Le migliori poesie inserite da Antonino Gatto

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Scritta da: Antonino Gatto

Perché siamo venuti al mondo?

Un giorno mi hai detto di essere pronto,
ed ho deciso di metterti alla prova, regalandoti la vita.
... mi aspettavo un "Grazie" ma non sapevi parlare,
allora ho deciso di regalarti il dono della parola.
Ma eri troppo giovane per capire,
allora ti ho preso per la mano e ti ho aiutato a crescere.
Sei caduto mille volte, piangendo,
ed hai avuto sempre accanto qualcuno che ti tirava sù regalandoti un sorriso.
... mi aspettavo un "Grazie" ma forse non sapevi che esistevo,
allora ti ho dato la possibilità di studiare.
Ma quando sei cresciuto, hai pensato di non aver più bisogno di nessuno,
ed hai fatto soffrire chi ti ha cresciuto, ed amato.
... speravo che ti fossi accorto che non sei solo in questo mondo,
ma hai impegnato dieci anni della tua vita pensando solo a te stesso.
... ti ho ascoltato, ma le tue uniche parole erano per chiedermi altro,
come se non fosse abbastanza quello che ti ho dato.
Ti ho regalato un cielo ricco di stelle,
un sole splendente per dar vita alla terra,
mille colori di luci al tramonto,
ed una splendida luna per specchiarsi sul mare.
... ed ero li a guardarti, ogni giorno
ma tu non hai mai alzato il tuo sguardo ai miei occhi!
Allora ti ho regalato l'amore, sperando che ti potesse servire a diventare più buono
e tu hai trasformato la donna in tua schiava,
dicendo di amarla, e l'hai tradita alla tua prima occasione!
Quante volte ti ho parlato, ma tu non ti sei mai accorto di me!
... ma ti ho sempre voluto perdonare, e ti ho regalato un figlio
e poi all'improvviso, avresti desiderato ubbidienza,
anche se tu non l'hai mai fatto.
Ti ho permesso di lavorare, ed essere felice,
ma tu hai voluto arricchirti,
hai speso tutto ciò che guadagnavi, senza rinunciare ai tuoi divertimenti,
ed un giorno mi sono presentato ai tuoi occhi,
nelle vesti di un uomo affamato,
ma tu mi hai negato il pane!
Allora ho sperato che portassi rispetto almeno a chi ti ha cresciuto,
ma tu hai detto che eri molto impegnato,
e gli hai negato una carezza quando ne avevano bisogno.
E ti sei accorto di quello che anno fatto per te solo quando li hai persi.
Hai pianto!
... ed io ero lì a guardarti,
pentito di averti messo al mondo.
Un giorno eri in grande difficoltà, e mi hai chiesto aiuto,
ti ho mandato un Amico,
non l'hai mai capito!
Ogni giorno al sorgere del sole, ti ascolto
e ancora mi stupisce il tuo silenzio.
Vorrei tanto poterti parlare, magari con le parole di un tuo Amico,
e spingerti a pensare che questa tua vita è breve,
e gli unici ricordi che conserverai quassù,
saranno le buone azioni che hai compiuto sulla terra.
E per chi non avrà nulla da ricordare,
la sua seconda vita finirà ancor prima di iniziare...
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    Scritta da: Antonino Gatto

    Figlio mio

    Figlio mio, perla dei miei occhi,
    luce dei miei passi,
    ombra dei miei pensieri.
    Figlio mio, frutto del mio amore,
    pace dei miei sensi,
    gioia del mio cuore.
    Figlio mio, sangue del mio sangue,
    scrigno dei miei averi,
    chiave dei miei desideri.
    Figlio mio,
    ovunque tu sia in questo momento,
    non posso fare altro
    che sentirti dentro.
    Composta mercoledì 20 aprile 2011
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      Scritta da: Antonino Gatto

      Dietro un vetro

      Amsterdam la rossa,
      di carne la pastura,
      audace chi non possa
      ma in cerca di avventura.
      Le strade a passo d'uomo,
      la spola a visi spenti,
      di volti senza sonno,
      e cuori ribollenti.
      Guardando le vetrine,
      comuni all'apparenza
      adornate da tendine,
      e corpi in trasparenza.
      Splendenti donne ad ore
      con mani vellutate,
      che invitano all'amore
      per essere pagate.
      Così son consumate,
      le notti ad una ad una,
      l'opportunista che usa e parte,
      mentre lo assiste la sola luna.
      Ma dietro un vetro, in un gran dolore,
      nel suo silenzio, risplende un fiore,
      che piange la bimba lontana e assente,
      per cui lavora senza dir niente.
      La sua speranza è di far fortuna,
      e della vita strappare un foglio,
      che lo ricordi solo la luna,
      per poi tornare dal suo germoglio.
      Composta sabato 13 marzo 2010
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        Scritta da: Antonino Gatto

        Gocce di pioggia svaniranno nel sole...

        Gocce di pioggia,
        solcano il tuo viso,
        triste il ricordo
        di un amore mai vissuto
        freddo il tuo inverno
        ma caldo il tuo cuore
        che vive dentro un sogno
        e vorrebbe fosse amore.
        Il sole nascosto
        osserva presente
        l'angoscia che hai di dentro
        e si presta al tuo cospetto,
        riscalderà il tuo cuore
        ti porterà il sorriso
        splenderà in un nuovo amore
        l'ardore che nel sogno hai condiviso...
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          Scritta da: Antonino Gatto

          Lucciola fra le zanzare

          Alcune parole le senti sulla pelle,
          come salsedine in riva al mare,
          ed accarezzano i tuoi pensieri,
          mentre passi il tempo ad aspettare.
          Soffochi le sensazioni,
          mettendo in dieta anche il tuo cuore,
          perché vivendo sopra l'asfalto,
          non puoi sapere cos'è l'amore.
          La luce brilla nei tuoi dolci occhi,
          spenti soltanto per una notte,
          lanciando urla nel tuo silenzio,
          mentre qualcuno ti prende a botte.
          Tutti parlano delle tue scelte,
          ma non conoscono la tua famiglia,
          intanto vogliono solo il tuo corpo,
          e se ne fregano se hai una figlia.
          Forte nella tempesta,
          lucciola fra le zanzare
          prendi il coraggio di dire basta,
          inizia a vivere, se vuoi volare!
          Composta domenica 9 maggio 2010
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