Esperienze


Scritto da: fucku
in Diario (Esperienze)
Senti le note e senti come tutte insieme si mescolano per creare quella melodia così pura che parla di te in modo che nemmeno tu comprendi, in un modo in cui nessuno mai potrà. E quando ti ci ritrovi, senti che sei parte di qualcosa, senti di essere ovunque, persino nel cuore di altre persone. Quelle parole così belle, così delicate che ti fanno battere il cuore come un primo bacio, come un ti amo, ti porta lontano in un mondo perfetto. È tutto più bello, non ti pare? Luminoso, perfetto, ma soprattutto felice. Non è capace di darti qualcosa di negativo, non può. Hai voglia di baciare, abbracciare, fonderti con il mondo, con la natura, con le persone che hai attorno. Hai voglia di piangere, ridere, urlare, sussurrare, ballare, saltare. Non riesci a non ridere di gusto, di cuore. Ti senti viva, felice, ma soprattutto libera e certa che non ci può essere niente di male al mondo, perlomeno in quei minuti il mondo è perfetto, non c'è niente di male e sei completamente realizzata.
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    Scritto da: Raffaella Frese
    in Diario (Esperienze)
    Non chiediamo in continuazione il conto alla vita, ma alla nostra paura di affrontarla e di viverla. Non chiediamole di farci più forti, rendiamoci tali con la consapevolezza intagliata negli anni, di potercela fare. Non piangiamo sul latte versato e sulla nostra fragilità, impariamo dai nostri errori. Impariamo a conoscerci ed con ribelle originalità e unicità; ricuciamo i tagli dell'anima. Prendiamo come riferimento la nostra speranza, il nostro punto di vista, la nostra destinazione, la nostra determinazione, i nostri sogni, i nostri desideri, poniamoli in cima alla vetta e ricondanniamoli sempre come un obbiettivo da raggiungere. Non chiediamo conto alla vita, ma alla presunzione e all'arroganza di non essere all'altezza, di non poterla affrontare. Rendiamo la nostra vita un capolavoro, rendiamola vita, rendiamola domani.
    Composto mercoledì 5 febbraio 2003
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      Scritto da: Silvia Nelli
      in Diario (Esperienze)
      Sono i miei sogni ad essere simili ai vostri. È la mia anima e la mia persona ad essere vicina alla vostra. Non sono diversa, non siamo diversi. Siamo simili. Amiamo e odiamo, gioiamo e soffriamo, viviamo e a volte apparentemente moriamo. Siamo fatti di piccoli frammenti di felicità, alterati in oceani di sacrifici e delusioni. Siamo fragili, ma più veniamo feriti, più diventiamo forti. Ci sentiamo anche piccoli a volte, persi e schiacciati da un mondo che spesso non ci appartiene e non ci rispecchia, ma siamo anche grandi quando con tutta la forza e l'orgoglio che abbiamo ci rialziamo tenendo alta la nostra testa in segno di una dignità che non accettiamo di perdere.
      Composto mercoledì 7 gennaio 2015
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        Scritto da: Silvia Nelli
        in Diario (Esperienze)
        Sono una di quelle persone a cui non devi "rompere". Con me puoi confrontarti, discutere e provare a farmi capire la tua visione della vita, ma non provare mai a farlo calpestandomi o imponendomi i tuoi pensieri. Io sono io. E quello che sono lo scelgo e lo decido io. Decido io se cambiare, quando cambiare, per chi e per cosa farlo.
        Composto mercoledì 7 gennaio 2015
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          Scritto da: Silvia Nelli
          in Diario (Esperienze)
          Questo nuovo anno è pieno di cose nuove ancora da scrivere, da vivere e da costruire. Impariamo dagli errori del 2014, dagli sbagli e dalle nostre mancanze. Impariamo dalle delusioni e dal dolore, perché pure io come voi ne ho provato tanto. Impariamo da tutto questo a vivere mettendo in pratica quello che fino ad adesso abbiamo appreso e forse qualche delusione in meno la riceveremo. Impariamo ad usare la rabbia (che dicono non sia mai una buona consigliera) come amica. Impariamo a usarla in modo costruttivo, usandola per distruggere ciò che ci ha ferito senza lasciare che distrugga noi. Impariamo da tutte quelle volte che ascoltare il cuore, solo e soltanto il cuore, ci ha portato a soffrire. Credetemi! Far finta di non vedere, di non capire non aiuta, ma ritarda solo la verità. Prendete atto di tutto ciò che è crollato su di voi, di tutto ciò che è avvenuto dentro di voi e costruite qualcosa di diverso, di più vero e di meno illusorio. Datevi certezze e non più speranze. E se per farlo dovete dire addio a cose e persone, fatelo. Anche imparare a dire addio aiuta ad arrivare alla certezza che non siamo più persone che si accontentano, ma siamo diventate persone che "sono". Voi siete... ed essere non è mai accontentarsi.
          Composto martedì 6 gennaio 2015
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            Scritto da: mani sul cuore
            in Diario (Esperienze)
            In punta di piedi attraverso i sogni per raggiungerti. È li, in quel posto, che nessuno può tenerci divisi, le nostre mani si stringono ed è tutto luminoso, a differenza di ciò che si pensa della notte, c'è luce. Ci siamo noi che ci teniamo in un abbraccio di anime, con voci di promesse che diventano melodia. Il nostro per "sempre" però ha voglia di scappare da quel posto chiamato sogno, ha voglia di vivere anche fuori da esso e con forza ci tiene uniti nei giorni che non sono ancora per noi... ed è lui che ci trascinerà nella nostra realtà.
            Composto domenica 4 gennaio 2015
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              Scritto da: Azazel
              in Diario (Esperienze)
              Piccola, questo Natale senza te per me non ha significato, nonostante cerchi di tenermi occupato, di non pensare a te, la realtà mi mette continuamente di fronte alla verità. Quest'anno saremo più lontani che mai e io ti penserò come non mai. Tutti intorno a me sorridono e sprizzano felicità, le luci dell'albero illuminano le case ma non il mio cuore bisognoso del tuo amore. Nel freddo di questa notte di vigilia l'unica cosa che desidero è poterti stringere a me, averti accanto sarebbe l'unico regalo che mi renderebbe felice. Tu però non ci sei e questo Natale senza te è solo una terribile tortura.
              Composto domenica 4 gennaio 2015
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                Scritto da: Agostino Mauriello
                in Diario (Esperienze)
                Viviamo in un mondo dove si fanno promesse solo per compiacere, in un mondo di bugie: la parola era molto importante una volta data, se non si manteneva perdeva tutta la credibilità. E quando succedeva si perdeva anche la fiducia, in qualsiasi tipo di rapporto non c'è fiducia. Penso che a volte non sia meglio fare nessuna promessa se non si è sicuri di mantenerla, è meglio improvvisare, così sarà bella per chi la riceve e sarà bello per chi la fa. Un mondo costruito sulle menzogne è un mondo che non ha futuro, un rapporto costruito sulla falsità è destinato a morire lentamente, fino a quando arriva "quel giorno" un cui ci si accorge e allora quel castello di menzogne crolla lasciando solo tanta amarezza, sfiducia e delusione nel prossimo. È proprio per questo che non ci fideremo più di nessuno, saremo sempre sospettosi e ci domanderemo dove sia la fregatura, anche quando non c'è. Per fortuna il mondo non è tutto così, le persone non sono tutte false e bugiarde. Nonostante tutto, credo alla sincerità.
                Composto mercoledì 8 ottobre 2014
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                  Scritto da: Mariella Buscemi
                  in Diario (Esperienze)
                  Io parto dalle catene e dalla caviglia stretta a un piede del tavolo, quando la finestra è aperta e vedo precipitare dentro sole e profumo d'aria. Viaggio sulla scatola magica, lungo tutta la lunghezza dei capelli, e i polmoni sono anneriti dal fumo di sigarette inghiottite intere e ancora accese per vedere se dentro qualcosa brucia e se mi dico di sputare fuori ciò che soffoca in nome d'un respiro ampio che mi faccia i cerchi sopra la testa, come orbite di pianeti da saltarci su ad ogni costellazione che mi fa luce durante i balzi, in andirivieni emotivo, ché se qualcuno è coraggioso e ci sale a bordo sulla mia navicella poi scende col mal di mare; è lì che la libertà di pensare mi è vertigine, si srotola lungo i cordoni della paura di volare, standosene a fare il manutentore d'ali spennacchiate lisciando le piume e lanciando il volo, preparando lo slancio e mettendo in conto lo schianto. Ho inserito il pilota automatico sulla libertà, sull'emotività, sulla siccità, sul così è che va e vado anch'io, un po' per questo, un po' per quello con gli scioglilingua a portata di mano, con gli adagi popolari che mi fanno saggezza e con un cofano di cose sentite dire su di me che tutti sanno fuorché io.
                  Mi scoppia l'idea d'una libertà riparatrice come fosse un kamikaze che poco lascia in vita di ciò che mi circonda per radere al suolo tutte le campane di vetro, dimenticando che dentro ci sto io.
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