuori che lo garantirà.
- Marge: Dice che la monorotaia va ad una velocità di 270 km l'ora... e se qualcosa va storto?
- Homer: E se! E se facendo la doccia dovessi scivolare su una saponetta... mio Dio rimarrei ucciso!
- Marge: Mi spaventa il fatto che tu voglia lavorare su una cosa così rischiosa...
- Homer: Noi conducenti di monorotaia siamo una razza pazza, per metà innamorati della morte, amiamo il pericolo come gli uomini comuni mangiamo le noccioline... ti sto attizzando?
- Marge: No!
- Homer: E se slaccio questo bottone?
- Marge: Buona notte Homer!
- Homer: E se ti parlo così eh? E se ti canto... ho dato al mio amore un pollo era senz'osso... uhm pollo ah *sbav*.
Veronica: Ricordami... perché abbiamo rotto?
Logan: Eri convinta che l'erba dell'altro ragazzo fosse più verde. O forse era qualcosa sul fatto che sono troppo uomo? No, aspetta! Eri tu. Tu eri troppo uomo.
Dalla notte profonda che mi avvolge buia come un pozzo che da un polo va all'altro, ringrazio gli dei, quali essi siano, per la mia indomita anima. Stretto nella morsa degli affanni, io non mi sono mai tirato indietro, non ho pianto, sotto i colpi d'ascia della sorte il mio capo sanguina ma non si china. Visto d'altra parte questo luogo di rabbia e lacrime pare minaccioso, all'orrore delle ombre, così come alla minaccia degl'anni non mi trovano e non mi troveranno mai timoroso. Non importa quanto è stretto il varco o piena di punizioni la vita, io sono il padrone del mio destino, io sono il padrone della mia anima.
Grazie, uomo! Quando il mondo sarà mio, la tua morte sarà veloce e indolore!
Non rubare una ferrari se non la sai guidare...
Chuck: Stai mentendo
Blair: Non è vero
Chuck: I tuoi occhi fanno quella cosa per cui non vanno in sincrono con la bocca
Blair: Non sapevo che i robot diventassero gelosi, ti hanno aggiornato il software mentre ero via?
Chuck: Andiamo... sappiamo entrambi che questo tizio è un ripiego che hai portato per provare a ferirmi come io ho fatto con te
Blair: Tu non mi hai ferita. Beh... devo ammettere che aspettarti in Toscana durante i primi giorni è stato decisamente umiliante. Ma quando ho realizzato che non ti saresti fatto vedere, mi sono ripresa. Fortunatamente mi sono fatta un amico durante il viaggio
Chuck: Ben il noioso? L'ex impiegato di mio padre? Comunque l'ho fatto licenziare solo per causa tua
Blair: Beh. Gli devo tutto, mi ha presentata lui a James. Sai, credo che possa essere quello giusto
Chuck: Dimostralo
Blair: Non devo dimostrare niente. Ma se vuoi conoscere meglio James, lo porterò a cena stasera. Scommetto che ti piacerà tanto quanto piace a me
Chuck: Oh, se con questo, intendi che non mi piacerà affatto, allora hai ragione. Ci vediamo alle 7.
- Elena: Sarò al sicuro con te?
- Damon: Si.
- Elena: Prometti di non fare quella cosa del controllo mentale con me?
- Damon: Si.
- Elena: Posso fidarmi di te?
- Damon: Sali in macchina. Dai.
- Chuck: Brooklyn?
- Blair: Perlomeno sarà memorabile.
- Chuck: Chiedo scusa ma non avevi qualcosa da dirmi?
- Blair: Sì! Che cosa sciocca che importa chi lo dice per prima, perché non insieme.
- Chuck: Perché non è nell'accordo.
- Blair: Deve esserci sempre un accordo?
- Chuck: Ne abbiamo fatto uno, che cosa succede Blair? Avevi detto che avevi qualcosa da dirmi.
- Blair: Perché per prima devo essere io? Sono stata io quella che ti ha aspettato all'aeroporto, sono andata in Toscana da sola.
- Chuck: È acqua passata.
- Blair: Sono stata io quella che ti ha chiesto prima di dirlo.
- Chuck: Al White Party? Quando te ne stavi andando col conte credevi davvero che te l'avrei detto?
- Blair: Sì! E quando non lo hai fatto ho sofferto.
- Chuck: Non dirmi che mi hai fatto venire fino a Brooklyn per dirmi questo, pensavo fossi pronta ad aprirti ma ovviamente era soltanto uno dei tuoi giochetti.
- Blair: I miei giochetti... sei tu quello che ha iniziato.
- Chuck: E tu quella che ha finito.