Mia nonna mi diceva sempre: piccola mia, per vincere le battaglie della vita, devi lottare e mai arrenderti, cadere e saperti rialzare in fretta, sorridere per nascondere le lacrime e pensare prima di parlare. E ricorda: tacere sempre di fronte all'ignoranza.
Quando hai fatto di tutto per dimostrare a qualcuno quanto ci tieni, fermati, respira, e non fare più nulla. Stai sprecando vita e tempo con chi il tuo tempo, non lo merita.
Lo so, l'ho capito da tempo che dentro quella corazza è nascosta la parte più bella di te, quella che non mostri a nessuno, quella che io ho sentito quando le nostre labbra si sono baciate e il cuore batteva all'impazzata. E non mi fu poi così difficile capire che dietro a quella finta durezza, ti stavi, e mi stavi proteggendo da quel che stavamo provando, ma non'è stato abbastanza, non'è servito ad allontanarci e giuro, c'ho provato, accidenti se c'ho provato. Poi però, me lo sono chiesta a che serve, e a chi, se ci sono amori che non si possono vivere perché non ti appartengono. Non attesi risposta, quello fù il mio ultimo giorno. Indossai anch'io la corazza e smisi di essere quel che ero.
Quelle come me, regalano primavere anche se è inverno fuori. Quelle come me, non danno nulla per scontato perché sanno che quel gesto è fatto col cuore e se lo ricordano ricambiando. Quelle come me, danno peso alle parole e non le usano per far male a nessuno perché sanno che le parole hanno un peso e dette senza pensarci possono diventare armi, ed una volta dette possono ferire e a volte uccidere. Quelle come me, se non le rispetti, se né vanno e quando lo fanno, non tornano più indietro e non importa se tu eri il suo tutto, se le ferisci non le trovi più. Quelle come me, non hanno stagioni e nonostante il tempo le trasformi fuori hanno l'anima sempre in fiore.
Dormi piccolo mio e sogna un mondo migliore dove i bambini sono felici e non devono nascondersi dagli orrori della guerra, dove i bambini giocano a nascondino senza temere d'esser colpiti. Dormi e sogna piccolo mio perché dal cielo non cadranno più bombe e sarà pieno di stelle e se qualcuna cadrà, non farà male a nessuno. Ti terrò ancora per un po' tra le mie braccia perché tu non abbia più paura del buio. Ti bacerò la fronte ti stringerò al mio petto e poi, ti lascerò andare. Sogni belli piccolo mio il tuo papà sarà sempre con te.
Proviamo dolore ma siamo anche bravi a chiudere la porta in faccia a quel piccolo bambino terrorizzato, disperato da ciò che ha visto e subito. Il suo pianto è un urlo di aiuto si piega sulle sue piccole gambe tremolanti quasi in ginocchio per non vedere la devastazione e la morte che lo circonda. E tutti i potenti del mondo sono in prima fila seduti ad osservare l'eccidio di bambini innocenti che la guerra loro non la vogliono ma la devono subire sulle loro carni fatte a brandelli da chi alla guerra ci gioca per potere. E si sa, quando i potenti iniziano a giocare gli innocenti iniziano a morire in silenzio, senza urlare per non infastidire nessuno. Quando l'uomo imparerà a rispettare la vita altrui? Quando l'uomo imparerà ad avere pietà per ogni singola creatura? E quando imparerà che se muore un bambino inevitabilmente ha ucciso un pezzo del suo mondo. Quando, quando tutto questo lo capirà?
Ci sono amori che si cuciono con punti invisibili e niente e nessuno potrà mai scucirli. Ci sono amori e storie che a nessuno è dato di sapere perché qualunque bocca, potrebbe sporcarli. Ci sono legami di facciata ma quelle sono altre storie nulla a che vedere con gli amori sentiti. Poi c'è la vita con i suo passati nascosti e i suoi futuri incerti. E infine c'è il cuore, libero d'amare, di provare, di sentire, e non importa se quel cuore lo faranno a pezzi, lo calpesteranno e te lo ridaranno indietro a brandelli lui si ricuce e usa fili invisibili, il dolore.
Non dico sempre, ma ogni tanto, rinfacciamoci anche le cose belle così da non rimanerci male. Credo si possa fare. E voi, pensateci.
Sapete di cosa sono composte le lacrime? No. Alcune sono di gioia, ed altre di dolore. Le lacrime non sono tutte uguali ed ognuna ha un suo peso. Ho visto lacrime scendere dignitose lasciare la sua scia e morire sulle labbra. Poi ho visto lacrime di gioia seppur rare ma giuro, le ho viste brillare mentre scendevano e poi asciugarsi frettolosamente senza lasciare traccia perché quelle sono lacrime composte da emozioni e che nulla hanno a che vedere con la tristezza o il dolore. L'una è figlia dell'altra alcune nascono dal cuore ed altre dall'anima ecco perché alcune pesano di più.
Ho visto negli occhi della povera gente lacrime composte asciugarsi al vento senza che nessuno se né accorgesse. Ho visto bambini affamati mangiare qualunque cosa senza dire: questo non lo voglio, non mi piace. E poi ho visto lo spreco quotidiano del pane buttato perché nessuno lo ha mangiato. Ho visto un bambino tenere in mano un grappolo di uva marcia stretta tra le sue dita piccole come un piccolo tesoro. Ho visto la fame guardarmi dritta in faccia negli sguardi di chi incontravo senza proferire una sola sillaba perché chi ha fame non spreca nemmeno le parole. Poi, ho visto la pietà inginocchiarsi sfinita tendere la mano ma era tardi, quegli occhi, si sono spenti per sempre. E con loro anche i miei.