Scritta da: Claudia Di Lembo
Pubblicata prima del 01/06/2004
Nella vita una cosa sola è certa, se la storia ci ha insegnato qualcosa, è che si può uccidere chiunque.
dal film "Il Padrino parte seconda" di Francis Ford Coppola
Nella vita una cosa sola è certa, se la storia ci ha insegnato qualcosa, è che si può uccidere chiunque.
Dobbiamo togliere la macchina dalla strada, gli sbirri tendono a notare cose tipo guidare una macchina inzuppata di sangue.
Never knew I could feel like this. Like I've never seen the sky before. Want to vanish inside your kiss, every day I'm loving you more and more. Listen to my heart, can you hear it sing?
Oggi è il primo dei giorni che ti resta da vivere.
Blair: Hai visto Nate?
Chuck: Gli hanno detto di andarsene ma io sono qui.
Blair: Conosco quello sguardo, lo usi quando metti a segno un colpo. Tu ci godi, sapevi che Carter veniva da me, hai informato tu Gossip Girl, hai rovinato tutti di proposito. Ti sei divertito, non importava cosa significava per me, per questo non funzionerà mai tra di noi.
Chuck: Ti prego rallenta Waldorf
Blair: Mi dai la nausea, questa cosa tra di noi, è finita per sempre.
Chuck: Blair aspetta, non volevo.
Blair: Non mi parlare.
Chuck: Blair.
Lasciatemi soffrire tranquillo. Chi vi chiede niente a voi? Vi ho chiesto qualcosa? No. Voglio solo soffrire bene. Mi distraete. Non mi riesco a concentrà. Con voi qua non riesco... Soffro male, soffro poco, non mi diverto. Non c'è quella bella sofferenza...
Mio padre faceva sempre un gioco, in realtà non ho capito quale fosse fino al giorno in cui è morto. Il gioco di mio padre era farmi sentire sempre meno di lui, meno di lui, sempre meno di lui, qualunque cosa facessi. Lui poteva anche essere invisibile come essere umano, ma io dovevo essere meno di lui. Perciò se avevo dei buoni voti a scuola, ero una femminuccia perché non giocavo a football o... o se mi tagliavo i capelli come voleva lui, non erano abbastanza corti e se mi pelavo a zero, allora sembravo un matto... a quel gioco non ho mai vinto, mai. E se non riusciva a sminuirmi a parole... Sam, io non ti picchierei mai. Mai. Non voglio che tu sia meno di me, io ti voglio felice e tu non sei felice, né qui con me, né a casa con tua madre, né da solo, né da nessun'altra parte. Sei come ero io per gran parte della mia vita, Sam, te lo vedo negli occhi, mentre dormi, nel tuo modo di rispondere a tutto. Sei vivo a malapena. Però sai qual è la cosa stupenda? È che il cambiamento può essere così costante che non senti nemmeno la differenza fino a quando non cambia tutto... Può essere un processo così lento, che non ti accorgi che la tua vita è meglio o peggio finché non è diversa. Oppure il cambiamento può essere radicale e tutto è diverso in un attimo. È capitato così a me... Costruiamo questa casa insieme. Andiamo.
Le spalle di una donna, sono gli avamposti della sua mistica... e il suo collo, se è viva, ha tutto il mistero di una città di confine, di una terra di nessuno.
È il conflitto fra la mente... e il corpo.
Quando sono diventato padre ho capito due cose: la prima che avrei dovuto difendere mio figlio dalla malvagità del mondo; la seconda che avrei dovuto insegnargli a distinguerla.
Sveglia! Sveglia! Sveglia! Mollate l'uccello e agguantate le calze, oggi è domenica varietà religioso alle ore 8 in punto, brande in ordine ed uniforme festiva, le pulizie cominceranno fra due minuti.