Le migliori poesie inserite da Antonino Gatto

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Scritta da: Antonino Gatto

Di fronte al solito specchio

Bussi alla tua porta,
e ti rivedi
vent'anni più vecchio,
con un bagaglio sulle spalle
di chi
ha combattuto mille battaglie.
Ora sorridi ai problemi,
che fino a ieri ti avrebbero messo in croce,
e ti accorgi di averne altri
a cui sorriderai tra vent'anni.
Ti emozioni,
quando guardi negli occhi tuo figlio,
ed un brivido ti sfiora la pelle, quando pensi agli occhi con cui ti guardava tuo padre.
Ed il sesso che fino a ieri cavalcavi come il più esperto fantino,
oggi si placa nella conquista di un amore che ti ha reso padre, e poi nonno,
ed ha saputo leggere nel tuo destino.
Con un solo amico al tuo fianco, hai vinto mille battaglie,
ed il tuo grande rammarico, è di averne perso le tracce,
ma ancora il ricordo di quegli anni ti strappa un sorriso.
Nel mentre il tempo scorre inesorabilmente, e aggiunge una ruga al tuo volto,
mentre Tu difronte allo specchio, oggi togli un capello bianco dal tuo vestito nuovo.
... e di quel denaro che con tanta fatica hai messo da parte, non sai più che farne...
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    Scritta da: Antonino Gatto

    Libertà

    Troppo spesso nella vita
    si incontrano persone
    che sono convinte di poterti comprare
    con i loro soldi.
    Ma non esiste prezzo che possa pagare
    la tua Libertà.
    Quindi se hai accettato questo baratto,
    sai benissimo che solo il bisogno
    ti ha spinto a farlo,
    ma non hai venduto a nessuno la tua libertà,
    l'hai solo ceduta in prestito,
    e un giorno la riscatterai.
    Quando arriverà quel giorno
    incomincerai a Viverla,
    ma non dimenticherai mai
    quanto ti è costata!
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      Scritta da: Antonino Gatto

      Una nuova Stella

      Immagina se da domani
      nel sonno più profondo,
      un unico pensiero
      avvolgesse questo mondo.

      Immagina se da domani
      già dal sorgere del sole
      si potesse dare amore
      alle persone che son sole.

      Immagina se da domani
      con questa mia poesia,
      si potesse salutare
      una vita che va via.

      Basterebbe un soffio di vento
      per trasportare queste parole,
      che solo, a respirarle,
      si capirebbe cos'è l'amore.

      Fai di questo dì
      il più bel giorno della tua vita,
      sorridi al tuo nemico,
      perdonandogli ogni ferita.

      Entra nel cuore di quel bambino
      e regalagli una carezza,
      fagli capire cos'è la vita
      perché altrimenti lui la disprezza.

      Telefona a chi hai nel cuore
      e non scordarti di dirgli t'amo,
      chiedendo scusa, se per stoltezza,
      gli sei stato troppo lontano.

      Regala alla vecchietta
      due parole sul suo divano,
      dedicando un po' di tempo
      a chi ha bisogno della tua mano.

      E quando viene sera,
      e si chiude questo tuo giorno,
      ricorda questa preghiera
      alzando lo sguardo al mondo.

      Forse ti stupirai
      se per un attimo, un po' per magia,
      vedrai splendere nel firmamento
      una nuova stella, che non andrà più via.
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        Scritta da: Antonino Gatto

        Poesia nella Poesia

        Come acqua nel mare
        le tue parole nelle mie
        come il profumo nel vento
        le tue parole nelle mie
        come il cuore e l'amore
        le tue parole nelle mie
        come il rosso ed il tango
        le tue parole nelle mie...

        Così l'emozione che s'infiamma
        leggendomi nella tacita stanza,
        si spegne e si riaccende d'incanto,
        mentre il tuo calamaio e il suo pianto
        di china mi lacrima addosso,
        a ringraziar un poeta che l'ha scosso!
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          Scritta da: Antonino Gatto

          L'Angelo che è in Te!

          Aspettavi un segnale
          che ti parlasse di Me,
          ma vedi solo le nuvole,
          e ti chiedi perché.
          Forse stai pensando
          che questa poesia,
          sia solo il frutto
          di una folle utopia,
          ma se la rileggi
          con molta attenzione,
          troverai le parole
          che appartengono al tuo cuore.
          Tu sei la materia,
          io sono l'astratto
          più volte mi osservi
          col tuo volto distratto,
          tu sei l'artefice
          di una partita infinita
          che da noi è l'eterno,
          e per voi è la vita.
          Più volte mi sfiori
          col tuo dolce pensiero,
          ma ancora non credi
          che mi parli davvero.
          In ogni porta che hai aperto,
          senza alcuna fatica,
          hai trovato di certo,
          una chiave un po' antica,
          che ha vissuto millenni,
          ed è ancora perfetta,
          perché è l'arte di un Uomo
          che all'ultima porta ti aspetta.
          Io sono la tua guida
          il tuo consigliere,
          colui che bisbiglia
          la tua mente a dovere.
          Ma spesso il tuo udito
          al quanto distratto,
          vorrebbe ascoltare
          la voce di un matto,
          che sbatte le porte,
          e ti apre i portoni
          per farti passare
          sventure a milioni.
          Ascolta il tuo istinto
          c'è dentro il mio amore
          vedrai che d'incanto
          spunterà fuori il sole!
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            Scritta da: Antonino Gatto

            Il mio ultimo bicchiere

            Spengo le luci, nel silenzio della solita stanza,
            che mi calza sempre più stretta,
            ed anche la mia presenza, non mi è più amica.
            Soffoco i rumori, tacendo ogni respiro,
            silenziando ogni suono...
            e con un po' di coraggio,
            cercando per la prima volta,
            d'ascoltare le urla, che mi bruciano dentro.
            Mi corico accorgendomi, d'esser stata fedele
            soltanto al mio solito cuscino,
            che resta, l'unico testimone
            delle mie lacrime nascoste,
            ed incomincio a pensare,
            alle occasioni perdute,
            ai miei errori, ed ai miei anni,
            con l'unico rammarico di averli quasi perduti,
            buttati, inseguendo il solito miraggio,
            che troppo spesso,
            aveva le sembianze di un uomo,
            quello sbagliato...

            Ci sono troppe ferite sul mio cuore,
            e sul mio corpo, che ho sempre usato senza pudore,
            un po' di alcol ed il rituale che si ripete,
            per poi col sesso, saziare entrambi la nostra sete.

            Non è così che potrò mai cambiar la vita,
            fingendomi sempre protagonista di una partita,
            che ho sempre perso ancora prima d'incominciare,
            per non capire la differenza fra il dire ed il fare.

            Ma questa volta non voglio scuse, e sono pronta,
            io sono stanca, di questa vita, sempre più spenta,
            questo mio corpo, nessuno più lo bacerà,
            se non quell'uomo, che un giorno io farò papà.

            Il primo passo, è la mia ultima sigaretta,
            che a ruota segue, il mio ultimo bicchiere,
            ed il mio corpo, lo avrà chi, non avrà fretta,
            di sedermi accanto, pronto ad offrirmi, solo da bere!
            Composta giovedì 30 settembre 2010
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              Scritta da: Antonino Gatto

              Figlio d'una poesia

              Petali strappati ad un fiore
              sono i giorni che si contano con le dita,
              a che serve il piacere dell'amore,
              se finisce con la morte di una vita?

              Ogni giorno, proprio al sorgere del sole,
              c'è una donna che si sente in alto mare,
              e di fronte ad una scelta che fa male,
              deve decidere se fermarsi o continuare.

              E mentre credi di essere sola nel cammino
              e non sei pronta per superare la nuova sfida,
              dentro di te, c'è già il suo piccolo cuoricino,
              che batte forte perché ti vede come una guida.

              C'è accanto un uomo, che un giorno lui chiamerà papà,
              e lassù in cielo un altra donna che guarda in giù,
              che fanno conto sulla tua grande capacità,
              di farti forza, stringendo i pugni, e guardando in su.

              Siamo rondini nel cielo, e siamo fatti per volare,
              c'è una voce che ti dice: ti prego non sparare!
              C'è una luce che ti segue, ed illumina il cammino,
              e sarà la tua allegria, la tua forza, il tuo bambino.

              Cara mamma, se mi ascolti, ti prego non sparare,
              voglio vivere la vita, voglio vincere e volare,
              avrò cura dei tuoi giorni, come l'ape al suo alveare,
              quando guarderai i miei occhi, non mi vorrai mai più lasciare...

              Ed un giorno un po' invecchiata, nel cassetto della vita,
              leggerò fra i tuoi gioielli questa splendida poesia,
              e asciugandomi una lacrima, ringrazierò questo poeta,
              che ha salvato la tua vita, ed ha salvato anche la mia!
              Composta venerdì 15 aprile 2011
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