Non sempre le primavere della vita sbocciano seguendo il calendario biologico, a volte arrivano più tardi e magari sono le migliori. Perché dopo l'attesa di lunghi inverni, ne cogli con rinnovata meraviglia ogni fiore.
Lasciatele stare le persone che hanno obiettivi e concretezza. Continuate a vivere della vostra superficialità. Non trascinatele nella vostra vita per poi lasciarle a vagare nel vuoto, perché per uscire dal vuoto serve un'immensa forza e un'enorme quantità di tempo. E loro tempo da perdere non ne hanno.
Una cosa ho imparato dalla vita: finché servi va bene, poi... addio!
Aspetto il risveglio per ricominciare a capire il silenzio della mia anima.
Ama la vita per quella che è... non pretendere nulla da nessuno e dai quello che il tuo cuore ti dice di dare... ma soprattutto ama, perché solo amando potrai dire un giorno: "ho vissuto"!
Un po di te resta in chi hai amato invano, essi si porteranno via parte dei lati più belli che hai. Un po di te resta intrappolato in ciò che avrebbe potuto essere, ma non è stato e questo spegne alcune lampadine di speranza che difficilmente vedrai illuminarsi ancora. Un po di te rimane tuo per sempre, perché tu possa dare vita a nuovi lati di te, nuove emozioni e nuove speranze che accenderanno nuove strade.
Nonostante le difficoltà e le asprezze dei caratteri difficili ed ambigui la comunità che ha profonde radici, dovrebbe resistere a tutte le tempeste e non sgretolarsi al primo accenno di temporale.
Molto spesso luminosi sorrisi diventano cupi, mentre tenebrosi sorrisi diventano festanti.
Perché non c'è un prima e un dopo, un imperfetto/passato prossimo e un presente, non c'è un se o un ma, un sì o un no... ci siamo noi con il nostro portato emotivo, con il nostro soluto di percezioni, c'è chimica/fisica/anima... non c'è un sospiro o un respiro... c'è tutto ciò che è. Che è.
Dopo quella prigionia che ti ha tenuto incatenato a momenti, sentimenti e storie sbagliate... sappi che quella libertà che adesso emani percorrendo la nuova strada, ti dona in modo meraviglioso.