Poesie di Bernardo Panzeca

Nato mercoledì 8 giugno 1977
Questo autore lo trovi anche in Frasi & Aforismi, in Umorismo, in Racconti, in Frasi per ogni occasione, in Diario e in Preghiere.

Scritta da: Bernardo Panzeca

Il grembiule delle elementari

Ricordo ancora
quel mio grembiule,
sulla sedia, in cucina
sembrava il cielo
ogni mattina.
Di un blu intenso
col fiocco slegato
quel suo colletto
appariva arrabbiato.
Tutti i giorni
lo indossavo
e come uno scudo
io lo portavo.
Quel suo colore
tanto divino
mi concedeva
la forza di un pino.
Erano fredde le giornate
ma con lui addosso
mi sentivo in estate.
Era un grembiule
stirato da mamma
di sera in sera
con tanta preghiera.
Anche oggi
dopo tanti anni
ho sempre quel grembiule
in mezzo ai miei panni.
Lo tengo in alto
Nel cielo lassù
ed ogni mattina
lo guardo e lui mi tira su.
Bernardo Panzeca
Composta giovedì 25 febbraio 2021
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    Scritta da: Bernardo Panzeca

    Le caramelle di mia nonna

    La ricordo ancora
    la mia nonna,
    Col suo grembiule
    profumato di marsiglia
    e il suo pensiero
    rivolto sempre alla famiglia.
    Si alzava presto al mattino
    e con le mani giunte
    ringraziava Gesù Bambino.
    Faceva colazione
    inzuppando il pan nel latte,
    Era la sua colazione preferita
    E toccando la foto di Santa Rita
    Non vi era volta
    che non si baciava quelle sue dita.
    Era buona
    la mia nonna,
    teneva nelle tasche
    sempre tante caramelle
    che luccicavano come le stelle.
    Le donava a noi bambini
    e anche ai non piccini.
    Tanti sorrisi
    comparivano sui visi
    perché quel sapore
    sapeva proprio di amore.
    Non finivano mai
    le caramelle di mia nonna,
    Ed anche oggi
    che lei non c'è più
    Guardando ogni notte lassù
    c'è sempre una caramella
    che somiglia tanto ad una stella.
    Bernardo Panzeca
    Composta mercoledì 24 febbraio 2021
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      Scritta da: Bernardo Panzeca

      Un povero barbone

      Che pena quel barbone
      A guardarlo in terra
      compare un gran magone.
      Tutto solo e mal vestito
      A nessuno viene in mente
      se poverino sia nutrito.
      Ha barba lunga capelli folti
      e due grandi occhi
      chiaramente dalle lacrime travolti.
      È un povero uomo
      disperato e in preghiera
      E con tante stelle
      che lo illuminano ogni sera.
      Non ha più voglia di parlare
      Perché da tempo
      ha smesso ahimè di amare.
      Il cuor suo batte solo per il cielo
      Non vede l'ora di svegliarsi
      tra le braccia della Signora con il velo.
      Bernardo Panzeca
      Composta lunedì 22 febbraio 2021
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        Scritta da: Bernardo Panzeca

        Una farfalla in volo

        Che bella che era
        quella farfalla
        anche di sera,
        Aveva grandi ali
        e comportamenti
        assai reali.
        Non vi era fiore
        che al suo passaggio,
        Non si trovasse
        a proprio agio.
        Non vi era cuore
        che al suo odore
        Non sapesse dell'amore.
        Era tanto bella
        quella farfalla,
        E come tutte
        le cose belle,
        È andata troppo presto
        a danzare tra le stelle.
        Bernardo Panzeca
        Composta domenica 21 febbraio 2021
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          Scritta da: Bernardo Panzeca

          La Madonnina sul comodino

          Sul comodino
          di fianco al cuscino
          c'era una statuina
          che ritraeva
          una Madonnina.
          Era di legno
          non molto grande
          ma dallo sguardo
          era un gran baluardo.
          Tutte le sere
          la accarezzavo
          e un'Ave o Maria
          col cuore recitavo.
          Non vi era giorno
          che la guardavo
          Non vi era notte
          che non la invocavo.
          Era una statuina
          tanto carina
          un gran buongiorno
          mi dava la mattina.
          Bernardo Panzeca
          Composta venerdì 12 febbraio 2021
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            Scritta da: Bernardo Panzeca

            La grotta di Massabielle

            C'era una grotta
            in alto sui monti
            con tutt'intorno
            fonti e tanti ponti.
            Era una grotta
            tutta Celeste
            dove al suo interno
            splendeva una veste.
            Da tutto il mondo
            andavano gli ammalati
            Solo lì dinnanzi
            si sentivano confortati.
            C'era una luce
            talmente brillante
            Non vi era guarigione
            tanto distante.
            Da quelle rocce
            quiete e calore,
            si percepiva
            un gran odore.
            Era il profumo
            di Nostra Signora
            i cuori tutti
            Inebriava d'Aurora.
            Bernardo Panzeca
            Composta giovedì 11 febbraio 2021
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              Scritta da: Bernardo Panzeca

              Una mamma piange

              Quando una mamma piange
              l'intero cielo si affrange,
              più che lacrime normali
              quelle son lacrime con le ali
              che come rondini di primavera
              raggiungono chi per gli uomini
              è in preghiera.

              Quando una mamma piange
              l'intero cielo si affrange,
              il suo dolore fa tanto rumore
              perché ad urlare è il cuore
              e non può che aver un malore
              chi al suo cospetto
              si trova a veder tanto orrore.

              Quando una mamma piange
              tutto quanto il mondo piange,
              d'improvviso e senza avviso
              non vi è più traccia di sorriso
              in qualunque dove
              e su ogni viso.

              Quando una mamma piange
              solo la parola perdono
              può riecheggiare come suono.
              Bernardo Panzeca
              Composta mercoledì 3 febbraio 2021
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                Scritta da: Bernardo Panzeca

                27 Gennaio 1945

                C'era nebbia
                quel giorno,
                e tanto fumo
                tutt'intorno.
                Voci estranee
                con irruenza
                ai nostri animi
                donarono assistenza.
                Come raggi
                inattesi di sole
                bucarono la notte
                restituendoci le suole.
                Ci trovammo
                liberi d'improvviso,
                senza più lacrime
                da versare
                e con tanti morti
                da ricordare.
                Il cielo si era tramutato,
                non appariva più rigato,
                quei cancelli oramai distesi
                sui quei muti campi rossi
                si erano infine arresi.
                Bernardo Panzeca
                Composta mercoledì 27 gennaio 2021
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                  Scritta da: Bernardo Panzeca

                  Povera donna

                  Povera donna
                  che fine hai fatto,
                  di rosso il mondo
                  hai tinto d'un tratto.
                  Da poco sbocciata
                  non pensavi altro,
                  che essere amata
                  e dagli uomini tutti
                  annusata.
                  Fiore tra i campi
                  il mondo inebriavi
                  quando di colpo
                  aiuto gridavi.
                  Piccolo stelo
                  color verde melo,
                  in tuo soccorso
                  è giunto il cielo.
                  Mani volgari
                  e prive di cuore
                  hanno spezzato
                  un piccolo fiore.
                  Povera donna
                  che fine hai fatto,
                  di rosso il mondo
                  hai tinto d'un tratto.
                  Bernardo Panzeca
                  Composta martedì 26 gennaio 2021
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