Scritto da: Alberto Vitolo

Il regno incantato


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...il pensiero, il lavoro, la vita.
Come tutti i regni che si rispettino, anche questo aveva il suo re. Un vecchio re molto saggio e di un'età imprecisata. Era lì da tantissimo tempo, forse da secoli o da millenni, forse da sempre. Però, a pensarci bene, nessuno era mai venuto a conoscenza della sua famiglia, di chi fosse stato il re suo padre o la regina sua madre, né se avesse dei principi suoi fratelli, forse non era nemmeno un re. Di certo i primi uomini che arrivarono a popolare quel posto lo avevano trovato già lì e fu per loro naturale pensare che fosse il re. Anche allora abitava in quel vecchio castello appena fuori città, su quella collina verde circondata da tante aiuole fiorite e da un bosco rigoglioso. Sì, proprio quello lì, quello che vede il tuo cuore.
Era un re che sorrideva a tutti e apriva volentieri a tutti la porta del suo castello. Anzi, a pensarci bene, in quel castello non esistevano né fossati né porte né ponti levatoi, non esistevano né guardie né prigioni. Sì, perché tutti si amavano l'uno con l'altro e quindi non esistevano né potevano esistere delitti di nessun genere.
D'altronde ... [segue »]
Composto mercoledì 5 giugno 2002

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    Scritto da: Alberto Vitolo
    Dedica:
    Alla mia regina, colei che ho tanto atteso ai piedi dell'arcobaleno e che terrò con me per tutta la vita.

    Commenti

    4
    postato da Sara Galea, il
    Bellissima, veramente da non commentare, vive di se, rilucendo della sua stessa luce.
    3
    postato da , il
    Grazie..avevo bisogno di una mezzoretta così :)))
    Molto carina.
    2
    postato da , il
    è proprio una bella fiaba...la leggero a mio figlio...
    1
    postato da , il
    .....leggerlo qui mi ha fatto un certo effetto. Bravo....

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