Scritto da: Mariacarmela Scotti
in Diario (Esperienze)
Spesso si soffre più quello che si immagina che non di quello che realmente accade.
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Spesso si soffre più quello che si immagina che non di quello che realmente accade.
Ho provato tante esperienze nella mia vita.
Anche quella di morire e di ritrovarmi in un'altra vita.
È come ritrovarsi in cima ad una grande onda di un mare sconosciuto, che accompagna ogni incerto passo.
Ora so, che i pensieri miei di bambino, mi lasceranno ogni qualvolta mi sentirò sicuro in una nuova vita.
Questo mio crescere, ha una miriade di notti lontane che costruiscono i ricordi di chi i ricordi non sà tenere.
Notti in cui si riceve la risposta di quello che si è.
Un viaggiatore del tempo, un mercenario dell'attimo, un mistificatore della vita, un bimbo con mille rughe sul volto.
In ogni situazione di dolore, mi ritrovavo dentro un istinto di sopravvivenza che mi faceva vedere lontano, come se avessi saputo che la vita potesse continuare anche dopo tanto nulla.
Io sapevo che la mia realtà era fatta di tante realtà.
Tanto spazio intorno a me, che lentamente inghiottiva la ragione.
Ed in ogni realtà, l'aria necessaria era il mio sentimento che faceva respirare il cuore.
In ogni realtà, il mio destino dirottava la mia corsa verso di lei.
Marie Claire, come una preghiera acconsentita da un grande architetto che nulla costruisce se non un'Anima da incontrare.
Così capivo, che la felicità aveva il suo colore, una felicità creata da sorrisi, sguardi, abbracci, baci.
E le città di ogni mia vita, si facevano di colpo deserte, lasciando il passo a noi.
A me, la speranza, di incontrarla nuovamente nella prossima vita.
Quando un essere speciale deve far parte della tua vita, lo fa e basta: è come un tassello, non sei tu a decidere, né il quando, né il dove, ma un qualcosa ce lo toglie e quando meno te lo aspetti, ce lo rimanda, inserito nel posto giusto. Io per questo ho imparato ad aspettare.
Sono sempre alla ricerca di una felicità che non arriva mai, ogni volta che mi ci avvicino, non riesco ad afferrarla... pensavo fosse suo il problema, fosse lei a sfuggirmi, invece no. Sono io che non mi accontento e quando sono vicino al mio obiettivo mi rendo conto di volere di più. Sono un'incontentabile ai limiti della compulsione. Non voglio quello che tutti vogliono. Io esigo quello voglio. Questo esigere richiede grandi sacrifici, ma per me esigere significa non morire soffocata, ma vivere libera.
Sono affondata più volte, ma mentre mi succedeva, nonostante fossi trascinata dalla corrente, ho sempre avuto la forza di piantare qualche punto fisso qua e là, per darmi la possibilità di aggrapparmici e per poter poi risalire, da sola senza l'aiuto di nessuno.
Cerchiamo risposte senza guardare nel posto giusto, magari le abbiamo sotto gli occhi e non le vediamo.
Magari qualche volta le nostre aspettative ci deludono. Magari qualche volta i nostri pensieri ci rattristano. Ma sappiamo dalla nostra esperienza, che se diamo precedenza alla positività, le nostre vedute cambiano e cambiano anche le nostre giornate future. Sappiamo che se affrontiamo il buio senza averne paura, nulla sarà vano e inutile, nulla ostacolerà il cammino prefissato, nulla di avverso potrà portare a termine il suo progetto. Nulla, poiché la nostra anima semplice timbrerà la conferma delle nostre certezze, uniche e positive.
Non facciamo come a nascondino: dalle persone che "contano", facciamoci trovare.
Nelle tempeste della vita impari che se non sei abbastanza forte, abbastanza furbo, abbastanza intelligente, abbastanza freddo, la tempesta prende il sopravvento e tu ci resti dentro.
A volte non riesco a fidarmi nemmeno di me stessa, ma quando riesco a farlo e oso andare dove la mia mente vuole, senza oppormi, mi rendo conto di far felice anche il cuore. Li sento viaggiare mano nella mano sereni. Questione di rare emozioni.