Scritto da: Dolcemente monello
in Diario (Esperienze)
La donna è come un cioccolatino, provocante, intrigante, che va scoperta lentamente per poi assaporarla dolcemente.
Composto lunedì 18 aprile 2016
La donna è come un cioccolatino, provocante, intrigante, che va scoperta lentamente per poi assaporarla dolcemente.
Non sono perfetta, ma, almeno, mi presento per tutto ciò che sono. Non ho paura dei giudizi di nessuno, mi mostro, poi, piaccio o meno, in fondo, vivo lo stesso la mia vita.
L'essenza di una persona positiva la senti. La percepisci dentro. Ogni volta che la guardi, che la ascolti e che gli sei vicino lascia qualcosa che resta, che non svanisce mai. Queste sono le presenze che insegnano, che arricchiscano e che meritano un posto nella tua vita. Siamo l'essenza di ciò che la vita ci ha dato, ci ha tolto e di ciò che ci ha imposto senza pietà. Chi ha imparato da tutto questo mantenendo la sua umiltà e i suoi valori non può che aver imparato a scegliere che alcune presenze sono solo una punizione che ci auto infliggiamo. La vita ce ne fa incontrare di persone sbagliate, ma lascia a noi la facoltà di scegliere se accettarle o liberarcene.
Arriva un momento nella vita in cui scopri dentro te un mondo che non sapevi di avere. Pensi di essere forte, ma ti scopri improvvisamente fragile e vulnerabile. Credi di aver imparato ad esser dura e distaccata, ma ti scopri dolce come non mai. Vivi pensando di lasciar scivolare molte cose, ma ecco che mai come adesso alcune di queste ti restano dentro. Impari ad amarti, ad amarti davvero. Prendi la tua vita tra le mani, tiri le somme e fai le tue scelte. Ecco, è da qui che comincia la tua seconda vita, quella tua seconda possibilità che tanto aspettavi. E capisci solo ora che questa volta vuoi farcela a qualunque costo. Tra le lacrime, tra la rabbia, nella disperazione non importa, l'unica cosa che sai è che vuoi farcela!
Sto aspettando con ansia quel momento in cui si dice che "le risposte arrivano quando non te ne frega più niente". Ecco ancora mi frega questo "aspetto".
Nel viaggio della vita non sei mai solo, accanto a te c'è sempre il tuo angelo che ti guida e ti protegge.
Io sono un po' confusa in merito alla storia del "chi non ti cerca è perché non gli o non le interessi".
E mettiamo caso che ci siano due persone che abbiano paura di disturbarsi a vicenda?
Oppure due persone che, a furia di portoni sbattuti in faccia dopo aver fatto il primo passo, adesso abbiano il terrore di riceverne un altro?
Oppure quelli che non ti cercano e non sai se lo facciano perché vogliono essere cercati o perché per loro sei indifferente?
Oppure quelli che se li cerchi si sentono soffocati e se non li cerchi si lamentano che vogliono essere cercati?
Oppure di quelli che, per educazione ti fanno capire che per loro sei importante e poi se li cerchi ti mandano gentilmente a quel paese?
Io per esempio, sono una di quelle che, ha il terrore di disturbare, ha il terrore delle porte sbattute in faccia dopo aver fatto infinite volte il primo passo, ha il terrore di essere mandata gentilmente a quel paese.
Chi dice chi? Chi dice cosa? Si sente la pioggia scivolare sulla pelle e il colore sorprendere gli occhi. Ferite, più o meno profonde, inferte col sorriso più irreale. Il dolore, la sofferenza, non hanno età ma insegnano. Sopraggiungono istanti di serenità, allegria, sembrano alleviare, rimarginare, sembra che tutto torni all'origine ove manca la necessità di dover combattere. Chi? Cosa? Perché? Si distendono i muscoli e si allenta la mandibola, la fronte si rilassa, gli occhi prendono luce e le labbra sussurrano. Ci siamo e non possiamo negarci di esistere, di esserci su questa piattaforma complessa; giriamo intorno a noi stessi e intorno al sole. Ci sorprende la luna. Sono stelle. I piedi risentono dei passi di ogni giorno poiché è ogni giorno che insegniamo a noi stessi a non cadere o (se si cade) a rialzarci (possibilmente). Noi siamo l'equilibrio dei piedi.
Attraverso sempre strade impervie,
la mia forza è nei colori della vita,
nel sentimento indescrivibile a parole,
quello che vivevo insieme a te.
Mi sentivo importante, forte,
in te trovavo la luce, nei tuoi occhi
mi perdevo, trovato conforto
nelle tue parole, nel tuoi abbracci,
nel tuo meraviglioso amore.
Era tutto così nitido, così invincibile,
nonostante le avversità della vita.
Adesso mi ritrovo a camminare da solo,
mi ritrovo a pensarti a cercarti,
ti rivivo nelle parole di una canzone,
di un sorriso improvviso.
Mi ritrovo camminare sulla riva,
adoro il mare, cerco un po' di pace,
mi volto e non ci sei,
anche le mie impronte svaniscono
col ritirarsi delle onde.
Rimango qui, con cuore e mente
che si fanno a pezzi.
Un vuoto nell'anima riflesso
nei miei occhi che guardano
l'infinito e non vedono l'orizzonte.
Una lezione da imparare nella vita, non è "dare nulla per scontato", ma cercare di non usare in nessun modo, volontario o involontario, i sentimenti, amicizia o amore che siano! Perché c'è chi mette cuore e anima sul piatto della vita, e perché ogni essere umano merita lo stesso rispetto, se questo avvenisse a parti inverse, allora probabilmente comprenderemmo il male che si è fatto!