Poesie preferite da ODIOSA

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Scritta da: ODIOSA

Il mondo

Cosa c'è di bello
nel mondo
se porti un fiore
nel giorno del dolore
a chi non fa ritorno.
Dai ad un uomo
il tuo sorriso
quando è ancora
vivo in viso.
Dai ad un uomo
il tuo rispetto
perché non sei giudice
e non emani alcun verdetto.

Perché un giorno
Dio ci ha detto
- c'è un luogo
in cui vi aspetto -
e quando saremo
al suo cospetto
non sarò io
un inetto
perché non ho posseduto
un tetto
e tu un signorotto
perché hai bottoni
d'oro nel cappotto.

Non ci sarà
alcun uomo corrotto
che ti darà
il passaporto
per farti entrare in un mondo
dove niente è distorto.
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    Scritta da: SpaceOddity

    Liberami

    Non avrei voluto intrappolarmi in te,
    non avrei voluto essere legata a te.
    Sei il mio sole nelle giornate uggiose,
    Sei la mia pioggia nelle giornate di luce.
    Sei il mio sentiero, il mio percorso, il mio bosco incantato
    che percorro ogni giorno nel buio o nella luce, da sola
    con me e me.
    Sei il primo pensiero, prima di ogni cosa.
    Sei l'infinito in me.
    Tempo interminabile a pensarti,
    immaginarti ovunque.
    Sei quello che non avrei voluto mai tu diventassi per me.
    Non avrei mai pensato fossi entrato così nella mia esistenza,
    nel mio animo, in me, nei miei pensieri.
    Se il Padrone di me stessa.
    Liberami.
    Composta venerdì 2 ottobre 2009
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      Scritta da: Salvatore Riggio

      La pioggia

      Se smettesse di piovere,
      smetterei di scrivere.
      È la pioggia che dirige la mia mano,
      le sue acque il mio inchiostro.
      E con ogni singola goccia che si frantuma sul terreno,
      da cui traggo la mia ispirazione
      e così che mi chiedo; Perché chiedere allor ciel sereno?
      Non è forse meglio che la pioggia non continui la sua peregrinazione,
      affinché io possa dissetare la mia passione?
      No, meglio di no allora,
      non voglio che lei muoia dissetata,
      che vagabondi in un deserto alla ricerca di un oasi,
      oasi che sarà difficile trovar, non sarà facile essere scovata.
      No, meglio di no allora.
      Poiché è la pioggia che dirige la mia mano,
      le sue acque il mio inchiostro.
      Se smettesse di piovere,
      smetterei di scrivere.
      Composta venerdì 8 gennaio 2010
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        Scritta da: Bramante
        Sognavo di te
        e mille stelle
        attraversavano
        Il mio cielo...
        Vivevo nelle illusioni
        nelle flebili speranze...
        Disegnavo il tuo volto
        con colori dell'anima,
        il pennello scorreva
        guidato da una mano
        che cercava la tua,
        che dipingeva i tuoi tratti
        per l'infinita voglia
        di accarezzare il tuo viso.
        E il cuore palpitava,
        si aprivano i cieli
        ed era sempre Primavera...
        e tu, bella, correvi da me
        e mi aprivi le braccia.
        Quel tempo passato
        Non tornerà più
        Ma il suo ricordo
        vivrà in me
        incancellabile
        ed eterno.
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          Scritta da: Antonio Prencipe

          Nel cielo bianco il mare è caduto

          Siamo noi il futuro con il culo
          a terra di sicuro...
          Figli di un Gesù Cristo nato sbagliato.
          Ci siamo prostituiti noi anime tristi
          nelle discoteche assieme alla birra
          e alla droga unica amica in quei momenti
          letali, devastanti per chi come
          me ha chiuso gli occhi
          per paura di perdere la vista
          in quel lancinante dolore
          mischiato alla finta allegria,
          figlia del disprezzo...
          Il disprezzo verso noi stessi.
          Ho visto il mare cadere sulle lacrime amare...
          Ho visto le sue onde accarezzare le
          inquietudini fredde come l'avara ignoranza...
          Mare che bagna i miei sorrisi...
          Non ho mai smesso di toccare il tuo tormento.
          Mare nella tua agonia ho gettato via
          il sole spento sul mio petto stanco.
          Abbraccerò la tua ira sotto questo
          cielo grande quasi quanto te.
          Mare immenso di vite infrante.
          Mare di parole d'amore dette e negate.
          Eppure con mano ho toccato il suicidio,
          ho toccato le sue mani fredde
          e insensibili mentre tremava
          e mi diceva Addio balbettando.
          Ci si può sentire vecchi e senza vita
          anche a vent'anni...
          Ci si può sentire l'adolescenza rinascere
          anche a ottant'anni.
          Nel mare ho seppellito il castano
          dei miei occhi...
          Sabbia bianca sulle ali dei malati
          d'amore che piano moriranno perdendo
          il cuore per poi disegnarlo sopra un sasso
          trovato per caso sulla riva di un sogno.
          Composta martedì 24 gennaio 2012
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            Scritta da: SAVERIO FERRARA

            Il seme dell'amore

            Sei arrivato in un soffio...
            Con un profondo respiro
            ho catturato il tuo seme
            e l'ho lievemente
            adagiato in fondo
            al mio cuore.
            Una splendida rosa
            è germogliata e cresciuta.
            Le sue radici
            ha intrecciato alle arterie
            ed a me è rimasta
            indissolubilmente legata.
            Eterno bocciolo
            dal seducente profumo
            è adesso l'essenza
            che non mi lascerà mai.
            Composta sabato 29 ottobre 2011
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