Scritto da: Rosa Di Fraia
in Diario (Festività)
Certe emozioni si provano solo a Natale.
Composto domenica 10 dicembre 2017
Certe emozioni si provano solo a Natale.
Che l'anno nuovo sia propizio
a spalancar le porte dell'ospizio
a chi non dà voce all'onestà in
tutto quel che fa, e che il suo
tempo, perciò, ha fatto già; dato
che nel veder proprio, è prassi
normale gabbare il prossimo per
potersi affermare. E allor, per
pensieri così bui, val bene congedare
chi la pensa come lui, alfin che nel
riposo la mente possa trovar
ristoro (senso). E ci sian sempre,
a tirare la carretta, quelli che per
affermarsi son disposti a fare la
gavetta. Si merita infatti, la
collettività, persone che han sagge
e temprate qualità.
Da sempre considero il Natale un momento meraviglioso. Un momento gentile, pieno di carità, godibile e adatto per il perdono. L'unico periodo durante tutto l'anno dove uomini e donne riescono ad aprire liberamente e volenterosamente i loro cuori, che di solito tengono chiusi.
È arrivato l'inverno, scende la neve, leggiadra e lieve - Scende sui tetti, scende nell'orto, scende in giardino, scende sulla strada, scende e si posa anche sul passo carraio, ue! Ma che rottura di maroni questa neve.
Quanta nostalgia per i tempi passati... adesso si fanno gli auguri perché è un rito, c'è troppo consumismo al giorno d'oggi, una volta si sentiva la magia e il profumo del Natale che si avvicinava, che bei tempi!
A Natale vorrei...
Vorrei che tutti i bambini avessero un'infanzia
con una famiglia che li ami.
A Natale vorrei più amore e meno
persone che notato il colore...
a Natale vorrei che gli uomini
imparassero a vivere in pace.
A Natale vorrei che tutti gli uomini
avessero una casa, del cibo, dei vestiti.
Tutti hanno il diritto di essere felici.
Vorrei che gli uomini si ricordassero
di Gesù e non solo a Natale...
a Natale vorrei più baci, più abbracci,
meno parole più azioni...
Questo periodo dell'anno è il più bello ma anche il più triste, siamo tutti pervasi da sentimenti contrastanti. Desiderio di gioia, e di festa, profonda malinconia per chi non è più insieme a noi.
Caro Babbo Natale,
credo che in questo Natale, poca sia la differenza se siamo piccoli o grandi. Credo, anzi sono certo, che entrambi desiderano le stessa cosa: serenità!
Quella serenità che ai nostri genitori manca da un po' di tempo. Preoccupati per la mancanza di un lavoro, innervositi e stressati da questi ritmi che la vita impone senza sosta, angosciati dai mille pensieri che affiorano nel rendersi conto che non possono dare ai loro figli una vita sufficientemente dignitosa. Quella serenità che a noi bambini spesso viene a mancare. Ci viene a mancare perché è poco il tempo che mamma e papà possono dedicarci, poca la pazienza che hanno per ascoltarci e poca la felicità di farci scoprire sotto l'albero quel regalo che abbiamo chiesto, che tanto desideriamo, ma che probabilmente, è diventato troppo costoso anche per Babbo Natale. Quella serenità che porta le famiglie in alto, quella che ti permette di rendere felici le persone che ami anche con poco. Ti prego Babbo Natale, fai tornare in ogni famiglia quel "Poco" che basta per non sentirsi "Niente", persi ed annullati sotto al peso di una vita che non riescono più a sostenere. Fai che ogni persona sotto al suo albero trovi quell'occasione per riappropriarsi di un "Poco" che rende la vita serena e migliore. Questo è l'unico regalo che voglio. Fammi felice... Io credo in te.
Che bello dicembre! È il mese in cui tutte le luci sembrano prendere vita e nello stesso tempo è il mese meno luminoso dell'anno. È il mese più silenzioso in cui la neve copre ogni rumore e il più chiassoso per l'allegria del Natale. È il mese in cui la terra si addormenta sotto una coltre di neve e brina, ma i bambini felici la tengono sveglia giocando con con le palle e i pupazzi di neve.
Per Natale vorrei soltanto un abbraccio d'un amico sincero, perché a volte abbiamo bisogno di sentire qualcuno vicino. Sereno Natale a voi amici!