Poesie personali


Scritta da: Lucia Quarta
in Poesie (Poesie personali)

Scrivo col cuore

Scrivo col cuore,
i sentimenti che sento.
Coloro il mio essere di emozioni,
sento i sussurri dell'amore.
Vorrei toccare l'aria,
ma ascolto solo il vento
che arriva su di me lento.
Sento il battito del tuo cuore accelerare,
sento i tuoi sguardi
in un abbraccio infinito.
In questo tempo senza fine.
Composta martedì 14 aprile 2015
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    Scritta da: Stefano Medel
    in Poesie (Poesie personali)

    Così vicini, così perduti

    Sei seduta vicina a me,
    eppure sei lontana,
    distante,
    irraggiungibile,
    come una meteora cadente;
    stai seduta,
    ma non dici niente,
    chiusa in pensieri strani,
    distanti,
    remoti da me,
    che non riesco a raggiungerti,
    a darti serenità;
    così vicini,
    così perduti.
    Composta venerdì 17 aprile 2015
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      Scritta da: Susan
      in Poesie (Poesie personali)
      Ho imparato a fidarmi di me stessa,
      ho camminato sempre guardando avanti e mai indietro
      ho pianto ed ho sorriso. Ho imparato a cadere e rialzarmi,
      ho imparato a volare in alto quando ero molto in basso.
      Ho teso una mano a te che ho amato.
      Quante cose in questo lungo cammino ho imparato.
      Quante strade aperte e quante chiuse.
      Ho imparato che è più bello dare che ricevere
      e che se ho dato sono fiera di aver dato senza chiedere
      ho imparato molto nel sentiero della vita
      ma soprattutto ho imparato ad amare me,
      per saper amare te.
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        in Poesie (Poesie personali)

        Il giogo dell'amore

        Musa ispiratrice,
        ti ho circuita con rime,
        adescata con versi
        e sei così diventata
        la mia dolce Poesia.
        Mi sia concesso adesso
        almeno una carezza
        anche se nascerà l'ebbrezza
        per un gioco d'amore
        dove, dopo tanto pudore,
        ben venga pure il contatto
        per un vero rapporto
        sì da non rimaner emarginati
        nell'idea di Platone
        e nella lirica di Dante.

        "Io era tra coloro che son sospesi,
        e donna mi chiamò beata e bella,
        tal che di comandare io la richiesi.
        Lucevan li occhi suoi più che la stella"...

        tanto che all'istante mi s'illumina
        il pensier in sua presenza.
        L'amore terreno, però,
        ci tarpa ahimè le ali
        e non ci farà volare
        ma io senza di te
        ormai non so più stare
        seppur per sempre sulla terra
        in pena dovrò restare
        per aver turbato la mente
        e insidiato il cuore,
        non solo il candore,
        finanche di una Musa.
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          Scritta da: dantino
          in Poesie (Poesie personali)

          Solo cenere

          Piove ancora cenere
          Dentro il freddo fumo
          Cucio i passi dietro d'abitudine
          Nella solitudine mia consueta

          Disturbi di un cuore consumato
          Nei miei ricordi d'affanno,
          solo corse senza meta alcuna
          Nei miei piccoli passi

          E più non cerco
          Mai più un lamento
          Sto nel ventre della mia malattia
          Freddo e solo.
          Composta mercoledì 12 febbraio 2003
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            Scritta da: Susan
            in Poesie (Poesie personali)

            Potessi io

            Potessi cambiare
            il mio passato,
            potessi io cambiarlo,
            non avrei mai
            detto quel "t'amo"
            tanto cercato,
            tanto desiderato.
            tanto odiato
            Potessi io, ma,
            non posso.
            non si può cancellare
            né modellare il passato,
            è così che resto
            persa in questi spazi
            di tempo,
            io con il mio "t'amò
            sussurrato.
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              Scritta da: Susan
              in Poesie (Poesie personali)

              Quando l'anima si perde

              E, quando l'anima si perde
              anche il respiro diventa muto,
              allo scorrere del tempo,
              tempo senza tempo,
              tu che hai abbracciato
              l'anima mia e l'hai rubata,
              lasciandola in balia di Zeffìro,
              leggera come una piuma,
              essa vaga,
              alla ricerca di una goccia di rugiada
              ove possa addormentarsi,
              sperando di ritrovare
              quel muto silenzio,
              che porti pace all'anima persa
              negli inferi del non senso
              di un amore mai baciato.
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