Scritta da: Oriella Beretta
in Poesie (Poesie generazionali)
Raccolgo da terra
un cuore ormai nudo.
Lo ripulisco,
lo rivesto,
alzo gli occhi,
sfodero un sorriso
ed...
abbandono un'amore
ormai dissanguato.
Composta lunedì 20 marzo 2017
Raccolgo da terra
un cuore ormai nudo.
Lo ripulisco,
lo rivesto,
alzo gli occhi,
sfodero un sorriso
ed...
abbandono un'amore
ormai dissanguato.
Ti vivo
come pensiero
come sogno
come ombra
come respiro
come anima
come sangue.
Ti vivo
in ogni forma.
Sarai aria...
sarai sogno...
sarai sospiri...
sarai un ricordo.
Mentre le tue parole
cercavano di ferirmi
come lama di un coltello...
io raccoglievo margherite
in un prato incantato.
È stato un caffè
stretto ed amaro
questo amore.
Io invece,
lo volevo
lungo e dolce.
Erano sogni,
erano desideri,
erano lì.
Potevamo allungare
la mano ed afferrarli.
Siamo rimasti a guardare
portarli via da altri.
È l'imbrunire il momento
più malinconico
dove i colori si scuriscono
ed i rimpianti si colorano.
Di più di un'ora,
di più di un giorno,
di più di sempre,
voglio di più.
Voglio te.
Camminare a passi lenti nella memoria,
inciampare sui ricordi,
specchiarsi in pozzanghere di lacrime
mentre torni a casa
ancora una volta, sola.
Lascio cadere nel vuoto
stelle ormai spente
che la luna
non è più capace
di riaccendere.