Le migliori poesie inserite da Silvana Stremiz

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Scritta da: Silvana Stremiz

E all'orizzonte... un Brivido

La vita ci fa una serie di doni
il più bello fra questi sei stato tu.
Mi hai fatto vedere l'immenso
di ogni sfumatura dell'universo.

In quell'immenso mi sono persa.
E ho visto aprirsi l'orizzonte
senza confini ai miei occhi,
inchinarsi il dolore davanti un sorriso,
vibrare l'anima ai silenzi della vita.
Ho visto trasformarsi l'amaro in dolce,
un incubo in un magico sogno.

Ho imparato a guardare
con gli occhi del cuore,
a parlare con la voce dell'anima,
a trasformare il mio tempo
da condanna in dono.

Ho visto e sentito cose mai sentite,
vissuto emozioni sconosciute.
Nel bene e nel male ho sentito la vita
scorrere dentro di me.

Sei stato il più grande dei maestri:
mi hai insegnato l'amore
in tutte le sue forme
che non conosce pretese.

Sei stato il più dolce delle mie follie
la più forte delle mie emozioni
il più travolgente dei miei brividi
il sorriso più luminoso
la luce più intensa
la lacrima più amara
e quella più dolce,
il più prezioso dei doni ricevuti.
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    Scritta da: Silvana Stremiz

    A mio Padre

    A mio padre
    Ricordo i tuoi occhi quasi spenti.
    Il tuo sorriso a stento.
    Le parole che avrei voluto dirti,
    che non ho detto.
    La tua forza, il dolore soffocato,
    la tua infelicità nascosta,
    e la tua lealtà.
    Ricordo il tuo amore, non sempre capito.
    Le tue lezioni di vita, a volte esagerate,
    I tuoi rimproveri.
    Ricordo il tuo orgoglio nel nominarci,
    la tua felicità nel vederci.
    Ricordo i valori che ci hai trasmesso,
    la tua voglia di giocare e di vivere,
    e forse anche di morire.
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      Scritta da: Silvana Stremiz

      Ho paura... non ho paura

      Non temo la morte
      perché il nulla è.
      Ma temo di non aver tempo sufficiente
      per dire e fare ciò che andrebbe fatto.
      Temo di perdere le forze
      la capacità e la dignità
      di un vita normale.
      Temo la solitudine di una malattia,
      non tanto il dolore o l'agonia.
      Temo le cose lasciate a metà,
      quelle che avrei potuto o dovuto dire.
      Non temo il passare degli anni,
      forse quello dei suoi segni.
      Non quelle delle rughe o dei capelli bianchi.
      Ma il perdere la ragione e il sentimento,
      perdere i ricordi e la memoria nel tempo.
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        Scritta da: Silvana Stremiz

        Ama... se vuoi essere amato

        Uomo non cercare
        la pace nel mondo
        se la pace non c'è in te.

        Non parlare d'amore
        se l'amore non lo conosci.

        Non parlare di pazienza
        se sei impaziente.

        Non tendere una mano
        se lo fai per prendere.

        Non ingannare gli altri
        Ingannando te stesso.

        Sii esempio a te stesso
        se vuoi esserlo nella vita.

        Ama se vuoi essere amato
        ma fallo con tutto te stesso.
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          Scritta da: Silvana Stremiz

          Ho atteso che il tempo

          Ho atteso che il tempo,
          trasformasse il grigio in rosa di rosa
          e che le onde della tempesta
          si trasformassero in un mare calmo.

          Che il silenzio facesse meno rumore
          e che l'amaro si trasformasse in dolce.
          Che le lacrime si dissolvessero
          nel sorriso di oggi
          per i sorridere veramente.

          Ed ora dopo aver assaggiato ogni sapore
          e vissuto con intensità ogni dolore
          e lasciato spazio alla gioia
          aver cancellato la tristezza
          e aver accarezzato un'attimo la felicità
          sento che potrei dolcemente morire.
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            Scritta da: Silvana Stremiz

            Per fare un angelo

            Dove stavi quando Tommy veniva rapito
            quando i suoi occhi imploravano pietà
            quando ogni lacrima gridava mamma e papà?

            Non comprendo il tuo disegno
            quale sia il premio per un dolore così grande.
            Non ne comprendo il senso.
            Ci provo, lo cerco ma non c'è.

            A volte fra i colori dell'arcobaleno
            ti vedo, quasi ti sento.
            Guardo gli occhi di mio figlio
            mi convinco che esisti
            nel suo respiro "respiro te".

            Ma in quell'immenso dolore
            in quelle volte che la vita ci violenta
            ci strappa l'anima e ci schianta
            portandosi via la parte migliore di noi.

            Io mi chiedo se ci sei e dove stai
            e perché tu che puoi non fermi il dolore.
            Non trovo risposta, non comprendo
            non posso e non voglio.

            Per fare un "Angelo"...
            troppe lacrime vengono versate.
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