Scritta da: Vito Misino
In una organizzazione sociale dove si ha bisogno di tutti, non si è liberi da nessuno.
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In una organizzazione sociale dove si ha bisogno di tutti, non si è liberi da nessuno.
Ma voi ve lo ricordate Facebook degli anni 80? Erano i diari segreti. Il mio era pieno zeppo di poesie e pensieri e foto di Simon Le Bon, ogni tanto ce lo scambiavamo tra amiche e quando ritornava indietro non mancava mai una dedica. Altri tempi.
La cosa più miserabile che ho visto in questa terra è "la guerra dei poveri" di chi gode nel fare del male, di chi ama far del male, di chi vive solo per fare del male.
Il pubblico di oggi è drogato di banalità.
Dimmi le parolacce che usi e ti dirò chi sei, da dove vieni, da quale popolo sei stato educato o negativamente condizionato.
Il "Mistero Buffo" racconta proprio come il popolo è stato derubato, defraudato da secoli della propria cultura, non solo il padrone se l'è fatta propria e l'ha camuffata e la impone di nuovo scorrettamente al popolo.
Fermare la diffusione del sapere è uno strumento di controllo per il potere perché conoscere è saper leggere, interpretare, verificare di persona e non fidarsi di quello che ti dicono. La conoscenza ti fa dubitare. Soprattutto del potere. Di ogni potere.
In passato l'analfabetismo era contrastato dal rigoroso rispetto per le regole e da infinita umiltà di cuore. Oggi l'analfabetismo è oscurato dai sempre più numerosi titoli accademici, dietro i quali si nasconde tanta presunzione seguita a ruota da una sconfortante e poco virtuosa deficienza interiore.
-In che paese vorresti andare?
- Vorrei andare in un paese dove tutta la gente è sincera. Dove nessuno ti giudica. Dove nessuno ti ride in faccia. Ecco dove vorrei andare.
Nella democrazia la qualità non è richiesta, è il numero che conta.