Non credo che si possa volere troppa sincerità nella società. Sarebbe come una trave di ferro in un castello di carte.
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Non credo che si possa volere troppa sincerità nella società. Sarebbe come una trave di ferro in un castello di carte.
I tempi non sono diventati più violenti, sono solo diventati più televisivi.
Il capitalismo è la rovina della società moderna.
Si incontrano sempre meno persone e più personaggi.
Il vero sta bene con tutto. Il falso, con tutti.
Persone psicologicamente deviate da quella illusione di popolarità, attraverso semplici autoscatti, senza aver realizzato nulla di concreto, reale e meritato impegno, risulta essere al quanto preoccupante per la società.
Non voglio addentrarmi nel complesso problema dell'immigrazione. Certo che mi pongo delle domande, certo che mi chiedo: dov'è finita la vera carità umana!?
Quanto ognuno di noi nel suo piccolo è direttamente o indirettamente responsabile del buio profondo nella quale è finita la nostra umanità.
I film più belli, più emozionanti e più veri li guardiamo ogni giorno per la strada. Gli "attori" che vediamo in questi "film" sono straordinari! E pensare che recitano senza prendere un euro e noi non dobbiamo neanche pagare il biglietto.
No, non lamentiamoci. Non lamentiamoci oggi se fino a ieri lo abbiamo permesso. Più tempo abbiamo aspettato e più sarà difficile cambiare la situazione, meno siamo stati imparziali è più pesante sarà la risalita, e nel caso dovessimo arrivare alle azioni più estreme, il risultato non sarà mai prevedibile.
Quando inizieremo a vedere un disabile come persona ordinaria anziché "speciale" sarà una grande conquista per la società.