Esperienze


Scritto da: Walter Girardi
in Diario (Esperienze)
E ti ritrovi come naufrago in mezzo all'oceano. Le onde ti trascinano sotto, e tu lotti, per tornare e rimanere in superficie. Ma le forze cominciano a mancare, ad ogni onda vai un po' più sotto un po' più verso il fondo. E ti chiedi se vale la pena lottare, per raggiungere quel riflesso del sole che increspa le onde, che sai essere solo un miraggio, una falsa illusione di salvezza. Sai che risalire, vuol dire combattere, anche solo per rimanere a galla. In attesa di un isola, una scialuppa, che non vedrai mai. E all'onda successiva, desideri solo lasciarti trascinare dalla corrente, attratto dal silenzio. Attratto dalla quiete, di quelle buie e fredde profondità.
Composto domenica 6 novembre 2016
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    in Diario (Esperienze)
    Non avere mai paura di iniziare qualcosa dal nulla. Non sentirti mai troppo vecchio per intraprendere una strada che la gente ama incastrare entro un limite d'età. Non pentirti mai di aver lasciato un percorso se non lo ritenevi giusto. Non incolparti mai del tempo che lasci scorrere tra le dita, siamo un granello in una clessidra infinita quindi vale la pena vivere per ciò che amiamo. Non osservarti mai allo specchio con gli occhi di un quadro sbiadito, sei sempre un atleta anche con i segni degli anni incastonati sotto le palpebre e i colori del viso più candidi. Non fare della pelle pendente delle tue braccia, degli spigoli delle tue ossa sporgenti o delle sfumature grigiastre dei tuoi capelli il limite del tuo viaggio, finché avrai amore da donare al mondo, un petto con cui provare emozioni e voglia di passeggiare nell'universo, la tua traversata continua. Non vergognarti mai dei tuoi passi lenti, non è importante la loro velocità ma il rumore delle scarpe, la forma dell'impronta e il modo con cui raggiungi la linea d'arrivo. Non è la rapidità di una corsa a renderla attraente, ma le pause, i respiri spezzati, il sudore che cola e infine il grido di gioia che accompagna il segno della vittoria quando si taglia un traguardo. In piedi, a quattro zampe o strisciando, fino a quando la terra non ti richiamerà nel suo ventre materno tu avrai il diritto di proseguire il tuo cammino al ritmo che ti si adatta di più.
    Composto lunedì 7 novembre 2016
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      Scritto da: Silvia Nelli
      in Diario (Esperienze)
      Gli egoisti pensano sempre che ciò che "tocca" gli altri non siano cose importanti, per loro è importante solo ciò che conviene e preme a loro stessi. Per gli ipocriti il rispetto va preteso, ma non è molto importante concederlo. Per i falsi essere persone di "parola" è superfluo, per loro le parole vanno solo a convenienza. Io invece per queste persone non ho più tempo, per me il mio tempo vale, la mia parola vale e prima di agire penso e mi assumo piena responsabilità delle mie azioni e non invento scuse! Arrampicarsi sugli specchi prima o poi fa scivolare con il culo per terra e per me sarà un piacere salutarvi dall'alto!
      Composto domenica 6 novembre 2016
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        Scritto da: Sabrina La Rosa
        in Diario (Esperienze)
        Sapete cosa succede quando si va avanti con gli anni? La prima cosa è che fai fatica ad accettare lezioni di vita da chi ha meno esperienza di te, la seconda è che non te ne frega un cavolo dei giudizi altrui, tutto ti avanza e ti scivola, hai in tasca l'esperienza giusta per riconoscere le persone e sapere come gira la vita.
        Composto lunedì 31 ottobre 2016
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          Scritto da: Rita Calarco
          in Diario (Esperienze)
          Si passavano così i pomeriggi liberi un tempo, davanti ad un juke-box, tra un lento ed un ballo scatenato e ci si guardava negli occhi. Erano tempi difficili, quando non c'era il cellulare, per comunicare si usavano gli sguardi ed il cuore, e certi battiti te li portavi dentro per tutta la vita.
          Composto giovedì 2 luglio 2015
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            Scritto da: Antonio Belsito
            in Diario (Esperienze)
            Il "quando" è l'istante, il momento, la bussola che orienta un percorso di vita. Ogni momento diventa una tessera del mosaico dell'esistenza, quindi proprio ogni momento è un valore da non disperdere, bensì da vivere. Il "quando" diventa scansione incessante di ogni essere, quella finestra o quella porta da aprire (e da non chiudere) per apprezzare (e per comprendere) l'esistenza autentica. A volte, basterebbe soffermarsi in ogni "quando" per non perdere quella tavolozza di colori che diventa l'arcobaleno di una vita. Spesso, diventa difficile emozionarsi o, addirittura, si "patisce" l'emozione; allora, tutto sembra più difficile, se non impossibile. Eppure, basterebbe guardare - un istante - con gli occhi di un fanciullo per capire... "quando".
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