Poesie personali


Scritta da: Ettore Grimani
in Poesie (Poesie personali)

Il mio dolore

Nessuno sa
quello che ho nel cuore
il dolore che uccide ogni fiore
e brucia ogni desiderio
solo terra sconsolata
senza ombra
e senza mare,
foglia d'autunno
senza più ramo dove abitare.
Nessuno sa
che nascosto da tutto il mondo
lacrime allagano i miei passi
e non ho pace in questa terra
né rifugio che mi possa riparare
che guardo il cielo, ma non c'è un Dio
che mi possa consolare.
Nessuno sa
che il mio giorno è fatto di fantasmi
che chiudo gli occhi
ma non vanno via.
La pioggia cade
ed io sprofondo
sabbie mobili nel vento
la mia voce non ha più canto.
Nessuno sa
che io muoio ad ogni passo
nascosto tra le nuvole
il paradiso è una sensazione fragile,
eco di un pianoforte
che non può più suonare.
Nessuno sa
quanto è grande il mio cuore
e nell'ipocrisia della speranza
mi allontano nella nebbia
nell'esilio dei ricordi
perché un piccolo paese contiene il mondo intero
e dal cemento che ricopre ogni cosa
un giorno,
non so quando, non so dove
nascerà ancora un fiore.
Composta sabato 30 novembre 2013
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    Scritta da: Enzo Di Maio
    in Poesie (Poesie personali)

    Se le stelle sono nere

    Non credo più alle favole,
    vedo la realtà dell'età'
    quella che ci costringe a guardare.
    Vedo me, quello vero
    non vedo la copia di me
    o di quello che una volta ero,

    Vedo gli altri, quelli veri,
    quello che oggi sono
    e non quelli di ieri
    che dicevano essere ciò che non sono.

    Vedo chi predica al gregge,
    chi si spaccia per Pietro,
    ma non edifica chiese,
    non diffonde amore,
    regala fuoco, invoca terrore.
    La gente gli crede
    e la pace distrugge.

    Popolo imbelle, senza retaggio
    che cerca le stelle per trovare coraggio,
    stelle non gialle, oramai spente
    trasformatesi in nero carbone,
    colore funesto di passato tremendo,
    macchiato di sangue, carico d'odio,
    senza emozione.

    Popolo che segue come gregge belante
    la fatua cometa,
    come le altre fatta di ghiaccio,
    ma con le sembianze che l'appaiono
    come insulso e ignobile pagliaccio.

    Non è la stella che annuncia
    la lieta novella,
    Il bambino che nacque
    ha lasciato le stalle
    perché l'odio globale
    gli ha rotto le palle.
    Composta sabato 16 agosto 2014
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      in Poesie (Poesie personali)

      1741

      Le brocche non sorgono,
      non corre l'occhio
      sul verde brioso.

      Le pensate gemme,
      delicate, pingono
      nell'aria la traccia
      del petalo che scopre
      la presenza
      di nuovi pistilli e frutti.

      E io son fermo
      e piego le ginocchia
      sul tetto della Marca Corona,
      su lastre di lamiera
      circondate da vuoto
      rarefatto e pungente.

      I fumi degli scarichi
      sciolgono, acidi,
      le linee e le curve
      del cielo azzurro, là
      dove non è coperto.

      Ho qui pensato,
      ho pensato all'uomo:
      buono
      dove non c'è da temere
      la sua venuta.
      Composta giovedì 10 luglio 2014
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        Scritta da: Gianfranco Ionata
        in Poesie (Poesie personali)

        Eclisse eterna

        Una fioca luce invocava la sera
        io mi stringevo più a te
        tu mi cercavi la mano
        le ali del tempo volavano via
        come le baie
        con il loro respiro materno.
        Gocce d'armonia ci inondavano l'anima
        e mi toccavi la mano
        il riflesso di me nella tua lacrima.
        Un soffio di vento avvolgeva l'incanto
        mentre fuggivo in un pianto invisibile
        per fare l'amore con i tuoi occhi.
        La prima stella era ormai vicina.
        Ti sfioravo la pelle scaldandoti il viso.
        Tu mi guardavi
        e mi tormentavi le mani.
        L'universo proteggeva il nostro sguardo
        come in un'eclisse eterna.
        Composta mercoledì 13 agosto 2014
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          Scritta da: Stefano Medel
          in Poesie (Poesie personali)

          Il mio cammino tra la gente

          Il mio cammino
          tra la gente,
          spesso solo fra tanti,
          in un mondo
          che privilegia
          solo i peggiori,
          dove i beceri, gli idioti,
          fanno strada,
          con una prevalenza del cretino,
          mentre ai buoni,
          spesso và male e sono soli;
          quanto squallore,
          bene e male,
          camminiamo in un mondo,
          dissociato.
          Facciamoci coraggio.
          Composta giovedì 14 agosto 2014
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            Scritta da: Enrico Giuffrida
            in Poesie (Poesie personali)
            E lì,
            che tra lo stridio di ruote
            di trolley goffi ed esultanti
            che dipartano dalla Kentoripa,
            per ritrovare l'allegria,
            dopo un vissuto invernale,
            che sento il sussulto dei miei sogni negati
            in un cuore stanco ed affaticato.
            Con occhi lucidi osservo gli zaini
            pronti a svelare l'uman desiderio di letizia
            Con sorriso traboccante,
            celo il mio mesto volto
            e rispondo ai lor esultanti saluti,
            mentre il mio cuor implora quel Dio,
            che ormai m'ha dimenticato.
            Composta mercoledì 13 agosto 2014
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              Scritta da: Salvatore Agueci
              in Poesie (Poesie personali)

              Gemito

              La terra tutta gemente è
              per le sue afflizioni costanti.

              Geme l'uomo che soffre,
              perché ammalato
              o per le ingiustizie sociali
              che sopportare deve,
              o quando a cose più alte mira.

              Geme la donna
              che sommessamente si duole
              per le doglie del parto,
              e, in silenzio,
              il peso della vita regge.

              Geme l'anziano ed il piccino
              perché con dolore e spasimo
              a ciò che più non sono aspirano
              o a ciò che compiuto non è.

              Geme la natura stessa
              quando strappandola,
              la goccia dal ramo
              lascia cadere quasi piangente
              o il seme a vita nuova germoglia.

              La creazione tutta geme
              quando la si deturpa
              e, gli equilibri rompendo,
              l'uomo trasforma.

              A grande armonia
              siamo stati tutti creati,
              perché, nel rispetto mutuo,
              la bontà viviamo
              e lode infinita cantiamo.
              Composta domenica 13 luglio 2014
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                Scritta da: Salvatore Agueci
                in Poesie (Poesie personali)

                Nulla

                Entità appari
                illudendo chi cervello non ha,
                ma assenza sei di bene,
                di luce, di canto armonioso
                che elevare fa l'umana natura e
                di gioia la riempie
                per colmare il vuoto che ha.

                Forza sovrumana sembri,
                ma inganno sei
                del cuore e della mente.

                Guai a chi in essa confida:
                nulla si trova e di miseria vive.

                La morte con le mani vuote
                lo coglierà e la gioia dell'eternità
                gustare non potrà.
                Composta sabato 1 dicembre 2012
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