Quotidianità


Scritto da: Laila Ken
in Diario (Quotidianità)
La tazzina del caffè attira l'attenzione del tuo sguardo assente; lo sorseggi con estrema lentezza e, in quel lasso di tempo, nel cervello si fa prepotentemente avanti l'affermazione: ce la devo fare. Ti alzi con uno scatto da sorprendere te sessa, indossi il sorriso meno amaro e chiudi la porta dietro le tue spalle. Inizia un nuovo giorno e con esso una nuova sfida che non puoi assolutamente perdere.
Composto domenica 8 gennaio 2017
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    Scritto da: Loredana Longo
    in Diario (Quotidianità)
    Tutto ciò che scriviamo... i pensieri e le parole che doniamo in questo piccolo angolo... sono il riflesso della nostra vita... della nostra quotidianità... sono le nostre emozioni, che riscaldano il cuore o gelano il sangue... ed io in quest'istante vorrei condividere con Voi le lacrime che non riesco a trattenere, per il profondo desiderio di Amore e di Pace che ho nell'anima... per me... per tutti Voi... per il mondo intero.
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      Scritto da: Edmea
      in Diario (Quotidianità)
      Ecco qua. Sei arrivato, nuovo anno. Hai bussato alle nostre porte e sei entrato, come gli altri anni negli anni passati. È un gioco di parole, ma è così. Noi ti accogliamo con gioia e trepidazione, a volte rassegnazione. Dipende dai casi e dalle persone. Siamo qui, caro anno e non aprirti la porta a cosa servirebbe? Arrivi e noi siamo qui, perché ci siamo ancora e dobbiamo ringraziare di questo. Esorcizziamo i cattivi eventi e le brutte notizie. Ci siamo ancora e vogliamo esserci, con la nostra motivazione e volontà. Ringraziamo di esserci, con le nostre gioie e i nostri dolori, ma i dolori no. Nessuno vorrebbe soffrire. Vorremmo che te li portassi via con il vecchio anno. I mesi trascorsi che ormai non saranno più qui. Tutti vorremmo che la nostra vita fosse riscaldata dal sole perenne, illuminata dalla luce nel cammino di ogni giorno. Con la speranza che porti pace, amore, serenità e tanta salute, ti abbiamo accolto caro anno. Sei il nuovo anno che ha in serbo dodici mesi, come gli anni passati, speriamo sereni, consapevoli, sani. Sì. Ci auguriamo, caro anno, che sia un anno di salute e serenità. Non sembra vero, ma pochi pensano alla preziosità della salute, o ci pensano tardi. L'augurio più bello è di trascorrere i prossimi mesi in salute, pace e serenità, in compagnia delle persone che amiamo. Si. Gli affetti, quelli veri, che non conoscono ipocrisia. È questo l'augurio per i prossimi dodici mesi, caro anno. Ti diamo il benvenuto e ti accompagniamo giorno per giorno, con serenità, sperando che basti ad allontanare la negatività.
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        in Diario (Quotidianità)
        I dati Istat relativi al 2015 certificano che più di una persona su quattro è a rischio di povertà o esclusione sociale. Qualcosa non quadra! Nel mio quartiere, oltre a me, vivono altre 100 persone, tutte benestanti... Quindi, secondo i miei dati, solo 1 persona su cento è "a rischio di povertà o esclusione sociale". In un primo momento, per non andar contro agli esperti, mi sono chiesto: "ma non è che per caso vivo, senza saperlo, a Star Island?" Per togliermi ogni dubbio, sono andato a controllare i cognomi dei vicini, citofono per citofono... Alla lettura del primo, mi è venuto quasi un colpo... Stallone... ma, in seguito, mi sono reso conto che era lo pseudonimo... Proseguendo, non avendo trovato nessun O'Neal, Smith, Kravitz o Pitt, ma solo Mincullo, Bonadonna, Lalicata, Passera, Iaculo e Mingoia, ho capito che l'Istat, per questo sondaggio, ha saltato il mio quartiere...
        Composto martedì 6 dicembre 2016
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          in Diario (Quotidianità)
          Spesse volte (nelle personali convinzioni) abbiamo il coraggio di proclamarci "veri uomini", senza trovare in noi stessi, però, la forza di ringraziare il Signore. Si tende a meditare sulle cose di quaggiù ed a pensar poco a quelle di lassù. Ringraziamo (esultanti di gioia) il buon Dio se ci entrano in tasca 100 euro in più o ci prostriamo (gementi e piangenti) se le cose non vanno a nostro favore ed inventiamo puntualmente un nuova soluzione, per "fregar" quattrini a ripetizione e per far della propria esistenza autentico motivo d'esibizione (prego per queste persone, ma una parola la debbo pur dire, perché sono stanco di tutto questo schifo). L'uomo (senza generalizzare) si perde nei suoi pensieri, nei suoi dolori, nel suo egoismo; non riconoscendo il Dio dell'umiltà, pur vivendogli accanto.
          Grazie, Gesù, per avermi dato la possibilità di pensare, di respirare, di camminare, di saltellare, di correre per le strade, di amare, di perdermi nel sorriso di un bambino, di gioire guardando Te, che sei speciale. Grazie infinite per l'attenzione che mi doni con costanza e lealtà. Grazie per le notti insonni passate al mio cospetto, quando il cuor si straziava in petto. Grazie per avermi fatto conoscere santi uomini, colmi di ogni ricchezza e virtù, perché nel cuore hanno Te, amatissimo Gesù. Un abbraccio.
          Composto lunedì 5 dicembre 2016
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