Le migliori poesie inserite da Antonio Prencipe

Questo utente ha inserito contributi anche in Frasi & Aforismi, in Racconti e in Frasi per ogni occasione.

Scritta da: Antonio Prencipe

Io Vivo

Con la rabbia nel cuore
Con le mani in tasca
Con l'anima guerriera
Con la voglia di vivere senza un angelo d'ammazzare
Io Vivo

Libertà negate
Io Vivo

La mia sofferenza
i miei amori
la mia guerra
i miei attimi rubati
Le mie delusioni
i miei segreti
i miei tatuaggi
Io Vivo

Odio la gente che non sogna
Io Vivo

Sogni e Incubi
Morte e Vita
Oro e Argento
Sofferenza e Felicità
Sesso e Droga
Io Vivo

Non mi accontento e godo
Io Vivo

Stringo pugni
Accarezzo Inferni dannatamente belli
Getto la mia anima nel mare
Regalo il mio cuore al sole
Raccolgo pezzi di cielo
Io Vivo

Ai bordi del cielo
Io Vivo

Non sono un Santo e mai lo sarò
Io Vivo

Mi nutro di follia
Io Vivo.
Composta lunedì 31 maggio 2010
Vota la poesia: Commenta
    Scritta da: Antonio Prencipe

    Cosa mi resta?

    MI sento morire,
    mi sento perseguitare dal tempo.
    Tutto passa,
    tutto avanza e nella mia vita
    niente mi resta,
    forse mi resta soltanto
    quella bellezza maledetta
    che nei bordi abbandonati del mare
    mi ha reso colpevole
    e abbandonato tra le voragini
    del sesso e del finto amore
    che nella mia vita hanno fatto da padrone,
    ora osservandomi allo specchio
    rivedo un viso torturato e sfiorato
    dalle labbra di chi del mio corpo
    ha semplicemente abusato.
    Tra i vetri riflessi il dolore
    placa le mie difese
    rendendomi conto
    che il vero amore l'ho perso per sempre.
    Composta domenica 28 novembre 2010
    Vota la poesia: Commenta
      Scritta da: Antonio Prencipe

      Baciami come il vento

      Di fronte al tuo viso
      io mi fermo immobile
      come un amore sospeso
      su un marciapiede sconosciuto nell'Orizzonte,
      scorrono realtà e neve sulle
      mie mani fredde e levigate
      dal dolore che logora
      ogni mio strano sospiro violentato
      e molestato dal vento caldo e crudele d'inverno.
      Un sole bianco sulla mia testa,
      il vento ci sente
      il vento ci guarda
      tengo stretto il tuo calore fra le mie braccia,
      come il vento nessuno mi bacia,
      distesa su quel letto
      pieno di vetri macchiati dal mio sangue
      ti muovi impaziente
      tra i miei sguardi gelati, fuggenti.
      La luna spenta crolla su di me
      e in lontananza una canzone
      danza fra i cocci infranti sull'asfalto,
      Dei e Angeli sollevano
      la mia anima e dolcemente
      l'accompagnano nell'inferno tanto desiderato
      dove finalmente potrà continuare
      a far l'amore tra le fiamme e la passione
      del suo unico vero amore
      privato dalle sue ali.
      Composta mercoledì 24 novembre 2010
      Vota la poesia: Commenta
        Scritta da: Antonio Prencipe

        Gelida follia

        Nei viali senza luce
        la follia scorre, appassita,
        mille petali di Margherite
        sparsi tra i davanzali di un nuovo sogno.
        Noi pazzi
        al contrario della gente sana
        conosciamo il confine
        tra dolore e realtà...
        Ed è per questo
        che i nostri sorrisi
        nel silenzio suonano
        dolci melodie frantumate
        e rabbiose nell'ombra di un'amore
        che consolerà la nostra
        malinconica solitudine,
        assopita nell'acqua gelida
        di una vita fredda,
        come i pianti nostri
        sulla ripa
        di un mare solitario.
        Composta giovedì 7 aprile 2011
        Vota la poesia: Commenta
          Scritta da: Antonio Prencipe

          Sboccia la rosa

          Un'ala di farfalla
          su un fiore
          bagnato...
          Da rugiada fresca
          di una notte solitaria.
          Una campagna
          raffinata di follia...
          Bruciano le lacrime.
          Rinascono i sorrisi.
          Sboccia la Rosa
          in un mattino
          freddo d'inverno
          così come sboccia
          l'amore
          negli occhi,
          nel cuore morente
          di chi l'oscurità
          con mano ha toccato.
          Composta lunedì 18 aprile 2011
          Vota la poesia: Commenta
            Scritta da: Antonio Prencipe

            Forever

            E mi dirai di lasciarti andare...
            Ma dai
            la luna non piange più...
            L'aria non crolla
            su di me, sui miei respiri...
            L'inferno canta
            l'amore che tra le mani
            di noi dannati
            fugge via, scorre via
            come lacrime dagli occhi
            di chi da troppo tempo
            non piange più.
            Ed io qui a piangere ancora.
            Scrivevo "forever"
            sulle pareti di un tempo bastardo,
            spregiudicato truffatore di sogni.
            Forever...
            Nell'inganno,
            nelle stelle...
            Forever...
            Tra la falsità di un Dio
            che non ride più.
            Non è più Natale
            e il cuore muore ancora.
            Difendendo il mare
            tra l'angoscia e la vanità
            crollerò nel vento,
            morirò nel rimpianto.
            E non ho mai creduto in Dio
            ed ora rimpiango
            di volerlo dentro me,
            ma non c'è...
            Ed ora si vive ancora
            tra le guerre e il cielo
            senza angeli disgraziati
            con cui poter
            sbattere le ali ancora
            con le nuvole incrociate
            e le anime torturate.
            Composta martedì 17 maggio 2011
            Vota la poesia: Commenta
              Scritta da: Antonio Prencipe

              Il fuoco in acqua, il vento in ruggine

              Ho trasformato il fuoco
              in acqua e il vento
              in ruggine.
              I miei occhi erano deboli
              ma le mie mani forti
              e sostenevano i tuoi pianti.
              Mi addormento e sogno...
              Sogno te per sempre con me
              ed ora so
              che se anche tu non ci sei più
              nei miei sogni,
              nei miei sguardi tu vivrai
              per sempre...
              Ho trasformato
              le lacrime in argento
              e le risate in cristallo.
              Ho paura che...
              Crescendo in questo incubo
              chiamato eternità possa
              dimenticare te,
              bella come la Luna
              in pensione nel mio cielo
              d'anime incatenate
              ai raggi del sole più dannato.
              Il bacio che t'aspettava
              ora non dorme più
              sul letto da solo,
              il rancore e il dolore
              li fanno compagnia
              e nella notte sorridono
              accanto alla porta del paradiso
              in attesa di te,
              di un tuo ritorno in questa vita.
              Composta mercoledì 18 maggio 2011
              Vota la poesia: Commenta
                Scritta da: Antonio Prencipe

                Cosa lascerò di me in questa terra arida?

                Fermiamo gli occhi un attimo...
                Prendi il fucile...
                Spara, fai cadere il destino a terra,
                osservalo e raccontargli di te...
                Di noi, di me e di tutto il sudore
                che bagna la fronte levigando le lacrime.
                Il riflesso del mio viso vedrò
                implodere nell'aria secca come l'autunno.
                Cosa lascerò di me in questa terra arida?
                Forse la nostalgia, la malinconia,
                la tristezza mio amore fuggita via
                con la pazzia sorella eterna...
                E nessuno sa cosa significa evitare
                gli specchi per paura di potersi osservare,
                vedere i segni, le mani di coloro
                che hanno violato il corpo distratto.
                Lo specchio mi sbatte in faccia la realtà
                e vomito, vomito sangue e nuvole di bronzo.
                Ho abbracciato troppe volte
                le fiamme dell'inferno e mi rendevo conto
                che solo quel calore poteva rendermi felice.
                Amo la vita e nonostante l'età
                ho imparato a comprendere la verità celata
                dietro una mancanza ed anche se il passato
                continua a tornare e ad uccidere il cuore
                io lo amo come un angelo in un cielo sconosciuto.
                Cosa lascerò di me in questo terra arida?
                La bellezza che ricopre l'anima schiva mia.
                La paura di essere normale.
                Prendere la mano di un'amica
                tenerla stretta e rinunciare all'amore
                per paura di cambiare, di essere sereni.
                Lascerò il mio passato brillare
                nella luce del giorno per poterlo
                vedere più soddisfatto e magari abbracciarlo.
                La bellezza stringevo tra le mani
                un inganno senza colore...
                Desiderare un respiro così forte
                da vederlo solleticare il collo...
                Cosa lascerò di me in questa terra arida?
                La mia sofferenza,
                il mio mal di testa,
                il mio non saper amare, la mia grinta...
                La mia forza nascosta dentro un pianto.
                Composta lunedì 9 gennaio 2012
                Vota la poesia: Commenta
                  Scritta da: Antonio Prencipe

                  Questa morte che lenta e spietata arriva

                  Perché sei così bastarda?
                  Perché ti sei portata via anche il vento?
                  Sei arrivata lenta e spietata come le tenebre
                  e mi hai sconvolto la vita
                  Mi hai costretto a rimanere immobile
                  immerso nelle mie lacrime
                  Costretto a vivere di ricordi
                  Costretto a rinnegare un futuro privo di speranza
                  la speranza che tu me la riporti qui,
                  a passi lenti e astratti hai colpito il mio cuore
                  ai placato la mia sete d'amore
                  Hai lasciato che la rabbia s'impossessi della mia vita
                  Ora questa rabbia è il mio eterno
                  e unico dittatore
                  Ti sei presa la stella più bella
                  e la riposta al centro del cielo
                  Osservando il cielo la vedo
                  e una lacrima bagna e pervade il mio cuore
                  privo di luce.
                  Composta lunedì 21 giugno 2010
                  Vota la poesia: Commenta
                    Scritta da: Antonio Prencipe

                    Il sole non sorge

                    Metti in vendita il tuo corpo
                    Mia Cara,
                    Il sole non sorge
                    Metti in vendita il tuo cuore
                    Metti in vendita il tuo orgoglio
                    Una macchina si ferma
                    un uomo aspetta di essere servito,
                    dopo aver finto l'orgasmo
                    tra le tue mani i soldi,
                    Quei soldi
                    che ahimè compreranno il pane ai tuoi figli,
                    Sotto la doccia una lacrima
                    scende e penetra il silenzio,
                    Sotto la doccia
                    cerchi di dar vita ai tuoi sogni
                    Tuo figlio dorme
                    e dopo avergli dato un bacio
                    un'altra lacrima bagna il suo viso
                    coperto ancora da mille sogni
                    Tuo figlio si chiede
                    che lavoro fa la sua mamma
                    Non ci sono più speranze
                    Alla ricerca dell'amore
                    Alla ricerca dei soldi
                    La tua anima
                    desidera un'altra Vita.
                    Composta sabato 28 agosto 2010
                    Vota la poesia: Commenta