Scritta da: Andrea Manfrè
Ci vogliono vent'anni a una donna per fare del proprio figlio un uomo, e venti minuti a un'altra donna per farne un'idiota.
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Ci vogliono vent'anni a una donna per fare del proprio figlio un uomo, e venti minuti a un'altra donna per farne un'idiota.
Poniamoci degli obiettivi a breve termine e sentiamoci soddisfatti quando li abbiamo raggiunti.
Lieve scivola sulla mia bocca ogni tuo sospiro,
lieve scivola sui miei pensieri l'idea di noi due,
lieve scivola la speranza che la tua essenza avvolga la mia.
È più facile parlare in piazza a diecimila persone che al telefono con una donna in lacrime.
A volte devi lasciarti guidare dal cuore, anche se sai che ti porterà dove non dovresti essere mai.
Possiamo perdere tutto... ma in realtà tutto ci viene donato attraverso la vita che è tale solo se vissuta con amore!
Non ti chiedo un grande amore, né frenetica passione... ma un pensiero basterà!
Un vero amico è colui che sa ascoltare le tue parole... anche durante i tuoi silenzi.
Un altro giorno è finito.
Mi ritrovo qui, steso sul letto della mia stanza,
incredibilmente buia e silenziosa,
si sente solo il ticchettio della sveglia che scandisce i secondi.
Proprio quel flebile rumore mi rammenta che il tempo passa,
la vita continua.
Già, è vero.
Ma inevitabilmente mi torni alla mente te.
Non voglio ricordare i momenti brutti, no!
Quelli sono legati indissolubilmente al radicale ed incomprensibile cambiamento di comportamento nei miei confronti.
Bensì ricordo con malinconia i fantastici momenti trascorsi insieme,
quelli in cui eravamo soli.
Io e te.
Sembrava dovesse durare chissà per quanto tempo,
con i tuoi progetti a lungo termine.
Invece tutto questo è durato soltanto due mesi.
Ecco... cominciano a cadere le lacrime,
che mi rigano il viso e vanno a finire sul cuscino,
mentre mi domando quanto ancora durerà questo periodo colmo di sofferenza e delusione.
Unica cosa certa: un'altra notte insonne.
Sto male senza di te, mi manchi immensamente. Mi mancano i tuoi occhi vivaci, il contatto fisico, i tuoi baci, le tue mani, la tua voce... Ti amo e avrei voluto passare la vita con te; in una casa di campagna, con dei bambini; io e te, lontani da tutti. Ieri ho sognato il tuo abbraccio, perché mi hanno svegliata!?
Hai detto che mi ami: come fai a starmi lontano? L'hai data vinta alla mancanza di speranza e non ne vuoi più sapere. Perché la speranza non si è spezzata anche per me? Starei senz'altro meglio! Ti sentirai rasserenato pensando che è stata la scelta giusta; magari è così... Io ho solo la certezza che ti amo.