Poesie inserite da Michele Gentile

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Scritta da: Michele Gentile

Felice

Non ti importa
della pioggia
che continua
a chiamarti.
Né degli occhi
che invecchiano,
che non sanno
più piangere.
Hai i tuoi tramonti,
le domande di un bambino.
Guardi oltre la colpa
raccogli un po' d'amore.
Ti vesti di sorrisi...
un passaggio dall'arcobaleno
e mi ripeti;
"bisogna saperla
indossare la felicità."
Composta venerdì 2 maggio 2014
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    Scritta da: Michele Gentile

    Se sono stato

    Ho tradito
    l'inesorabile giovinezza
    dei sorrisi.
    Se sono stato amore
    non mi salverò.
    Continuiamo ad incontrarci
    fra i resti di quell'estate
    abbracciandoci solo
    per allontanarci.
    Se sono stato noi
    non te la caverai.
    Oltre la notte
    altri miraggi
    cantano la felicità,
    il tempo non avrà
    mai ragione.
    Composta lunedì 28 aprile 2014
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      Scritta da: Michele Gentile

      Pace

      Non avevo dominio
      sui Signori del vento.
      Sortilegi accennati
      dai tiranni del silenzio
      ritrovavo incisi
      sulla nuda pelle.
      Ingiurie
      eredi di asservite labbra
      lame pronte
      a sferrare il castigo mortale.
      Stesso sangue
      stessi fiori,
      lo stesso lenzuolo di stelle.
      Perché mai
      non issare aurore di pace?
      Ladri e poeti,
      muta campana
      pregate ora per altri cuori,
      il mio
      ha imparato ad amare.
      Composta venerdì 18 aprile 2014
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        Scritta da: Michele Gentile

        In frantumi

        Una fiaba
        scivola nei respiri,
        ancora.
        Poi
        questo mare
        si alzerà,
        correrà
        a svegliare il faro.
        Le rose
        torneranno a pregare
        le spine
        a conoscere altre corone.
        La cura di una carezza
        senza dolore.
        Questo cielo poi
        piangerà,
        correrà a cullare
        la vacuità del vero
        e noi
        non avremo più
        sogni da ordire.
        Già reca silenzi
        la stagione dei sorrisi,
        in frantumi giace
        questa nostra terra.
        Composta martedì 15 aprile 2014
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          Scritta da: Michele Gentile

          Desideri

          Quando scongiuro il tuo respiro
          quando imploro le tue mani
          come esule,
          penosamente
          anela al ritorno
          tu non ti nascondere.
          Quando ti chiedo un tenero sguardo
          quando confido nel tuo abbraccio
          per sopire i miei tormenti
          non distrarti.
          Continua a cercarmi
          quando l'inverno
          appesantisce i passi,
          continua a chiamarmi
          quando il silenzio
          annichilisce i venti
          e quando, infine
          deciderai di perdermi
          tu, almeno
          dedicami un'attesa,
          l'incanto dell'ultima vista al faro
          prima del mare aperto.
          Composta lunedì 14 aprile 2014
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            Scritta da: Michele Gentile

            Domani

            Nudo,
            vita accucciata
            ai miei piedi.
            Sciagurata polena
            di uno stanco veliero.
            Leggimi la mano,
            indovina un colore.
            Convincimi delle tue ragioni.
            Una voce
            che sembra la tua
            affonda isole di cartapesta.
            Si ride, si muore
            c'è ancora il sole.
            Dalle labbra del passato
            rammenta a queste mani
            la pace
            di un giorno
            di domani.
            Composta venerdì 11 aprile 2014
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              Scritta da: Michele Gentile

              Per sempre

              E proverò a cercarti
              amico mio,
              ho un paio di stelle
              ancora
              da chiederti.
              So che hai da fare
              che non basterà una vita
              per lasciarti andare
              ma ho bisogno che qualcuno
              mi spieghi perché
              è già ora di salutarci.
              Continua a tenermi,
              se capiti da queste parti
              ricordami di insistere.
              Ho ritrovato quel gabbiano,
              se ne andava verso il tramonto
              con ali pesanti di pioggia
              rotta senza bussola;
              lo hai convinto a voltarsi.
              Taciturna cala la sera
              e se torna la voce
              amico mio
              sarà solo per venire
              a chiamarti,
              nel cuore
              nelle parole
              per sempre.
              Composta lunedì 7 aprile 2014
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                Scritta da: Michele Gentile

                La stanza di Marion

                Non potevi farne a meno.
                Ore limate
                ad altezza cuore,
                magro bottino.
                Un piacevole errore
                dettato dall'assenza.
                E tu
                a trovare mille scuse
                per non salvarmi,
                per vagabondare nell'incertezza
                senza più clamore.
                - "sei un dettaglio
                una rapida occhiata
                al disordine in cantina" -
                Finestra sul porto
                il letto da rifare.
                Una guerra alle sette,
                nel cassetto un'altra chiave.
                Composta giovedì 3 aprile 2014
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