Le migliori poesie inserite da Antonio Prencipe

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Scritta da: Antonio Prencipe

Mentre il cielo non guarda

Rubo una nuvola
cado nel limbo
rimpiango il sole
e battezzo la luna
dov'è la sofferenza che tanto ho sperato,
dov'è la paura che tento mi allegra,
dov'è la speranza che mi spaventa,
dov'è il sentimento che mi sconvolge,
dov'è quell'amore che mi fa piangere e soffocare.
Mentre la sera piangeva
io con il giorno ridevo,
la luce della stella più luminosa
si spegneva in quel fuoco d'odio,
correvo nel mare
scavalcavo montagne e fiumi
ho ucciso sogni e desideri
ho torturato l'alba
e ho fatto un giro nell'inferno e
mentre il mondo giudicava
ed io li immobile a lottare nel vento
giocai con il mare e annegai.
Mentre annegai imparai che
il cielo nn guarda se non viene ascoltato.
Composta domenica 27 dicembre 2009
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    Scritta da: Antonio Prencipe

    Andrò via

    Me ne andrò senza dirti "ciao",
    sparirò dalla tua vita lentamente,
    non ti farò rimpiangere i segreti,
    le notti consumate
    su quel letto sospeso in mezzo al cielo
    costellato da stelle e pianeti
    sputtanati dal gridar lento
    di un angelo nascosto
    tra le nubi finte di un mare insolente.
    Non ti lascerò con il buio
    straziato nel cuore,
    splenderai ancora con la luce
    che le mie lacrime regaleranno
    alla tua anima violata dal mio amore.
    Tornerai lì,
    dove le foglie secche maturano con l'inverno.
    Mi bacerai e ti lascerò sola,
    con il mio ego da poeta freddo e salato
    sulle tue labbra che ormai
    non amano più.
    Composta venerdì 11 marzo 2011
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      Scritta da: Antonio Prencipe

      Quant'era bello

      C'è una vita sola ed io la voglio con te
      e non me ne frega nulla se non ci sei più
      Ho provato ad amare di nuovo
      ma amore io voglio te e basta
      Voglio tornare sul quel cielo
      e portarti con me, abbracciarti e baciarti,
      Quant'era bello
      uscire e sognare con te,
      fare l'amore nelle domeniche con il sole,
      E quant'era bello
      sentire il tuo odore sulla mia pelle
      sentire la tua voce
      E quant'era bello
      sfiorare le tue lacrime e le tue speranze
      nelle notti di Settembre
      Vorrei donarti la vita mia
      Era troppo bello
      osservare il tuo amore
      che lentamente curava il mio dolore
      Ed ora che non ci sei più
      ho voglia d'urlare il tuo nome
      così forte da poter sentire
      la tua anima dentro me.
      Composta mercoledì 22 settembre 2010
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        Scritta da: Antonio Prencipe

        Per sempre insieme

        Per sempre insieme,
        la notte arriva,
        il cielo tramonta, si rincasa
        nel dolore ammaliato
        da nubi e granelli di neve
        sparsi nei viali del vento.
        Rimangono i sorrisi deturpati dal sole,
        i baci consumati.
        Piccola mia vieni con me,
        abbracciami, niente ci può dividere
        rivoglio i tuoi sospiri sulla mia pelle,
        lasciami toccare i tuoi sguardi,
        lascia avvicinare le mie labbra.
        Andiamo!
        Verso la notte,
        verso il mare
        c'ascolterà la sera,
        seguimi nel buio di questa ultima avventura,
        insieme, sempre liberi.
        Saltiamo, profana il mio cuore,
        sorreggimi, niente ci può dividere,
        raggiungimi nell'oblio.
        Amore mio sull'asfalto
        c'è ancora il nostro ricordo,
        il nostro amore si mescola
        al sangue e al profumo di
        rugiada sparso tra la nebbia,
        in questo giorno ormai strangolato
        dal destino.
        Per sempre insieme
        nella morte,
        nella libertà violata.
        Composta sabato 27 novembre 2010
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          Scritta da: Antonio Prencipe

          Tra la neve ti bacerò e Addio ti dirò

          Si scioglierà la guerra e il cielo scomparirà.
          Il tempo andato via
          ricomincerà l'amore,
          ovunque sarai io sarò lì,
          occhi lucidi i miei,
          dolcemente ti bacerò
          nell'aria stretta dal niente.
          Non ho ossigeno,
          non ho lacrime,
          non ho più quella strada invisibile
          che mi riporta da te.  
          Pretendo un altro Addio.
          Amore mio vattene da qua,
          questo cuore meschino dolore mi regalerà,
          ora non voglio più soffrire,
          le mie ali sono già arrugginite,
          non tornare,
          lasciami annegare
          tra lava di un vulcano
          ancora da risuscitare,
          affoga nel tuo amore ti prego.
          Lasciami qui,
          solo,
          lasciami soffocare
          nei miei sorrisi accesi dal buio,
          lascia sognare la mia anima fredda
          come il cielo nero
          in quest'era abusata
          dal tempo e dallo sfracellato
          involucro di speranze
          e cartoni spenti dalla neve.
          Crudele verità in
          un cielo squarciato
          dal sole opaco
          come il cuore mio
          in questo bosco senza via d'uscita,
          messo a fuoco dal tempo
          truffatore insaziabile d'oro
          e sangue ingiustamente
          respinti dalle labbra mie
          amanti insofferenti del dolore,
          amore illegittimo della vita mia.
          Composta mercoledì 30 marzo 2011
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            Scritta da: Antonio Prencipe

            Un fiore di pesco

            Non ho mai compreso
            il valore del cielo.
            Imparerò a perdonare
            quella speranza
            che non ha asciugato
            le lacrime mie,
            quel giorno che piangendo morivo
            nel letto di rose bruciate
            dal dolore mio.
            Un fiore di pesco un giorno
            cercò d'entrare
            nella stanza di casa mia,
            luccicò e tra i miei occhi
            una lacrima scese
            perché per la prima
            volta in vita mia
            m'accorsi che l'anima mia
            rinasceva pian piano
            nel corpo mio,
            ed io forse non morirò.
            Per far si che qualcosa
            di bello continui a crescere
            a volte bisogna
            essere crudeli.
            Rinascerò tra la guerra
            spenta dal niente.
            Nonostante la mia follia
            i miei occhi marroni piangono ancora,
            odor mare, odor terra,
            la mia assenza in questa vita
            termina qui...
            In questa campagna sperduta
            d'amore e lacrime.
            Composta sabato 7 maggio 2011
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              Scritta da: Antonio Prencipe

              Anima di vernice

              Non hai guardato in faccia al mio amore.
              Ed ora immortale
              il tuo profumo d'orizzonte
              sulla mia pelle.
              Ed ora immortale
              le tue parole scolpite
              nelle stanze gelate del mio cuore.
              La valigia aperta
              con dentro il destino...
              L'Iddio immenso ha chiuso l'ombrello
              e dal cielo pioggia gelata
              cade beata.
              Cenerentola ha perso la scarpetta
              e Tu ascoltando il silenzio
              che ingordo divorava la tua esistenza
              hai spazzato via ogni
              coriandolo di vita
              che dentro te viveva.
              Anima di vernice
              in un cielo pieno di polvere.
              Anima di vernice la mia...
              Anima di gesso la tua
              rincasata tra le voragini
              di una nuvola grigia, morente
              tra le grotte innocenti di burrasca.
              Un giardino incatenato
              dalla luce della notte
              che avvolgendo il territorio
              tenebroso rivela i segreti della Luna.
              I Lupi veglieranno il segreto
              del tuo corpo crocifisso al suolo
              e nei raggi opachi del sole
              si dissolveranno.
              Composta sabato 18 giugno 2011
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                Scritta da: Antonio Prencipe

                Mi riconosco solo nel sonno.

                Non toccarmi più!
                Gridò l'anima nuda.
                I pesci in mare negano l'esistenza
                della pioggia.
                Gli umani sulla terra
                negano la notte nel corpo di una stella.
                Per amore sei morta anche tu
                vecchia signora che sola cammini per la città.
                Non mi fido dell'amore forse perché
                sono cresciuto solo...
                Ed ho dovuto recuperare i miei occhi
                perduti nell'odio senza riuscire a comprenderli.
                Aprirò l'aria per poi esplodere
                nello sbattere d'ali di una farfalla.
                Non strapparmi l'adolescenza!
                Gridò la lacrima più anziana.
                Anche un petalo di rosa può morire.
                C'è ancora un viaggio da rifare.
                Me ne vado via da questa vita,
                da questo corpo lasciando soltanto
                uno schiaffo e un bacio sullo specchio
                di fronte all'orizzonte.
                Porto con me la voglia di dormire...
                Mi riconosco solo nel sonno.
                Mi sveglio e non so più chi sono.
                Composta domenica 29 gennaio 2012
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                  Scritta da: Antonio Prencipe

                  Se io fossi

                  Stringo pugni
                  raccolgo vetri
                  mischio l'odio con l'amore
                  sparo al passato e colpisco il presente
                  corro nel vento
                  e cerco di svuotare il mio fiume
                  di felicità per far spazio al mio mare di sofferenza.
                  Se io fossi un angelo
                  cadrei in bocca al mare.
                  Se io fossi una stella
                  offenderei il sole.
                  Se io fossi la luna
                  spegnerei il sole.
                  Se io fossi il mare
                  affogherei nel cielo.
                  Se io fossi il cielo
                  mi specchierei nel mare.
                  Se io fossi il paradiso
                  invidierei l'inferno.
                  Se io fossi pioggia
                  scapperei con il vento.
                  Se io fossi vento
                  porterei il caldo alla sofferenza.
                  Se io fossi la morte
                  darei la vita a chi non ha mai amato.
                  Se io fossi la vita
                  cancellerei la morte a chi soffre.
                  Se io fossi me stesso
                  ringrazierei la vita e
                  perdonerei la morte.
                  Composta sabato 2 gennaio 2010
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                    Scritta da: Antonio Prencipe

                    La vita che tu non hai voluto

                    Ovunque sei ricordati
                    di poggiare sul comodino
                    quel cuore che sorridendo
                    ti avevo regalato squarciando
                    a mani nude il mio petto umido
                    come la polvere sull'anima.

                    Bastardo io che non
                    ti ho mai detto Ti Amo.

                    Di guardarmi non smettere mai,
                    di piangere non smettere mai
                    perché il cielo è troppo
                    piccolo per te e per me,
                    qualcuno lassù ha deciso così.

                    Il mio petto è ancora
                    aperto aspetta te.

                    Ti perdonerei si io lo farei ancora,
                    bacerei la morte ma le mie
                    labbra sanguinano ancora.

                    Ovunque sei sogna con me
                    la vita che tu non hai voluto
                    veder sorridere tra le dita
                    bagnate dall'aria.

                    L'aria che nei miei stanchi
                    e vigliacchi polmoni intrisi
                    di fumo lacera l'ossigeno
                    e le ossa stanche di rinascere
                    dentro un corpo ormai impegnato
                    a non amarti più.

                    Tutto prima o poi finisce ma
                    non capisco perché i tuoi anni
                    così innocenti sono stati
                    scaraventati sull'asfalto assieme
                    al tuo stanco respirare.

                    Sorrisi squarciati
                    e capelli volati via.

                    Se ti incontrassi ora
                    mi volterei di fianco.

                    Se ti sognassi ora sognerei
                    un pezzo di cielo nel sangue
                    di uno stronzo come me.

                    Innamorato ancora,
                    stringo fra i denti la solitudine
                    che regna ormai nell'immensità.

                    Sono così, un pazzo sbandato
                    che cerca ancora di aggiustare
                    le stelle rotte
                    al centro di una notte troppo dolce.

                    E un po' per volta ho nascosto
                    nella fossa assieme al tuo amore
                    anche il mio viso.
                    Composta mercoledì 27 giugno 2012
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