Scritto da: ODIOSA

Ali spezzate

Farfallina correva spesso insieme alle sue amiche lungo i rami del grande salice e poi si fermava e le guardava librare il volo.
Quella scena si era ripetuta mille volte e mille volte ancora era rimasta in bilico sui bordi dei rami mentre la paura s'impossessava della sua mente
Vi era una... [continua a leggere »]
Tindara Cannistrà
Composto giovedì 1 aprile 2010
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    Scritto da: ODIOSA

    Amore divino

    C'è un posto lassù, nel cielo, in mezzo alle nuvole dove vivono gli angeli. Essi vivono la loro vita come tutte le persone terrene, crescono, si innamorano, si sposano e intanto aspettano che sia il momento per cadere sulla terra, dimenticare il passato e cominciare a vivere da creature umane... [continua a leggere »]
    Tindara Cannistrà
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      Scritto da: ODIOSA

      Il non ricordo

      Stringevo fra le mie dita quel pupazzetto di peluche morbido e dagli occhi immensi, piccolo piccolo entrava tutto nella mia mano ed io lo tenevo come se avesse un'anima che mi appartenesse.
      Era l'unico ricordo che mi restava dei momenti vissuti insieme a lui, evitavo sempre di restare sola... [continua a leggere »]
      Tindara Cannistrà
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        Il sogno

        Nessuno può rubarmi i sogni ed ero lì sulla riva del fiume, l'acqua mi accarezzava lievemente i piedi ed il sole, così fulgido e vivo, mi annebbiava la vista.
        L'aria era inebriata di odori, le felci in autunno riempivano le narici di un pungente profumo.
        All'improvviso una figura scura sbucava... [continua a leggere »]
        Tindara Cannistrà
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          Quel vecchio

          Io con i miei occhi di bimba guardavo quel vecchio che si trascinava stanco, era malgrado l'età un bell'uomo con una folta capigliatura bianca, il cappelluccio rubato a "Casablanca" ed in un impeccabile gessato nero.
          Passava le sue giornate sulla panchina della piazzetta del paese, lo vedevo... [continua a leggere »]
          Tindara Cannistrà
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            Sogno o realtà

            Le strade erano piene di sterpaglie e mentre camminavo cercavo di scansare feci di animali e sporcizia. Il cielo era cupo, nebuloso, l'aria umidiccia ed appiccicosa. Alzavo gli occhi e vedevo gli alberi spogli e spinosi. Intorno a me le montagne sembravano deserti, non un filo d'erba regnava fin... [continua a leggere »]
            Tindara Cannistrà
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