Io amo te come terra straniera un ponte e la scogliera come romita sera che sa di libri cammino verso di te nel mondo sotto le atmosfere tra due luci il mio pensiero scolpito e te.
L'ombra, mentre s'estende, segue il real suo oggetto, ovunque il piè lo scorge, o lungi, o presso: et io faccio l'istesso con voi, segno perfetto e centro del mio core, fatto linea amorosa, ombra d'Amore.
La mia parte di patria comune: finestre, le posseggo da solo: macchine, gente, una parete grigia e una striscia di cielo, diverse son le cose da osservare e da ascoltare quando è giorno nel mondo.
Un'ape esser vorrei, donna bella e crudele, che sussurrando in voi suggesse il mèle; e, non potendo il cor, potesse almeno pungervi il bianco seno, e 'n sì dolce ferita vendicata lasciar la propria vita.
Uno per uno è uguale a uno Ne consegue che in due sei comunque solo Ne consegue che in due sei una cosa sola con l'altro Ne consegue che l'altro è solo come te.
Oblio, oblio, oblio una scia d'oblio, pietosa, aspettava sui suoi fianchi delicatissimi, dolce sudario bordato dalla rugiada carnale che alimentò l'ora estrema della mia carne, solco dell'invisibile che attraversò il cuore.