Poesie inserite da Michele Gentile

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Scritta da: Michele Gentile

Se piango per te

Ho preferito ali d'Icaro
ai passi del grano
imparando la danza degli inverni
solo per abbandonare gli dei.
Così
se piango per te
è colpa della luna
della sua tristezza.
Vuole scrivermi
lettere discrete
da nascondere
allo sguardo dei sapienti.
E' colpa del vento
che riesce a trovarmi
quando smarrisco
la strada di casa
per soddisfare
i piaceri della ragione.
Se piango per te,
Madre mia,
è per questi mari
che riposano
soli
nei versi dei poeti
illudendosi
d'esser ancora vivi.
Composta lunedì 3 marzo 2014
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    Scritta da: Michele Gentile

    Ostia

    Dolce promessa
    non mantenuta.
    Riposi
    fra le braccia del mare
    mentre a gran voce
    il ricatto del fato
    reclama i tuoi seni.
    Nuda
    come preghiera
    recitata in segreto
    da mani senza onore.
    Dipinto di resina
    e orchidee,
    sabbia
    e frumento,
    severe Torri
    a guardia
    di un tesoro
    sepolto dall'infamia.
    S'erge la Rocca sul grano
    vanto di secoli
    che danzano su rovine pazienti.
    Dolce menzogna
    sulle tue labbra
    mi perdo
    quando al tramonto
    attracca la sera
    e una carezza di pace
    torna a salvarmi.
    Composta mercoledì 19 febbraio 2014
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      Scritta da: Michele Gentile

      Castigo

      Ciò che merito.
      Sentire l'aria stracciarsi,
      in fondo all'anima svanire
      strappata via
      come amuleto
      dal collo.
      Adagio le ossa del cielo
      su sabbie di clessidra,
      degno sepolcro
      vestigie di una felicità
      abbattuta dalla ragione.
      Rabbia
      cupa marea avanza!
      Potrai mai cancellare la sua dolce effigie?
      Composta martedì 7 gennaio 2014
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        Scritta da: Michele Gentile

        Maledizione

        Trovai scampo
        sulle tue labbra
        tacendo i giorni
        della colpa,
        spogliandomi
        d'ogni ragione.
        Morivo
        ad ogni tuo addio,
        lontana dal mio sguardo
        persino Iddio
        tremava
        al mio pianto.
        La tua pelle di notte
        le porte del sogno,
        senza pietà
        come radice
        nella terra di cui ha bisogno
        dolce rovina tra le tue braccia.
        Dove sei dolce maledizione,
        infinita pazzia?
        Un uomo senza onore
        brama il tuo sapore...
        come un cane
        il suo padrone.
        Composta giovedì 2 gennaio 2014
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          Scritta da: Michele Gentile

          Avanti

          Le gemme della memoria
          incontrano la mia carezza.
          Soave
          germoglia nel vento
          brezza di pace,
          quiete che la marea
          sussurra alla foce.
          Avanti mio vecchio cuore!
          L'inverno ti sorride.
          Giorni di pioggia
          ti appartengono,
          bruma straniera di vita
          danza intorno al tuo fuoco.
          Avanti allora, sino all'oro
          su rotte di un tempo corsaro
          governando nuove burrasche
          con redini d'argilla.
          Non temere mai la scorza del cielo,
          perditi
          in questa terra nuova di speranza.
          Composta giovedì 2 gennaio 2014
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            Scritta da: Michele Gentile

            Quello che resta del giorno

            Lo incontri, per caso
            distratto
            a parlare sommessamente di noi.
            Lo vedi eclissarsi
            goffamente
            nel via vai di una promessa,
            ferito dal bisogno
            di mentire
            perché nessuno
            gli racconta la verità.
            Quello che resta del giorno
            lo trovi ad un angolo di strada;
            con indosso ancora
            il vestito della festa,
            elemosina scampoli d'incanto
            implorando la notte
            di non lasciarlo al buio.
            Composta domenica 22 dicembre 2013
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