Scritta da: Alessandro Marcheggiani
La società odierna non aiuta i troppi poveri e favorisce i pochi ricchi.
Composta mercoledì 21 settembre 2016
La società odierna non aiuta i troppi poveri e favorisce i pochi ricchi.
I moralisti si dividono in due categorie: quelli che puntano il dito contro chi sbaglia e quelli che assolvono e addirittura elogiano chi persevera. Non c'è una via di mezzo.
Fin quando il valore delle cose avrà più importanza dei valori umani, nel mondo non ci sarà pace.
La razza umana mi stupisce sempre più per la sua infinita ripugnante ignoranza.
Più ci apriamo con le persone e più si allontanano. Non è facile essere pecore nere in un mondo di false pecore bianche.
Continueremo a competere l'uno con l'altro per i nostri egoistici obiettivi, o finalmente inizieremo a cooperare altruisticamente per un fine comune?
Abbiamo mezzi e conoscenze per assicurare libertà e abbondanza all'umanità, ma continuiamo a vivere in una società dove regnano lo sfruttamento, la povertà e un'odiosa costrizione nei confronti del lavoro.
Nella società capitalistica le reali esigenze di un essere umano passano in secondo piano rispetto al lavoro, che invece assume un ruolo centrale, perché il sistema non è finalizzato a generare benessere, felicità e libertà ma profitto.
Il segreto per vivere con gioia e pienezza l'esistenza è di ricercare, coltivare ed esprimere liberamente il proprio essere, inseguendo sogni e passioni autentiche e sincere, e non di certo quello che ci viene suggerito o imposto dal sistema.
Ecco che cos'è oggi la normalità: una massa d'individui che lavora e consuma senza rimettere in discussione il paradigma dominante, alimentando il sistema che li sfrutta, li opprime e annulla il senso della loro vita.