Poesie d'Autore


Scritta da: Anna De Santis
in Poesie (Poesie d'Autore)

Lunnga è la strada

Lunga è la strada
e tanti li perigli,
li ho superati
ma son rimasti i segni.
Ferite dappertutto
quì nel cuore,
che ci vuol tempo
a far rimarginare.
Cammino senza mai
voltarmi indietro,
e le esperienze sono state tante,
belle o brutte ormai dimenticate
e fanno parte già del mio passato.
Voglio ricominciare
non sanguino più
ho ancora tempo per recuperare,
e tempo per poter pensare
a quel che voglio,
a quel che devo fare.
Avanti dunque, avanti devo andare
senza girarmi indietro
e non cadere in tristi nostalgie
tristi pensieri,
io penso positivo... nasco ieri.
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    Scritta da: Anna De Santis
    in Poesie (Poesie d'Autore)

    La foglia

    Una foglia si stacca da un ramo,
    il picciuolo protende ma invano.
    Il vento la spazza lontano
    è smarrita, non sà dove sia,
    e s'accorge pian piano
    che linfa non scorre già più nelle vene.
    Su un prato cade sbiadita...
    Il sole accartoccia la piccola foglia appassita,
    pestata, sbriciolata, resiste;
    solo polvere resta,
    ed il vento la porta lontano.
    Quel che era, ora più non esiste.
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      Scritta da: Anna De Santis
      in Poesie (Poesie d'Autore)

      Le confessioni

      Le confessioni
      son sassi lanciati dal cuore,
      nell'acqua ancor calma,
      son cerchi di parvenza
      che si propagano, senza far rumore,
      ma con dolore.
      Le confessioni
      son dettate dall'anima
      che non riesce più a sopportarne il peso
      e le ragioni,
      delle tue trasgressioni.
      Troppo tardi... e altre pietre lancerai
      distruggendo tutto quel che hai costruito.
      Ma a che cosa è valso
      tenere insieme la tua vita alla mia
      se è stata solo una bugia.
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        in Poesie (Poesie d'Autore)

        L'arte di perdere

        L'arte di perdere non è difficile da imparare;
        così tante cose sembrano pervase dall'intenzione
        di essere perdute, che la loro perdita non è un disastro.
        Perdi qualcosa ogni giorno. Accetta il turbamento
        delle chiavi perdute, dell'ora sprecata.
        L'arte di perdere non è difficile da imparare.
        Poi pratica lo smarrimento sempre più, perdi in fretta:
        luoghi, e nomi, e destinazioni verso cui volevi viaggiare.
        Nessuna di queste cose causerà disastri.
        Ho perduto l'orologio di mia madre.
        E guarda! L'ultima, o la penultima, delle mie tre amate case.
        L'arte di perdere non è difficile da imparare.
        Ho perso due città, proprio graziose.
        E, ancor di più, ho perso alcuni dei reami che possedevo, due fiumi, un continente.
        Mi mancano, ma non è stato un disastro.
        Ho perso persino te (la voce scherzosa, un gesto che ho amato). Questa è la prova. È evidente,
        l'arte di perdere non è difficile da imparare,
        benché possa sembrare un vero (scrivilo! ) disastro.
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          Scritta da: Anna De Santis
          in Poesie (Poesie d'Autore)

          L'arte

          "L'arte"
          intesa in tutte le sue forme,
          dà gioia ed emozioni
          a quel che dorme,
          sveglia assopiti senzi,
          dà forti turbamenti.
          Con pennellate e amore
          si dà licenza al cuore
          collage di sentimenti.
          Con anima serena,
          con gioia ed amarezza,
          con lacrima e carezza,
          tutto ci fà sentire
          " L'arte"
          tutto ci fà provare
          col corpo e con la mente,
          quando con sentimento...
          degli occhi e del cuore godimento.
          Appagante momento...
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            in Poesie (Poesie d'Autore)

            L'arte di perdere

            L'arte di perdere s'impara presto;
            tante le cose col segreto intento
            di andare perse che non è un disastro.

            Perdi una cosa al giorno. Con malestro
            accetta chiavi perse, un'ora al vento.
            L'arte di perdere s'impara presto.

            Perdi di più, più in fretta; al peggio apprestati:
            luoghi e nomi e dov'è che avevi in mente
            di recarti. Non sarà mai un disastro.

            L'orologio di mamma ho perso; e questa!
            Che è l'ultima di tre case nel niente.
            L'arte di perdere s'impara presto.

            Ho perso due città, belle. E, più vasti,
            altri regni, due fiumi, un continente.
            Mi mancano, ma non è poi un disastro.

            Anche perdere te (la voce,
            il gesto amato) non mi smentirà. È evidente:
            l'arte di perdere fin troppo presto
            s'impara e sembra (scrivilo! ) un disastro.
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              Scritta da: Anna De Santis
              in Poesie (Poesie d'Autore)

              E sono ancora quì

              E sono ancora quì,
              col cuore straziato,
              eppure mi hai ferito,
              tradito e lasciato.
              Ora sei tornato
              e mi hai trovato,
              come sempre è stato.
              Un bacio una carezza,
              e pensi che tutto è passato.
              Quando darò retta alla ragione
              quando sarò costretta a dire al cuore:
              tu non sei in prigione.
              L'amore non ha occhi per vedere
              ma dovrò farmi curare
              per vederti ancora e ancora
              entrare ed uscire.
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                Scritta da: Fiorella Cappelli
                in Poesie (Poesie d'Autore)

                Non darmi per scontata

                Non darmi per scontata
                non resta sempre accesa
                la brace non soffiata

                l'amore si nasconde
                nella quotidianità
                tu puoi creare onde
                di navigabilità

                restare sempre a galla
                talvolta è una fortuna
                se il cuore ha una falla
                non puoi afferrar la luna

                se è vero il sentimento
                non devi aver paura
                non è un'avventura
                che lo disperde al vento

                non darmi per scontata
                non resta sempre accesa
                la brace non soffiata.
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