Scritto da: Vanessa Farris
in Diario (Esperienze)
Dovremmo imparare a pensare meno ed iniziare a goderci davvero le piccole cose che ci riserva la vita.
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Dovremmo imparare a pensare meno ed iniziare a goderci davvero le piccole cose che ci riserva la vita.
Hai mai visto un fulmine colpire un albero? Non è facile che accada ed è ancora più difficile vederlo accadere. Certamente sai cosa accade all'albero quando il fulmine lo colpisce. Ora immagina chi di noi due è l'albero e il fulmine Ecco, ora sai cosa è accaduto a me.
Ricordiamoci sempre ciò che non facciamo o diciamo oggi. Chissà se potremo farlo domani, potrebbe essere troppo tardi. La vita è qualcosa di meraviglioso e la dobbiamo vivere sempre con un sorriso, anche se dentro di noi alberga qualcosa che ci rode.
Non ho più paura di mettere alla prova gli altri visto che non ho più alcuna remora a mettere alla prova me stessa.
Lo so che si vive con i piedi per terra, ma non voglio essere grigio, preferisco i colori dell'arcobaleno.
Qualche volta osservo la mia penna e mi chiedo chissà quante poesie ci sono nel suo inchiostro.
Il venire al mondo dà le radici, il crescere ci dona i rami della vita, sta poi a noi stenderli e farli crescere, per raggiungere nuove altezze, affinché portino frutti maturi e gustosi sia per noi sia per chi portiamo nel cuore.
Ero steso un pomeriggio qualunque, su una pila di scatoloni appiattiti più comodi di un letto.
Li nella tua bottega dove tutto sembrava antico, dove ai piedi delle pile di scatoloni il tuo leggio raccontava la tua storia.
Tu seduto sorvegliavi il mio sonno e non prima di sera mi svegliavi, la mia mano tesa afferrava la tua e insieme andavamo verso casa.
Sereno ero, totalmente, con un sorriso al passato e un piccolo ingenuo sguardo al futuro.
Vorrei mi vedessi oggi, da uomo, non come te, credo di non esserne in grado, con la mia barba la mia rabbia i miei errori e i miei problemi, con uno sguardo inerme fisso al futuro e un altro malinconico al passato.
Mi basterebbe anche una mattina, una qualunque, non importa se fuori piove o spicca il sole, non importa dei miei errori, della mia rabbia e dei miei problemi, vorrei una mattina per svegliarmi con te condividere la schiuma da barba, una camicia e magari per l'ultima volta tenderti la mano.
Ci trasciniamo pesi e persone per anni senza mai prendere decisioni nette. Poi capita così, d'improvviso, senza neppure averlo programmato... un mattino ti svegli e ti accorgi che è il giorno adatto per liberarti di quei "pesi" e lo fai. Soltanto il cuore ha potere decisionale, soltanto lui stabilisce quando è il momento giusto per sbarazzarsi di ciò che lo opprime. Ed è lui e soltanto lui che spinge ad agire.
Anche se il nostro modo di vivere è cambiato, non perdiamo mai la speranza che possa accadere qualcosa di bello ogni giorno.