Scritta da: Claudia Di Lembo
in Frasi di Film » Drammatico
Più uomini uccido e più mi sento lontano da casa.
dal film "Salvate il soldato Ryan" di Steven Spielberg
Più uomini uccido e più mi sento lontano da casa.
Commodo: "mi hanno detto... che tuo figlio strillava come una femminuccia mentre lo inchiodavano alla croce... e che tua moglie... gemeva come una puttana mentre la violentavano ancora... ancora... e ancora".
Massimo: "il tempo degli onori presto sarà finito per te, principe".
Siamo poi così diversi tu e io? Anche tu togli la vita quando devi come faccio io. Ho solo un'altra vita da prendere poi avrò finito.
Meglio sovrani all'inferno che servi in paradiso.
La vita esiste solo per puro caso. Nessuno scopo. Nessun disegno.
Vi è mai capitato avendo una gran sete di aprire un cartone di latte di versarvelo in bocca e di scoprire che è acido? È quello che è successo dentro di me... Per sempre.
Mi raccomando non infilate il mestolo nella pentola sbagliata.
- Blair: È successo e basta.
- Chuck: Lasciami in pace.
- Blair: Non sei arrabbiato con me per questo e io non sono arrabbiata con te per Vanessa.
- Chuck: Smettila di dirmi quello che provo.
- Blair: Stiamo facendo quello che facciamo sempre: trovare delle scuse. Ma ora non voglio più farlo. So che hai detto a Serena che mi ami.
- Chuck: Serena ha capito male.
- Blair: L'hanno scorso lo hai detto a Nate quest'anno a Serena. Lo hai detto a tutti tranne a me. Perché non riesci a dirmelo? Gossip Girl dice che sei un codardo.
- Chuck: Non e vero e tu lo sai.
- Blair: Può avere ragione su di te quanto vuole, ma non gli permetterò di avere ragione su di me. Non sono più debole, non devi scappare, devi restare e ascoltare questa volta: ti amo Chuck Bass. Io ti amo così tanto che mi consuma. Ti amo e so che anche tu mi ami. Dimmi che mi ami e tutto quello che abbiamo fatto: gossip, le bugie i dolori, non saranno stati vani. Ti prego dimmi che non sono stati vani.
- Chuck: Forse era così ma ora è tutto cambiato.
Io non ho paura, non ho paura di niente, più soffro, più amo.
Ciao, papà: sai, mi ricordo una vita fa, quando ero poco più alto di un metro, pesavo al massimo 30 chili, ma ero ancora tuo figlio. Quei sabati mattina che andavo a lavorare col mio papà e salivo su quel grande camion verde. Mi sembrava che quello fosse il camion più grande dell'universo, papà. Mi ricordo quant'era importante il lavoro che facevamo, e che, se non era per noi, la gente sarebbe morta di freddo. Per me tu eri l'uomo più forte del mondo, papà. Ti ricordi quei filmini quando mamma si vestiva come Loretta Young? E i gelati, le partite di football, Wayne e Tonno? Il giorno che partii per la California per poi tornare a casa con l'fbi che mi dava la caccia, e quell'agente dell'fbi che dovette mettersi in ginocchio per mettermi le scarpe, e tu dicesti "Quello è il tuo posto figlio di puttana: ad allacciare le scarpe a George". Quella si che fu bella. Fu veramente speciale. Ricordi, papà? E quella volta che mi dicesti che i soldi non sono la realtà? Beh, vecchio mio, oggi ho 42 anni, e alla fine ho capito quello che tentavi di dirmi, tanti anni fa, ora finalmente l'ho capito. Sei il migliore, papà. Avrei solo voluto fare di più per te. Avrei voluto avere più tempo. Comunque: Che tu possa avere il vento in poppa, che il sole ti risplenda in viso e che il vento del destino ti porti in alto a danzare con le stelle. Ti voglio bene, papà. Un bacio. George.