Quotidianità


Scritto da: Daline98
in Diario (Quotidianità)
L'uomo è quello strano essere che fa la guerra per mantenere la pace e avvicina i popoli aumentandone la distanza. Che genera odio, tra falso moralismo, indifferenza e ipocrisia scandalizzandosi per cose di poco conto, mentre il mondo gli frana attorno. Che da fiato alle trombe, parlando di valori veri e sani principi, senza rispettarne alcuno. Che passa la vita, a volte disprezzandola, ad accumulare ricchezze per lo più inutili, per il solo gusto di esporle. Che si pente degli errori fatti, continuando incessantemente a ricommetterli, che sostiene di amare il prossimo e la natura, mentre distrugge tutto ciò che lo circonda.
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    Scritto da: Pierliana Masetto
    in Diario (Quotidianità)
    I sogni più belli sono quelli che si fanno a vent'anni, quando il mondo sembra ancora tutto da scoprire, e forse lo è. E dovresti rinnovarli anno dopo anno, fargli prendere aria, mantenerli sempre freschi, attivi e vitali... non fare mai l'errore di aspettare un momento migliore, perché spesso quel momento non arriverà mai. Poi è tardi, gli anni passano, e ti ritrovi a riaprire quel cassetto e trovi solo poveri resti... piccoli scheletri coperti di polvere e rinsecchiti dal tempo, a cui, per egoismo o per mancata autostima, non hai mai dato ossigeno.
    Composto domenica 21 gennaio 2018
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      Scritto da: Silvia Nelli
      in Diario (Quotidianità)
      Ogni tanto nella notte, mi fermo a pensare.
      Non so se questo sia un bene o un male, se mi faccia bene oppure continui poco a poco a cancellarmi dentro... Tra tutti i miei pensieri tu sei ancora uno di quelli che spunta per primo e non perché io ti pensi come un tempo, ma perché ogni volta che mi guardo dentro è proprio a causa tua se mi trovo così diversa e distante da tutto ciò che ero. Lascio passare il tempo, i giorni e le ore, ma non mi ritrovo. Le cose più belle di me te le sei portate via con te. Calpestate dal tuo essere vigliacco ed egoista. Fatte a pezzi dal tuo orgoglio e poi lasciate cadere dietro una meschina indifferenza. Mi sono imposta rialzandomi di non cambiare, di non perdere quel meglio di me e soprattutto di non diventare come te. Non so se ci sono riuscita, ma so che non sono più la stessa. E non è qualcosa che sento solo io, ma qualcosa che in molti mi fanno notare. Dicono che malgrado io mi sia rialzata, sia tornata a vivere e a sorridere non sono più la stessa. Credo che chiunque arrivi a toccare l'apice del dolore dell'anima, una volta superato non potrà mai essere la stessa persona che vi è entrata. E probabilmente nemmeno io. Il mio sguardo duro verso il mondo me lo ricorda ogni giorno. I miei passi netti e decisi, verso obiettivi ben precisi me lo dimostrano. Ma quello che in me è davvero cambiato è l'animo. Io, che ero un'anima morbida, dolce e a tratti timida. Una persona fiduciosa a tratti ingenua. Io che dietro il mio coraggio nascondevo una dolcezza unica, io... Dove sono adesso io!? Io quei lati di me non li trovo più... Vivo rinchiusa dentro una corazza che non mi va di abbattere. Io che non mi impietosisco più nemmeno di fronte a delle lacrime e vado giù senza pietà e senza mezzi termini. Io che adesso non accetto più né scuse e né maschere... Imposizioni o compromessi. Io che sembro non aver paura più di niente e mi farei anche ammazzare pur di non tacere più ciò che non mi sta bene. Sono veramente io questa!? Quante volte me lo domando in queste notti dove a volte finito il lavoro, nel silenzio mi prendo quella mezz'ora per me e mi rilasso. Incontrare me stessa è qualcosa che mi piace e so perfettamente dove cercarmi... Ma quando cerco quei lati di me è da te che torno. Da te che li hai resi migliori di chiunque altro e poi distrutti. Si, sono cambiata e probabilmente mi devo accettare. Io che non mi arrendevo mai, che lottavo per i valori, per i legami importanti... Io che non mi rassegnavo mai, perché arrendermi non era da me. Io che nei sentimenti credevo fino alla fine senza sottovalutarli mai. Io che non svendevo niente di ciò che ero e davo il meglio di me, perché chi dona il meglio del buono deve pur riceverlo... Poi!? Poi tutto è cambiato... Silvia ha detto basta! Ha detto basta alla dolcezza e a quel suo essere fiduciosa. Basta lottare per cause perse e persone vigliacche. Silvia non ci sta più a sottomettersi, ad andare incontro a qualcuno o a provare a comprendere. Silvia non intende più voler bene a persone che non lo meritano. Quanto ha contato ciò che invece voleva Silvia... Quanti l'hanno veramente ascoltata, trattata con sincerità e tenuta vicino per piacere e non per convenienza o altro. Pochi... Dove è oggi quella Silvia... Io credo che quella Silvia sia ancora lì con te. Credo che nel momento in cui quel sentimento è morto lei è morta insieme a lui. Perché nel momento in cui ho cancellato te da dentro, io ho cancellato anche una parte di me. La continuo a cercare, ogni volta che mi fermo a pensare, la cerco cavolo! Non mi rassegno, perché mi manca... Mi manco! Però non ci sono, non ci sono più... e continuo a farmi male e a tormentarmi perché "Quella me" era tutto ciò che avevo sai!? A me di dartela vinta non mi va. A me di farti anche questo regalo no... non mi va! Torno a prendermi prima o poi sappilo. Fidati di me se ti dico che un giorno io tornerò a prendermi. Lo trovo il modo credimi e quel giorno sarai tu a sentire come un vuoto dentro al petto. A sentire che ti mancherà qualcosa... e quel qualcosa sarà il bene più sincero e grande che qualcuno ti abbia mai affidato... il mio. Silvia Nelli ©.
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        Scritto da: MaryRosa Amico
        in Diario (Quotidianità)
        Ho molti difetti, questo è vero. Ma ho un pregio che amo indossare più di tutti, l'ironia. Che non è superficialità o mancanza di rispetto, ma è rendere più leggere le cose che non posso cambiare. Essere ironica in molte circostanze, mi ha aiutato a sopravvivere, nei momenti più bui della mia vita.
        Composto lunedì 22 gennaio 2018
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