Poesie generazionali


in Poesie (Poesie generazionali)
Lo sai che mi manchi, vero?
E che sei ovunque
e mi sembra di impazzire a vederti riflesso
ovunque io posi il mio sguardo?
E che il mio cuore batte scandendo il tuo nome?
Respiro il tuo odore
e rischio di soffocare
trattenendo il respiro
per non lasciarti più uscire.
Sei dentro e non mi basti
perché è più dentro ancora che devi stare
Anima nell'Anima
Carne nella Carne.
Tu. Sempre. Dentro i miei occhi.
Composta sabato 4 ottobre 2014
Vota la poesia: Commenta
    Scritta da: Stefano Medel
    in Poesie (Poesie generazionali)

    Al tuo fianco

    Desidero stare con te,
    per i giorni che restano,
    per gli anni a venire;
    e vorrei tu non mi lasciassi mai;
    ma tu,
    hai i tuoi guai,
    i tuoi casini;
    e io mi agito,
    e ho sempre paura
    di perderti,
    forse sbaglio,
    forse esagero;
    e il futuro,
    a volte,
    fa paura;
    ma spero che tu ci sarai,
    sempre con me,
    al mio fianco.
    Composta sabato 4 ottobre 2014
    Vota la poesia: Commenta
      in Poesie (Poesie generazionali)
      Sono una persona sensibile,
      assimilo ogni gesto, ogni parola, ogni azione altrui
      con sentimento e mai con freddezza!
      Elaboro i miei e gli altrui dolori
      col cuore e non solo con la mente!
      Nella mia anima è inciso un codice morale
      che osservo scrupolosamente,
      perché quando la coscienza
      è illuminata noi siamo in grado
      di distinguere il bene e il male
      senza indicazioni esterne!
      Sono un vorace lettore,
      cerco di rispondere ai misteri più nobili della vita,
      tutto ciò che è ordinario, comune,
      tutto quello che scorre su dimensioni
      puerili io lo abbandono.
      Non sono per le cose semplici
      a me piace scavare nel profondo delle cose,
      addentrarmi negli occhi delle anime,
      io viaggio su dimensioni non terrestri!
      Composta venerdì 3 ottobre 2014
      Vota la poesia: Commenta
        in Poesie (Poesie generazionali)

        In due più uno sul divano

        E come te anche lui stasera,
        semisdraiato sul divano
        fra una sciocchezza e l'altra alla tivù
        rifletterà sulla vostra storia.
        Sulla vita da amanti,
        vita in fondo da perdenti.
        Forse
        soltanto a letto in quella camera d'albergo
        vorrebbe che il tempo non passasse.
        L'andata ed il ritorno
        invece
        vorrebbe cancellarli.
        E tu,
        con me vicino,
        ti rodi dai dubbi,
        gli parli
        come se fosse qui con noi.
        Lo lasci e lo riprendi cento volte in mia presenza
        mi chiedi che farei se fossi in te.
        Ti dico "niente" per non doverti dire che ti butterei le braccia al collo per la vita.
        Capisco
        è dura la vita dell'amante,
        ma forse è peggio quella di suo migliore amico
        e confidente.
        Composta venerdì 3 ottobre 2014
        Vota la poesia: Commenta
          in Poesie (Poesie generazionali)

          Il dolore della sera

          Che tu rida o pianga
          te lo leggo sul viso
          quel "portami via"
          che non potrò mai fare,
          che mi costerebbe tanto
          ma non quanto vederti lì.
          Ed ogni volta mi riprometto
          di dirti un sì immediato
          e farlo poi.
          Domani.
          Sperando in un aiuto della notte.
          Anche se so che la mattina mi sveglierò senza memoria
          ma col pensiero fisso in testa
          di ritornare lì da te la sera,
          a soffrire,
          a farmi male
          e rinnovarti poi quella promessa
          che porto avanti
          ma non potrò mai rispettare.
          E mi vergogno
          perché in fondo sono io che pur amandoti ti vendo a chi ti vuol comprare.
          Composta venerdì 3 ottobre 2014
          Vota la poesia: Commenta
            Scritta da: Linda Reale Ruffino
            in Poesie (Poesie generazionali)

            Rigore d'autunno

            Nel ticchettio della pioggia che cade
            s'inseguono malinconie e ricordi,
            si rincorrono come le gocce
            cadute sulle foglie di questo giardino
            che domani lascerò!
            Tristi corsi e ricorsi...
            finiti i giorni della spensieratezza!
            Vestiamoci di grigio rigore
            e riponiamo in valigia i colori.
            Non tutti, però!
            Che almeno il rosa
            non abbandoni il mio umore!
            Vota la poesia: Commenta
              in Poesie (Poesie generazionali)
              Se un giorno mai il mio corpo non dovesse essere più in grado di ragionare, se dentro di me si insinuasse il seme della follia, se per qualche motivo dovessi perdere l'uso della ragione o ancora peggio non dovessi esistere più, non ti preoccupare: il mio bene per te è talmente forte che sopravviverà ad ogni cosa, ad ogni male, ad ogni demone, è tale che vivrà oltre il mio corpo a tal punto da diventare qualcosa di concreto, di reale, di solido, un qualcosa che tu percepirai così bene e così forte che non sentirai mai la mia mancanza, perché mi avrai sempre al tuo fianco, anche se non mi vedrai, io ci sarò, li per te e per nessun altro, al tuo fianco per proteggerti.
              Chi lo sa, forse questi sono gli angeli custodi, qualcuno che ti ha voluto bene.
              Vota la poesia: Commenta