Narrativo


in Racconti (Narrativo)

Ognuno, Qualcuno, Ciascuno e Nessuno

Questa è la storia di 4 persone, chiamate ognuno, qualcuno, ciascuno e nessuno. C'era un lavoro importante da fare e ognuno era sicuro che qualcuno lo avrebbe fatto. Ciascuno poteva farlo, ma nessuno lo fece, qualcuno si arrabbiò perché era il lavoro di ognuno. Ognuno pensò che ciascuno potesse... [continua a leggere »]
Vota il racconto: Commenta
    Scritto da: Marco Teocoli
    in Racconti (Narrativo)

    Un amore impossibile, o quasi

    Capitolo: 15
    La spiaggia era cosparsa di piccoli rifiuti, aspettava qualcuno che la avrebbe ripulito e la avrebbe preparato per un nuovo giorno. Erano le sette e mezzo di una domenica speranzosa di sole, quando mi apprestai a calpestare le orme lasciate il sabato sera da gruppi di giovani ragazzi.
    Osservavo... [continua a leggere »]
    Vota il racconto: Commenta
      Scritto da: Andrea Manfrè
      in Racconti (Narrativo)

      Il grillo e la moneta

      Un saggio indiano aveva un caro amico che abitava a Milano. Si erano conosciuti in India, dove l'italiano era andato con la famiglia per fare un viaggio turistico. L'indiano aveva fatto da guida agli italiani, portandoli a esplorare gli angoli più caratteristici della sua patria.
      Riconoscente, l... [continua a leggere »]
      Vota il racconto: Commenta
        Scritto da: Andrea Manfrè
        in Racconti (Narrativo)

        La pietra azzurra

        Il gioielliere era seduto alla scrivania e guardava distrattamente la strada attraverso la vetrina del suo elegante negozio.
        Una bambina si avvicinò al negozio e schiacciò il naso contro la vetrina. I suoi occhi color del cielo si illuminarono quando videro uno degli oggetti esposti.
        Entrò... [continua a leggere »]
        Vota il racconto: Commenta
          Scritto da: Marco Teocoli
          in Racconti (Narrativo)

          Un amore impossibile, o quasi

          Capitolo: 14
          Ci sono voluti sette mesi prima di riprendere il cammino verso la conclusione di questo racconto, che per certi aspetti potrebbe non servire a nulla, ma per altri accende una fiaccola per illuminare le parole provenienti dal mio cuore e dirette a chiunque desideri dalla vita un'altra possibilità... [continua a leggere »]
          Vota il racconto: Commenta
            Scritto da: Concetta Antonelli
            in Racconti (Narrativo)

            Pensieri per Anna

            Anna, figlia mia.
            Te ne sei andata sbattendo forte la porta, con tutta la rabbia e tutta la passione che si provano ancora alla tua età.
            Nei miei occhi qualche lacrima, ma anche, sulle labbra, un sorriso leggero, perché sono vecchia e lo so già che tutte le tempeste trovano un porto dove... [continua a leggere »]
            Vota il racconto: Commenta
              Scritto da: Concetta Antonelli
              in Racconti (Narrativo)

              Risveglio - Comincia un altro giorno

              Le sette meno dieci.
              Eppure ho ancora sonno...
              Piano piano la mente torna lucida, esco tormentosamente dagli ultimi brandelli di un sogno.
              Mi giro e ti vedo accanto a me, ancora addormentato.
              Ti sfioro leggermente, per non svegliarti, e osservo con tenerezza le rughe distese sul tuo viso... [continua a leggere »]
              Vota il racconto: Commenta
                Scritto da: Concetta Antonelli
                in Racconti (Narrativo)

                Pedalando in collina

                Com'è bella questa sensazione di vento nei capelli...
                Mi sento libera, finalmente, padrona di me, della mia vita, del mio tempo.
                Pedalo con forza, con gioia. Una pedalata... e via tutte le illusioni dell'amore perduto. Una pedalata... e via quel volto, ormai odioso e non più amato, dell'uomo... [continua a leggere »]
                Vota il racconto: Commenta
                  Scritto da: Concetta Antonelli
                  in Racconti (Narrativo)

                  Le identità

                  Se ne stava lì, davanti a me, era arrivata con passo felpato, all'improvviso. Si era seduta sulla panchina dicendo "Buongiorno, posso?".
                  "'Giorno... sì, prego... " avevo replicato, alzando appena la testa dal libro per sbirciarla, un po' sorpresa perché non l'avevo sentita arrivare. Mi rituffai... [continua a leggere »]
                  Vota il racconto: Commenta