Poesie generazionali


Scritta da: Sannino Michele
in Poesie (Poesie generazionali)

Quando la notte

Quando la notte
è sopra di me
il silenzio,
il buio mi rapisce il cuore.
In questo magico momento
navigo in quei mondi
meravigliosi
dove l'anima si rallegra
dove il cuore felice batte
un tempo frenetico.
Quando la notte scende
è l'ora dei sogni
è l'ora dei miracoli
è l'ora dove tutto
è possibile.
Composta domenica 1 febbraio 2015
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    Scritta da: Andrea De Candia
    in Poesie (Poesie generazionali)

    Soffro d'abusi

    Sento come un arco
    che abbassa la parabola
    nella morsa del cielo,
    una cupa curva d'ombra
    pronta a seppellire tutti
    i pensieri insani dentro.

    Porterò il peso dello schianto,
    come una croce dentro,
    sentirò lo sfregio lento
    soffrire sull'asfalto.

    Una spina fuor dal cuore
    tornerà a pungermi ancora.
    Capolavoro genio
    amore amico artista...
    su, ditemi quando, su,
    ditemi ancora se l'hanno
    tutti una vera conquista.
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      Scritta da: Azazel
      in Poesie (Poesie generazionali)
      Sono solo un pazzo deviato,
      un folle che vive fuori dal mondo.
      Sono feccia malata, scarto della società.
      Per destarmi dal mio torpore non basterebbero cento caffè.
      Con occhi accusatori mi guardano,
      ma tengono le distanze da me.

      Scivolo attraverso l'universo,
      tra dense nubi e irreali pensieri.
      Sfioro l'impossibile là dove
      l'impossibile non può esistere.
      Non sogno né spero,
      vivo, controcorrente,
      contro la realtà.

      Sono un buffone, lo scemo del villaggio,
      capro espiatorio perfetto per una società
      immobile e debole.
      Né catene, né mura riusciranno a fermarmi.

      Non sogno né spero,
      vivo, controcorrente,
      contro la realtà.
      Composta giovedì 19 febbraio 2015
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        Scritta da: Anna Rijtano Mallus
        in Poesie (Poesie generazionali)

        Una stella

        Quando la notte
        è un rigurgitar d'insofferenza
        e il rumorio del silenzio
        intorpidisce,
        per placar l'animo mio avvilito
        volgo lo sguardo alla Basilica
        testimone di mille notti insonni.
        La collina su cui s'erge
        pare una coltre di luci che brillano
        di una luminosità intermittente
        come fiaccole al vento.
        Più su,
        il cielo trapunto
        di stelle sfavillanti
        sembra una processione
        di agili lucciole.
        Ma eccone una.
        Una soltanto,
        imponente e fulgida
        quasi la tocco
        A quella stella
        ho dato un nome: il Tuo.
        Composta nel febbraio 2001
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          Scritta da: Tania Memoli
          in Poesie (Poesie generazionali)
          Baciami...
          posa le tue labbra sulle mie
          che possa morire sulla tua bocca posseduta da te
          e come la prima volta... divorami
          fammi perdere la cognizione del tempo
          succhiami l'anima e baciami dappertutto
          lascia i segni del tuo passaggio
          del tuo possesso
          per rendermi solamente tua.
          Composta sabato 3 marzo 2012
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            Scritta da: Susan
            in Poesie (Poesie generazionali)

            Cade la pioggia

            Questa pioggia
            mi porta in luoghi caldi...
            in luoghi lontani,
            quando tornavo da scuola fradicia
            e mi rannicchiavo
            con le mie sorelle e mio fratello
            intorno a quella stufa calda di cherosene,
            mentre la mamma urlava di allontanarci.
            Pioggia tu che mi porti oltre i tempi
            mai dimenticati,
            tempi nostalgici,
            dove non v'era molto,
            dove un pollo era diviso in sei,
            eppure si rideva.
            Pioggia tu che mi porti
            in luoghi lontani...
            dove la mamma contava
            le castagne per esser
            sicura che tutti noi
            avessimo la stessa quantità,
            eppure eravamo felici.
            Pioggia tu che cadi
            mentre io guardo al di là del vetro
            quel ricordo troppo lontano,
            e tanto vicino all'anima mia,
            fatto di spazio e tempo che non torna.
            Tu pioggia torni sempre,
            mentre ti posi sull'anima mia
            per arrivare ai miei occhi,
            occhi pieni di lacrime...
            persi in un lontano
            ricordo di felicità.
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              Scritta da: Floriana Antonelli
              in Poesie (Poesie generazionali)
              Sospiri del mattino che hanno ancora il sapore di rugiada,
              sospiri avvolti di nuvola bianca su cui riaddormentarsi,
              sospiri che profumano come i fiori dei campi su cui rotolare i sogni,
              sospiri che si fanno baciare da un raggio tiepido che oltrepassa l'orizzonte,
              sospiri che filtro nel bicchiere da poter sorseggiare insieme alla pioggia che incessante mi ricopre d'attenzioni,
              sospiri che afferro tra le mani e li soffio via e li vedo volteggiare come farfalle variopinte portate via dal vento,
              sospiri... puntini che viaggiano sul foglio,
              sospiri che riguardano te.
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