Poesie generazionali


Scritta da: Forloc
in Poesie (Poesie generazionali)

Estremi si sciolgono

Mi vesto di te
sol questo oso fare
portarti con me non posso.
E vento di maestrale
sa spaccarmi le ossa
in questo cielo
mentre sento il tuo silenzio
attraversarmi dentro.

Forse è malinconia
un ricordo appena stracciato
una strada col tuo nome
e questo buio non mi appartiene.
Composta giovedì 26 febbraio 2015
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    in Poesie (Poesie generazionali)

    Voler bene a Gioele

    Voler bene a Gioele
    è un lungo viaggio, con lui.

    rupi, cadute d'acqua e bui
    improvvisi, dilatati
    il chiuso di camerette,
    lampi a mille e sprazzi di luce
    egli è il silenzio così vasto del mare

    come strade sopraelevate, grida

    sue argentine e mosse ballerine

    come viali immersi all'improvviso
    in una luce con movenze e sembianze

    sconosciute. È un artista!

    Voler bene a uno come lui,
    è come tener una rotta nel vento.
    Non ci si riesce ma il cuore
    me l'hanno messo al centro del petto
    con lui dentro e sono contento
    per questo alto, meraviglioso fermento.

    Sugli altipiani di ogni notte li sento Gioele e Matteo
    con le mani rovesciate della poesia:

    non farli stare male, sono tuoi, non farli andare via!
    Composta venerdì 27 febbraio 2015
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      Scritta da: Susan
      in Poesie (Poesie generazionali)

      Tu vivi

      Affinché tu sia vivo nell'anima mia,
      il mio amore mai morirà.
      Non importa l'addio,
      tu non sarai mai lontano da me,
      tu sei dentro di me
      e nessuna distanza,
      nessuno ostacolo,
      ti porterà via,
      affinché tu sia vivo in me,
      il mio amore per te mai morirà,
      finché non ci ritroveremo,
      il mio amore ti aspetterà,
      se non adesso,
      se non ora, in un altro tempo.
      In un altra vita tu ed io. Amore!
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        Scritta da: Susan
        in Poesie (Poesie generazionali)

        Dimmi piangeresti?

        Piangeresti
        se mi vedessi piangere?
        Mi abbracceresti
        se mi vedessi piangere?
        Dimmi.
        Dimmi cosa faresti.
        Io se ti vedessi piangere,
        bacerei le tue lacrime,
        e senza parole ti abbraccerei,
        per stringerti al mio seno!
        Dimmi,
        tu cosa faresti se mi vedessi piangere?
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          Scritta da: Giacomo Moglia
          in Poesie (Poesie generazionali)

          Le scarpe sullo zerbino

          Il gesto è inconfondibile
          le scarpe sullo zerbino
          distingue
          stupidità e maleducazione
          certo la frustrazione
          non placa l'animo
          dell'essere iracondo
          che dispettoso immagina qual rabbia
          ispirar
          ma nulla è rabbia
          quando l'oggetto prima proposto
          non sa di viver angoscia e pregiudizio
          convinto che quel gesto
          rinfranchi
          vanifichi e deturpi chi non vuole
          semmai fosse così
          comprar bisogna
          un po di parsimonia nell'affrontare
          il villico cafone
          che odora il suo zerbino
          di semplice ira
          e malumore.
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            Scritta da: Giacomo Moglia
            in Poesie (Poesie generazionali)

            Tenera A

            Quando il silenzio avvolge il timore
            domani sarai senza
            prima sarà il mio addio
            perché insufficiente
            il coraggio di continuare
            solo
            senza la tenera A
            respiro anni veri
            e sogni dove non sei con me
            quindi
            poco conta il dramma
            schiacciato dal
            nostro destino che insieme
            ci vuole
            e poi
            dammi oracolo ancora
            un po'...
            eternamente dopo
            ora
            per primo
            ti
            chiedo... chiamami
            non tenera A
            che in piedi resta
            nel buio
            aspettando la mia mano per sempre.
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