Delusioni


Scritto da: Silvia Nelli
in Diario (Delusioni)
Sai, ho scoperto che mi amavo nel momento in cui mi sono accorta di quanto la tua presenza mi rendesse una persona estremamente diversa. Ho capito di amarmi in ogni momento in cui malgrado sentissi la tua assenza non riuscivo più nemmeno a colmarla con la mia presenza. Dove era finita la persona che ero... Allegra, vivace e piena di sorrisi. La stavi portando via con te, poco a poco, ogni volta che ti divertivi altrove, ogni volta che te ne fregavi, ogni volta che mi riservavi quei silenzi interminabili, tu uccidevi e spegnevi un po di quell'ardore che è sempre stato la mia forza. Ho capito che mi amavo nel preciso momento in cui ho elaborato che sia che tu ci fossi, sia che te ne andassi la mia vita non avrebbe subito cambiamenti... Del resto non c'eri mai stato. Ho capito che mi amavo e ho ripreso in mano l'amore per me stessa/o nell'esatto momento in cui senza rimpianti ti ho lasciato al tuo egoismo, alla tua strafottenza e a quella mancata capacità di agire da persona adulta. Ho scoperto che mi amavo quando ho visto che spegnere te nel passato ha riacceso in me i riflettori sul futuro.
Composto sabato 21 maggio 2016
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    Scritto da: Sandra Piogia
    in Diario (Delusioni)
    Ogni tanto mi ricordo quanto schifo fanno certe persone. Poi penso che se non fosse per quelle persone, non ne apprezzeremmo altre molto più meritevoli di chi riesce a calpestare anche la sua stessa dignità. Ma voi dite che la dignità sia un concetto chiaro per tutti? Non credo. C'è chi di quella parola ne ha fatto uno straccio, una volta che è intriso di fango a cosa serve se non a far parte della "sporcizia" del cuore? E chi sarei io per giudicare? Io posso essere una qualsiasi persona uguale ad altre che di quello straccio ne ha fatto una corazza, forse leggera ma pur sempre utile a riparare l'anima da vecchi errori sbagliando nel valutare chi avevo di fronte.
    Composto domenica 10 gennaio 2016
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      Scritto da: Silvia Nelli
      in Diario (Delusioni)
      Delle persone convinte di sapere tutto di me ne ho fatto collezione. Soffrono solo loro, hanno ragione solo loro, esistano solo loro, sono sempre innocenti e tu sei sempre la poveraccia, la sbagliata e quella che non vale niente. Peccato tutto questo, perché se avessero un minimo di intelligenza capirebbero quanto poco sanno di me e della mia vita, ma soprattutto capirebbero che alle persone come me dell'opinione di "gente" come loro non è mai importato niente. Sapete io verso coloro che sono "fuori" dalla mia vita non ho interesse nel concedere ascolto e tanto meno attenzioni.
      Composto mercoledì 18 maggio 2016
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        Scritto da: Cuore Matto73
        in Diario (Delusioni)
        Sai che c'è? La mia vita deve andare avanti e non tornare indietro, il mio amore lo dono una volta, la seconda non m'interessa, perché se è finita una volta finirà anche quella successiva ed ancora peggio, quindi prendi la tua strada ed io seguirò la mia e non voglio che abbiano incroci in comune, voglio amare di nuovo ma non chi non ha saputo amarmi.
        Composto mercoledì 18 maggio 2016
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          Scritto da: Silvia Nelli
          in Diario (Delusioni)
          Non scommetto mai con la vita, perdo sempre! Preferisco le promesse. Promesse che faccio a me stessa. Promesse che manterrò perché non farlo sarebbe calpestarmi. Mi prometto di amarmi sempre e che a pochi concederò il privilegio di sedersi al mio fianco in quei pochissimi posti riservati agli "intoccabili". Mi prometto che il tempo lo sfrutterò al meglio usandolo anche per rendermi "giustizia". Mi prometto che non perdonerò più l'imperdonabile per evitare di ferirmi ancora. Mi prometto che avrò cura di ogni mio passo che sarà guidato dalle mie scelte. Mi prometto che sbaglierò ancora, perché è anche sbagliando che si cresce e non si arriva mai a non aver più niente da imparare.
          Composto martedì 17 maggio 2016
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            Scritto da: Silvia Nelli
            in Diario (Delusioni)
            Non è andarsene dalla vita di qualcuno a fare male, ma a ferire è tutto ciò che ti ha portato a farlo. L'indifferenza e il silenzio mentre ci sei. Aver scelto quella persona sempre prima di chiunque altro e capire che tu invece venivi scelta sempre dopo tutte le altre. Un'indifferenza che fa male non quando te ne vai, ma quando ci sei e capisci che sei trasparente. Fa male l'arroganza, la presunzione che l'esser buoni e voler bene è stare seduti in un angolo a guardare, soffrire ed aspettare. Fa male arrivarci a scegliere di "andarsene", ma una volta che ti volti sei già così lontano che dolore non ne senti più. Senti amarezza, tanta, ma per non essertene andata prima.
            Composto domenica 15 maggio 2016
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