Esperienze


Scritto da: fucku
in Diario (Esperienze)
Nemmeno la mia migliore amica mi conosce. Nemmeno la mia famiglia. Non mi conosce, capisce, comprende nessuno. Mi sento così sola, così triste. Sempre sola... ho paura, ma nessuno può davvero aiutarmi. Bel casino. Mi sento... persa. Vuota. Ho bisogno di qualcuno che mi faccia pensare a quanto la mia vita sia bella. Ho bisogno di persone attorno a me, ma non riesco ad aprirmi con nessuno, ho bisogno di amore ma non permetto di toccarmi, ho bisogno di compagnia ma sono sempre sola. Ho bisogno di aiuto, ma non so come cercarlo, non so a chi chiederlo, e anche se lo sapessi, non riuscire a pregare nessuno. Sono totalmente, costantemente, confusa e repressa. Ma sorrido. Perché nonostante tutto, nonostante io sia perennemente depressa, ho voglia di sorridere.
Composto martedì 23 dicembre 2014
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    in Diario (Esperienze)
    Non c'e cosa più brutta che quella sensazione di aspettare, ma cosa aspetti, non lo sai. Lo fai inconsciamente, non sai da che parte andare, avanti, indietro, boh. Allora stai ferma lì ad aspettare, guardando che succede, sperando che un giorno tu possa decidere di fare un passo avanti.
    Composto domenica 21 dicembre 2014
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      Scritto da: Raffaella Frese
      in Diario (Esperienze)
      Mi pongo sempre tantissime domande. A molte di loro non vi sono spiegazioni, non comprendo perché il mondo debba essere sempre in guerra. Ostinarsi a incalzare vendetta e onnipotenza. Non comprendo perché siamo sempre delusi dagli altri. A cosa servono tutte queste incomprensioni? Tutte queste paure, ansie, dolori, frustrazioni e distruzioni. Perché non trasformiamo i nostri gesti negativi in azioni positive? Con un piccolo gesto d'amore Tutto può cambiare. L'amore può spazzare i rancori, le vecchie ferite, ma per orgoglio tanta gente non riesce proprio a non voltarsi indietro, mettere una pietra sul passato e aprire il cuore. E così, tutto macera nel disordine delle nostre delusioni, perché non riusciamo a comprendere il significato della vita. Essa è un dono, non è un'ascia che amputa e impera, ma è un seme che ristora. Spero che un giorno tutto questo possa cessare! E che tante vite innocenti siano risparmiate! Dalla tortura fisica oppure psicologica. Spero solo che un giorno ognuno di noi si renda conto che a nulla vale fare del male ad altri, a nulla vale infierire dolore, a nulla vale rosicarsi l'anima per poi dannarsi la vita. Tutto sarebbe più semplice se tutti sapessimo ascoltare ciò che altri vorrebbero dire e avrebbero da dire, senza attaccare, senza giudicare, senza infierire, semplicemente capendo. Perché con l'amore tutto sarebbe ancora e più semplice e meraviglioso.
      Composto mercoledì 19 gennaio 2000
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        in Diario (Esperienze)
        Da quando la sensibilità da pregio è diventata un difetto, costringe le persone a vergognarsi perfino delle loro lacrime. Quasi che provare sentimenti, esternarli, sia diventata l'eccezione e non la regola. Come se godere delle disgrazie altrui, dileggiarle, facesse di noi tutti dei fighi della madonna. Sarò vecchio stile, ma a me piace ancora commuovermi. Sarò fuorimoda, ma preferisco riuscire a soffrire per un dolore autentico, che avere le lacrime agli occhi per una risata di plastica. Le corazze vanno bene, ma le carezze sono meglio.
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          Scritto da: angela1973
          in Diario (Esperienze)
          Un dì mi svegliai e vidi dalla finestra del mio soggiorno un bellissimo panorama: un immenso prato verde ove c'era un ruscello trasparente come l'acqua; un'immensa quercia con delle foglie che sembrano le mani di un bambino appena nato; un immenso cielo azzurro; tante case dove in ciascuna di essa ci è il vissuto di ogni persona; le strade bagnate poiché vi è stata la pioggia. Io penso tutto ciò è divino.
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            Scritto da: Violetta Serreli
            in Diario (Esperienze)
            Quando voi abbinate la conoscenza delle tecniche di giornalismo alle tecniche della psicologia, create un'autentica arma di distruzione di massa, perché riesce a manipolare le masse senza che se ne rendano conto e provocano a breve termine degli effetti devastanti sulla verità. A lungo periodo creano idee e stereotipi difficilmente estirpabili. Oggi un esempio per far capire come funzionano i media è la piramide dell'informazione. Le notizie non sono tutte uguali. Se una notizia viene data da un grande media ha un peso molto diverso che se viene data da un giornale locale o da un sito conosciuto. Un po' perché c'è la credibilità di un'istituzione, ma non è solo questa. I giornalisti, la maggior parte, hanno un atteggiamento tendenzialmente conformista. Sono pochi quelli che pensano con la propria testa. Tendono invece a replicare quella che ritengono l'opinione condivisa o legittima istituzionale. Questo provoca un effetto a cascata. Più il media è importante più tutti gli altri diranno la stessa notizia. Prendete ciò che è successo con l'influenza aviaria, la guerra in Iraq... Questo è pericolosissimo perché la nostra percezione è falsata e deviata. Alla fonte si gioca con la buona fede di chi ascolta. L'effetto a lungo termine è che a forza di manipolare le masse, queste arriveranno a non credere più alle istituzioni, si formano movimenti di protesta che possono essere gestiti in modo virtuoso e rigenerare la democrazia, ma possono anche essere gestiti da persone credibili che possono invece diventare dittatori. È ciò che è successo con Hitler. Per fortuna al giorno d'oggi, sta rinascendo il desiderio di democrazia, e molti - sempre di più - sfidano la comunicazione tradizionale per informarsi attraverso canali meno conosciuti. Questo può portare a una vera rivoluzione. Vale per la politica, per la religione. Chi crede ciecamente nei dogmi non ammetterà mai una verità diversa da quella conosciuta, neppure davanti a prove schiaccianti. I media preferiscono assecondare le ipotesi radicate nell'opinione pubblica, pur di non lasciarle gli strumenti per poter valutare indipendentemente ciò che accade.
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