- Damon: Ho cancellato il tuo dolore in passato. Posso farlo ancora. Ma è una tua scelta. - Jeremy: Senti, so che pensi di averlo cancellato, ma è ancora lì. Anche se non riesco a ricordare perché, sento ancora un vuoto dentro. Mi sento solo. E cancellarmi i ricordi non farà sparire questa sensazione. Non sistemerà quello che c'è davvero di sbagliato. - Damon: Quello che ho fatto a Vicki, era sbagliato. Ti chiedo scusa per ciò che mi riguarda. - Jeremy: Anna ha detto che i vampiri non sono costretti a provare dolore. Possono spegnerlo, come se spegnessero il loro lato umano. - Damon: Verissimo. - Jeremy: È più facile così? - Damon: Che cosa è più facile? - Jeremy: La vita. - Damon: La vita fa schifo comunque, Jeremy. Se sei un vampiro, almeno non devi starci male se non vuoi. - Jeremy: Tu hai fatto così? - Damon: L'ho fatto per... l'ho fatto per molto tempo. E la vita era molto più facile.
- Parlami del momento in cui hai capito che lo amavi. - Era il mio compleanno. Io e Damon avevamo trascorso l'intera estate a cercare Stefan, ed io stavo cercando di fingermi felice perché Caroline stava organizzando una festa per me, ma in realtà ero molto triste. Stavo per decidere di non andarci, non sarei uscita da quella stanza. Finché non è entrato Damon, per darmi il mio regalo di compleanno. Era una collana che mi aveva dato Stefan. L'avevo persa e Damon sapeva quanto significasse per me quella collana, cosa significasse per via dei miei sentimenti per Stefan. Anche se lui mi amava, mi diede l'unica cosa che rappresentava una speranza per me e per suo fratello. Sapevo quanto gli facesse male, ma lo fece. Era... più altruista che mai, ed in quel momento io l'ho amato. Non volevo, questa cosa mi terrorizzava, ma per quel momento io l'ho amato.
- Seth: Quella gente non ti conosce, se ne frega altamente di come sei, quelli non sanno che in 3ª elementare dividevi la merenda col criceto magrolino che si lasciava fregare il cibo dal criceto grasso. - Summer: Sì, restava sempre a bocca asciutta. - Seth: Quelli non sanno che quando toccò a te leggere la poesia davanti alla classe avevi il terrore di fare una brutta figura e ti tremavano le mani. - Summer: La poesia? Quale poesia? - Seth: Eh... Vorrei essere una sirenetta. - Summer: Me l'ero dimenticata... avremmo avuto sì e no 12 anni... - Seth: Diceva: Vorrei essere una sirenetta che... che sguazza in fondo al mare, dei pesci l'amichetta per ridere e... [Summer lo bacia] [Seth (stupito):... e baciare... ballare]
Cameron: Voglio sapere cosa provi... per me? House: Tu vivi nell'illusione di rimediare a tutto ciò che non è perfetto, per questo hai sposato un uomo che stava morendo di cancro. Tu non ami, hai bisogno di dare. E adesso che tuo marito è morto, stai cercando un altro caso disperato, perciò sei uscita con me. Io ho il doppio della tua età, non sono bello né affascinante e neanche gentile, ma sono quello di cui hai bisogno: merce avariata.
È inutile sperarlo, il nostro corpo va in rovina a volte a 90 anni, a volte nasce difettoso, ma è il nostro destino, non c'è dignità in tutto questo. Non importa che uno veda o cammini, la morte è sempre orrenda, sempre. Si può vivere con dignità, ma non morire.
Dr. Gregory House (Hugh Laurie), una paziente che rifiuta l'intervento
Dawn, ascolta, io ti voglio bene, ti ho sempre voluto bene. È un compito che devo portare a termine. Dì a Giles, dì a Giles che ho capito e che sono felice, e dì ai miei amici che gli voglio bene. Adesso sei tu a doverti curare di loro, dovete prendervi cura l'uno dell'altro, dovete essere forti. Dawn, la cosa più difficile del mondo è viverci. Abbi coraggio, vivi, per me.
- Merlino: Che cosa succede!? - Arthur: Ma allora sei proprio un idiota, Merlino! - Merlin: Chiedevo solo... - Arthur: A me o all'alce? Siamo a caccia, questo richiede agilità, furtività e una mente agile. - Merlin: Voi avete due di queste cose?
- Blaine: È un anello per una promessa. L'ho fatta con la carta per le caramelle. Juicy Fruit. - Kurt: Le Wrigley, le mie preferite. E... è un piccolo papillon? Ma cosa vuoi promettermi? - Blaine: Di amarti sempre. Di difenderti anche quando so che hai torto. Di sorprenderti. Di rispondere sempre alle tue chiamate, non importa cosa stia facendo. Di farti i biscotti almeno due volte l'anno e di baciarti quando e dove vuoi. Ma soprattutto per ricordati quanto perfettamente imperfetto tu sia. So che Elizabeth Taylor non l'avrebbe mai indossato... - Kurt: Lo amo. Ti amo. - Blaine: Buon Natale Kurt, il nostro primo Natale insieme. - Kurt: Uno dei tanti.