Poesie personali


Scritta da: Rosita Matera
in Poesie (Poesie personali)

Libertà è saper rinascere

Rami in fiore, è primavera
... la libertà è saper rinascere come un soldato che torna a casa
dopo la guerra, finita e vinta,
e tra le labbra un sapore antico,
sapore autentico di libertà.
Anche il sole s'è già levato,
ed il prigioniero ha cancellato
tutte le sbarre dal suo pensiero,
pensiero alto che può volare,
pensiero intenso di libertà.

Il bambino, stanco e chino
che nei campi lavorava,
di nascosto guardava il cielo
per far volare il suo pensiero,
pensiero schietto di cose buone
e di una speranza che non muore,
di quel sogno chiamato ancora
da tutti gli uomini "libertà"
... perché il pensiero ha mille spazi
come il cielo che ognuno ha negli occhi.
La donna, un dì piegata
dalla sorte e pane amaro,
s'è sfilata giù dalla testa
le sue memorie ed ora canta...
canta a Dio ed al domani
perché ora ha nuove ali
e spiagge bianche senza confini,
dove ognuno può urlare al mondo
il suo grido di Libertà.
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    Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
    in Poesie (Poesie personali)

    Vacanze del 2017

    Sentivo le onde del mare infrangersi contro l'aurora
    che lentamente si svegliava dopo una notte oscura
    piena di musica stridente e grida di voci senza volto,
    scheletri umani danzando sotto stelle cadenti nel mare.

    La spiaggia era piena di conchiglie morte, ciotoli bianchi
    rotolavano inseguendo la spuma dell'onda che spariva
    nella grossa sabbia della riva calpestata da piedi scalzi
    in cerca di profumi della notte o di stelle perdute nel mare.

    Non so se ero a letto o sognavo sveglio un lunedì diverso
    certo è che mi trovavo volando con occhi aperti nel cielo
    tutto dipinto di labbra femminili con diversi colori di rossetto:
    erano orme lasciate nell'aria o sorrisi frantumati senz'anima?

    Le onde del mediterraneo ballavano al ritmo di remi a mano,
    non so se erano di punici, cartaginesi, greci o schiavi romani.
    Ricordo che le caldi notti di una settimana di vacanze corte
    furono rotte da suoni e voci poco umane chiusi in scogli morti.
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