Quotidianità


in Diario (Quotidianità)
I dati Istat relativi al 2015 certificano che più di una persona su quattro è a rischio di povertà o esclusione sociale. Qualcosa non quadra! Nel mio quartiere, oltre a me, vivono altre 100 persone, tutte benestanti... Quindi, secondo i miei dati, solo 1 persona su cento è "a rischio di povertà o esclusione sociale". In un primo momento, per non andar contro agli esperti, mi sono chiesto: "ma non è che per caso vivo, senza saperlo, a Star Island?" Per togliermi ogni dubbio, sono andato a controllare i cognomi dei vicini, citofono per citofono... Alla lettura del primo, mi è venuto quasi un colpo... Stallone... ma, in seguito, mi sono reso conto che era lo pseudonimo... Proseguendo, non avendo trovato nessun O'Neal, Smith, Kravitz o Pitt, ma solo Mincullo, Bonadonna, Lalicata, Passera, Iaculo e Mingoia, ho capito che l'Istat, per questo sondaggio, ha saltato il mio quartiere...
Composto martedì 6 dicembre 2016
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    in Diario (Quotidianità)
    Spesse volte (nelle personali convinzioni) abbiamo il coraggio di proclamarci "veri uomini", senza trovare in noi stessi, però, la forza di ringraziare il Signore. Si tende a meditare sulle cose di quaggiù ed a pensar poco a quelle di lassù. Ringraziamo (esultanti di gioia) il buon Dio se ci entrano in tasca 100 euro in più o ci prostriamo (gementi e piangenti) se le cose non vanno a nostro favore ed inventiamo puntualmente un nuova soluzione, per "fregar" quattrini a ripetizione e per far della propria esistenza autentico motivo d'esibizione (prego per queste persone, ma una parola la debbo pur dire, perché sono stanco di tutto questo schifo). L'uomo (senza generalizzare) si perde nei suoi pensieri, nei suoi dolori, nel suo egoismo; non riconoscendo il Dio dell'umiltà, pur vivendogli accanto.
    Grazie, Gesù, per avermi dato la possibilità di pensare, di respirare, di camminare, di saltellare, di correre per le strade, di amare, di perdermi nel sorriso di un bambino, di gioire guardando Te, che sei speciale. Grazie infinite per l'attenzione che mi doni con costanza e lealtà. Grazie per le notti insonni passate al mio cospetto, quando il cuor si straziava in petto. Grazie per avermi fatto conoscere santi uomini, colmi di ogni ricchezza e virtù, perché nel cuore hanno Te, amatissimo Gesù. Un abbraccio.
    Composto lunedì 5 dicembre 2016
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      in Diario (Quotidianità)
      Cari genitori, i vostri bambini affrontano una fase delicata della loro esistenza: momenti personali o di condivisione ricchi di novità, di scoperte, di responsabilità, di piccole esperienze che s'accumulano alimentando il cuore e la mente. In tale frangente, però, è necessaria più che mai la vostra viva presenza, per dar loro la concreta possibilità di seguire un sano percorso volto alla crescita spirituale, mentale, emotiva. L'educazione ci viene in aiuto ed indica la strada più giusta da seguire per il raggiungimento di determinati obiettivi. La crescita spirituale, al pari di quella emotiva, non è facile da "trattare" per la complessità che essa assume nell'interiorità individuale, a maggior ragione in una fase di pieno sviluppo cognitivo, che pone le basi per quel che sarà il futuro uomo/donna del domani. Questa premessa vuole essere un invito rivolto a tutti gli educatori (genitori, insegnanti, catechisti, educatori professionali ecc.) Affinché venga valutato, analizzato, meditato e proposto un metodo educativo che metta al centro il bambino stesso e non le nostre volontà o aspettative. Per far ciò vi è la pressante necessità di guardare alla realtà circostante con un pizzico di umiltà, meditando su possibili ed eventuali errori nell'atto educativo, spesse volte portato avanti con superficialità o scarso interesse, per impegni o per svariate necessità. L'atto educativo necessita di attenzioni particolari perché è facile entrare in errore ogniqualvolta venga messo in pratica. Nell'andare ad educare, la pur minima disattenzione potrebbe esser fatale per la crescita del pargolo: un atteggiamento troppo arrogante nel modo di porsi, un rimprovero non gradito e soprattutto esempi potenzialmente errati. L'educazione fonda la sua struttura sull'esempio, ed i bambini sono come spugne pronte a riempirsi d'acqua. Esempi negativi generano uomini potenzialmente negativi e senza un minimo di buon senso e di educazione, un bambino non potrà crescere nel rispetto, nella generosità, nella sincerità, nella onestà e non conserverà in cuore le tante belle virtù graditissime all'amato gesù.
      Gesù ci perdona, nella sua infinita misericordia... ognuno di noi commette errori; e l'errore serve, perché ci fa crescere ogni giorno un po'. La crescita interiore, a sua volta, serve a non farci sbagliare più.
      Ecco spiegato il senso della buona educazione che si concretizza nel rispettare il prossimo, nell'esser giusti con tutti, nel fare il proprio dovere con rettitudine, nel considerare l'altro da sé (soprattutto i più bisognosi e chi è in difficoltà), adoperando amore vero e generosità, ed abbandonando una volta per tutte la materialità dilagante che si manifesta in spasmodica ed assurda ricerca di potere, di soldi e di vano esibizionismo.
      Il cammino spirituale non riguarda solo i figli, riguarda tutti noi!
      Gioire in un cuore colmo d'amore, di pace, di Dio... è la sensazione più vera ed emozionante che vi sia.
      Composto giovedì 1 dicembre 2016
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        Scritto da: Maria Viola
        in Diario (Quotidianità)
        Dolce notte, vorrei poter piegare con cura e riporre in un cassetto tutto quello che oggi ti ha fatto soffrire così che tu possa scordarli, vorrei poter appendere al muro tutti i tuoi sorrisi di oggi, cosicché quando la tristezza si farà sentire tu possa guardarli e ricordarli, vorrei poter proteggere ogni attimo della tua vita perché tu possa solo aver gioie, pace e serenità. E allora i miei vorrei li affido al cielo e al tuo angelo e lui ti aiuterà e ti proteggerà.
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          Scritto da: Erika Mancini
          in Diario (Quotidianità)
          Le lacrime, il cuore intriso di dolore, non bastano a dar forza a situazioni che vorresti finissero, ogni cosa tiene il suo passo che non è quello del ticchettio delle lancette dell'orologio, è un passo mentale verso un cambiamento, è un passo che trova forza e consapevolezza dentro se stessi. Io vivo, io spero e continuerò ad agire anche a piccoli, ma decisi, passi verso un luogo dove sarò rispettata ed amata per la donna che sono.
          Composto venerdì 25 novembre 2016
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            in Diario (Quotidianità)
            Un tempo si viveva senza tanta smània di apparire, senza alcuna presunzione. Oggi è subentrato il culto dell'apparire ad ogni costo, dell'esser migliori, del prevaricare l'altro; il culto del grande Fratello, del congiuntivo che si tramuta come per magia in presente indicativo o imperfetto che sia; Il culto d'un "rinnovato" vocabolario (il vocabolario Facebookkiano); Il culto dell'aggressività, scatenata da notti vivaci in discoteche e pub, dall'uso smodato di Social e da tanta solitudine provata in cuore. Non tutto è perduto, ma sarebbe il caso di cambiare sentiero, per dare la possibilità concreta ai nostri figli,... di vivere: con più equilibrio e serenità; con più amore e generosità; con più virtù e meno vizi.
            Composto sabato 26 novembre 2016
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