Scritta da: Giuseppe Catalfamo
La vita è un dono... ma belin, dopo quante cambiali.
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La vita è un dono... ma belin, dopo quante cambiali.
Che schifo quegli "amici" che quando sei vivo, sei morto...
e quando sei morto ti resuscitano rimembrandoti.
Siamo stati tutti navigatori notturni sulla prua di Azzurra, issavamo lo "spinnaker" e "cazzavamo la randa" esultando.
Alle olimpiadi invernali eravamo nazionali di curling, bocciavamo le "stones" ansimando freneticamente facendo "sweeping".
Oggi siamo sulla "piastra" in posizione "grab start", beccheggiamo con gambata propulsiva per cantare l'inno al muretto.
Nulla però può eguagliare la gioia che provo urlando "goal" per la mia squadra del cuore.
Fossi morto, che direste di me?
Quelli, e sono molti, che per svariate volte raccontano la stessa cosa, hanno superiore bisogno d'esser ascoltati... o sono semplicemente rincoglioniti?
Non condanniamo sull'onda emotiva sciacalli 16enni che facilmente vivono realtà ancor più terremotate della tragedia stessa.
Fuciliamo banche, che umanamente, concedono tassi agevolati su mutui a chi della casa è rimasto un solo mattone.
Il Sole è padre, avanti negli anni, amorevole, dolce,
per ancestrale istinto, riscalda, irrorandoci di vita.
La Luna è madre giovane e protettiva,
rischiara la notte per sconfiggere paure.
La Terra è figlio bastardo e ingrato,
oltre non dire "grazie" piscia sul loro amore.
11:07:2010
Mondiale Africano, la finale.
Si spengono le luci sullo storico evento.
12:07:2010
L'Oligarchia può dar voce ai suoi mitra.
Un pensiero filosofico può nascere anche da chi pensiero non ha.
Il nazismo è innaturale quindi si sconfigge,
il fascismo è quasi anarchia, si sconfigge da solo,
la monarchia è brutta, ma passa,
Imperatori e zar son duri, ma la storia li sgretola.
Il tumore dell'istituzione clericale ha l'immortalità dalle sue prolifiche cellule.