Poesie d'amore


Scritta da: GENNY CAIAZZO
in Poesie (Poesie d'amore)

Né amici né amanti

Un tappeto, una scopa, due ali per poter volare
una parola, un abbraccio, un istante per poterci amare,
un po' come il tempo sereno e nuvoloso
è questo strano amore sbagliato ma meraviglioso,
un tocco di magia per sciogliere il peccato
pochi etti di verità per trovare un po di fiato,
per dire ciò che vuoi tu, ciò che voglio io
parliamo col cuore innanzi a Dio!
Lui saprà capire e potrà darci il via
perché per lui l'amore non è affatto pazzia,
ci insegna che il sentimento vero va vissuto
il suo non è un dolore, non è un rifiuto,
ci accompagna, ci guida, ci approva,
ci mette uno di fronte all'altro, ci mette alla prova,
che stiamo aspettando se lui ci vuole?
Perché perdere tempo con solo parole?
Composta lunedì 4 gennaio 1999
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    Scritta da: GENNY CAIAZZO
    in Poesie (Poesie d'amore)

    Depresso

    La lotta per la vita si fa sempre più dura,
    aumenta l'angoscia, cresce la paura.
    Perché chiamate mondo questa gabbia di matti
    dove tutti son strani, dove tutti son fatti.
    Passo il tempo a guardarmi nello specchio,
    mi vedo pallido, mi sento vecchio.
    Spremo la mente, gira e si sforza
    ho il mal di testa, non ho più la forza.
    Intorno a me ci son tanti nemici,
    invidio quelli che sono felici.
    Sento rumori, sembrano campane
    cerco aiuto, non c'è neanche un cane.
    La gente ride, mi sento un pagliaccio,
    il mio cuore tace, sembra di ghiaccio.
    Sono sempre più triste, ho un forte dolore
    mi manca il calore, mi manca l'amore.
    Ormai niente è più come prima,
    mi sento un pupazzo chiuso in vetrina.
    Non c'è soluzione per chi non vede
    non c'è comprensione se il cuore cede.
    Ma io perché vivo? Ditemi almeno questo,
    più lotto contro il mondo e più fallito resto.
    Speranza e più coraggio non è quello che ci vuole
    non fate più promesse, non dite più parole.
    Tutto finisce, non sono più me stesso,
    ormai sono caduto, ormai sono depresso.
    Composta giovedì 7 settembre 1995
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      Scritta da: GENNY CAIAZZO
      in Poesie (Poesie d'amore)

      Tu che ne sai

      Che ne sai...
      di quei dolori tatuati
      che non si cancelleranno mai,
      di quelle lacrime nascoste
      delle domande senza risposte,
      di un destino prepotente
      dove non puoi fare niente,
      delle notti dove non si dorme mai
      tu... che ne sai,
      di un sorriso recitato
      quando il cuore è lacerato,
      della paura costante
      dell'ansia asfissiante,
      dell'incertezza del domani
      di quando tremano le mani,
      della vita che non accetto
      di un cuore che scoppia nel petto,
      di quello che non dimenticherai
      tu... che ne sai,
      di tutte le volte che mi sento morire
      di chi grida ma non riesce a capire,
      di un silenzio pieno di spine
      di quegli occhi che vedono la fine,
      di quei giorni tutti uguali
      nell'essere un angelo senza le ali,
      sorrido per non annegare in quel mare di guai
      e tu parli... parli... ma che ne sai.
      Composta lunedì 25 marzo 2013
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        Scritta da: GENNY CAIAZZO
        in Poesie (Poesie d'amore)

        IL DANNATO GIROTONDO

        La parte migliore di un essere umano,
        esce quando i bambini li proteggiamo,
        dalle insidie, dai mostri sparsi nel mondo,
        da maestre che formano un dannato girotondo,
        nemmeno nelle scuole vi sono certezze
        mettete più telecamere e più sicurezze,
        basta vivere nelle paure.
        Aboliamo i titoli di queste losche figure,
        nelle scuole non devono più tornare
        dopo aver pagato mai più con i bambini devono stare,
        noi dobbiamo unirci dando voce contro queste oscenità,
        la vita dei bambini è la nostra vera ed unica felicità,
        la legge opera e interviene solo a metà,
        ma per chi tocca i bambini non deve esserci pietà,
        fermiamo queste strutture degli orrori,
        uniamoci tutti figli, nonni e genitori,
        io non sono padre ma per qualsiasi bambino la mia vita darei,
        perché tutti i bambini che amo immensamente sono figli miei.
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          in Poesie (Poesie d'amore)
          Vorrei sciogliere questo peso
          che mi fa muovere lenta e indurisce la mia vita
          fino a sollevarlo e scagliarlo contro il cielo.
          Vorrei che la mia rabbia si spaurisse al
          pensiero del tuo abbraccio
          e si ritrovasse senza più munizioni, spenta
          come un sentiero abbandonato.
          Vorrei che la mia voce ti arrivasse di notte
          nel sonno più profondo
          e che fosse un dolce elisir in attesa
          del risveglio.
          Chiamami quando senti il pensiero di me
          urla il mio nome nel silenzio che soffoca
          e sarò tua, per sempre.
          Composta lunedì 25 aprile 2016
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            in Poesie (Poesie d'amore)
            La sera mi porta una brezza
            che il giorno non conosce.
            Il silenzio mi risponde e mi parla piano
            ogni sera le tue vane parole volano via
            cancellate e sfinite dal dolore.
            Lascia che la mia gioia trabocchi fino al tuo nero
            e pacato destino.
            Io non ti starò accanto,
            ma mi troverai sempre, che tu lo desideri o meno.
            C'è qualcosa che non ci separa e non lo farà mai
            quel senso di appartenenza
            che non abbiamo mai osato chiamare amore.
            Composta lunedì 25 aprile 2016
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              Scritta da: Horion Enky
              in Poesie (Poesie d'amore)

              Vivere

              Ogni mattina mi immergo in questo immenso mare, chiamato vita
              e, salendo sulla barca di nome giorno,
              isso la bianca vela che si inerpica sull'albero della libertà.
              Parto per nuove esplorazioni e strabilianti conoscenze,
              ogni giorno navigo, spingendomi oltre,
              sospinto dai venti che soffiano, sempre verso altre frontiere.
              Questo mare voglio continuare a esplorare
              per scoprire cosa c'è oltre quello che la realtà ci dà da vedere,
              senza porre limiti alla mia fantasia
              che sa farmi vedere mondi veri, che non saranno mai visti dai più.
              Una sfida con me stesso, che ripeto ogni alba,
              l'accrescere e il saziare, quell'inaudita fame di conoscenza,
              che non riesco ad appagare.
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