Poesie personali


Scritta da: Valeria
in Poesie (Poesie personali)

Rendimi libera

Vorrei arrotolare i margini del tempo
e riavere quei giorni
colorati di parole,
sfumati di pazienti segreti
scivolati via dalle nostre vite,
nell'unico luogo in cui esse potevano incontrarsi,
quando non sapevamo nemmeno cosa volesse dire toccarsi.
Vorrei lasciare l'abbraccio di questo desiderio,
e liberarmi dalla tagliola della sua morsa di ferro
che mi tiene prigioniera di questo sentire.
Vorrei fuggire da questo sogno,
perdere questa ombra
e volare libera sopra le stelle,
oltre il mare della tua indecisione
per non venire travolta
dall'onda della tua noia.
Non ti voglio più nella mia vita.
Non ti voglio più in alcun posto.
Liberami di te.
Rendimi la mia libertà!
Vota la poesia: Commenta
    Scritta da: Valeria
    in Poesie (Poesie personali)

    Sognatrice per una notte

    Mi chiami sognatrice per una notte
    e ti ascolto.
    Sogno un angelo
    che con una carezza cancelli
    il mondo,
    sogno ancora solo quell'aeroporto.
    Ti ascolto ancora
    ma senza parlare
    e penso sia finzione
    io e te,
    tu con me.
    Io fragile
    ma mai così bella
    con un sorriso di perla.
    Non desidero sapere niente di te
    ma voglio sognare il presente
    per farlo diamante
    e farti mio per questo attimo
    che sarà per sempre;
    cancellare il tuo dentro
    e disegnarlo di nuovo
    con il mio colore.
    Domani troverò uno spazio
    da riempire con
    questo sogno!
    Vota la poesia: Commenta
      Scritta da: Valeria
      in Poesie (Poesie personali)

      Vuoti perpetui

      Sarà il mio silenzio a parlarti.
      Mettiti all'ascolto,
      chiudi gli occhi e tendi l'orecchio
      al rumore delle mie onde che s'infrangono a metà,
      la condanna del mio non amore,
      la bocca del mio vento.
      Il mio cuore si frantumò in una tempesta,
      ed il giorno si fece notte quando te ne andasti per sempre.
      Ho smarrito il cammino tracciato dalla tua speranza.
      So dove sei ma non vengo a salutarti
      perché mi sento schiacciata dal peso dei tuoi occhi.
      Non tocco la foto del tuo volto
      perché la lapide è fredda e muta
      e mi urlerebbe che sei lì sotto.
      L'anima intorpidita dall'inverno della tua assenza
      fa scorrere oceani di sale amaro.
      Sono un girasole senza sorriso, a testa in giù,
      unico in un deserto di silenzio,
      nella mia calma di facciata,
      nella mia caotica quieta indifferenza.
      C'è una nebbia irrisolta
      che porta a perdermi nei miei spazi perpetuamente vuoti.
      Papà, è tutto così sottile, la vita,
      e tu non ci sei.
      Trovo un posto per il silenzio
      ma esso porta i tuoi occhi.
      Nessuno mi libererà mai.
      Il buio è il mio manto
      e nella notte dello spirito vago a cercarti.
      Annaspo nel fango per ritrovare le stelle
      e mi dico che sei tu la polvere di cui sono fatte ora.
      Esse prendono a brillare forse quando tu mi sorridi.
      La tua mano di vento mi accarezza il cuore e vola con me
      quando, all'inseguimento della vita,
      cerco ancora una traccia di te.
      Vota la poesia: Commenta
        Scritta da: Valeria
        in Poesie (Poesie personali)

        Figlia del buio

        Hai tentato di afferrare i tramonti
        per preservare quello splendore,
        hai cercato di liberarmi dal silenzio
        per ritrovare ancora un mio debole bagliore...
        Ma bramavi testardamente la parole,
        mentre solo il buio dovevi ascoltare
        se volevi capire.
        Ho rifiutato la tua mano,
        unico faro nel mio oceano nero,
        poiché la notte del dolore
        rende ciechi dinanzi a quello altrui.
        Non riconobbi che il tuo abisso
        era identico al mio.
        La mia zattera si squarciava
        tra le ondate dei ricordi di una vita felice
        che si squagliava inesorabilmente.
        Con il nulla colmai il mio vuoto
        quando il tuo amore l'avrebbe riempito di luce.
        Lande di desolato silenzio si dilatarono;
        baratri di inspiegabili rancori tra noi si aprirono.
        Prigioniera del lutto,
        non sapevo riconoscere in te
        l'ultimo lembo di una famiglia
        superstite della forbice della morte.
        Ti plasmavo disperatamente in mio padre
        mentre avrei dovuto semplicemente amarti
        perché sei mia madre.
        Nessuna di noi è sopravvissuta,
        indenne, al dolore.
        Ora il mio buio ha ritrovato le parole,
        e ti tendo la medesima mano che un giorno rifiutò la tua.
        Accarezzami il cuore,
        insegnagli a trovare ancora della vita
        il colore e l'amore,
        senza paure, con ali leggere.
        Vota la poesia: Commenta
          Scritta da: Valeria
          in Poesie (Poesie personali)

          Dissolvenze...

          Disegno il tuo silenzio
          in attimi evanescenti:
          un modo per averti,
          un solo istante per sfiorarti.
          Non c'è altro
          di noi.
          Distillo le gocce di rugiada
          dei tuoi sorrisi,
          errando in
          dissolvenze di sogni
          per svanire in un bacio.
          Ma al risveglio
          resta qualcosa di reale:
          la parte buia di me,
          l'eccesso,
          la tristezza e la noia,
          il dolore e la gioia,
          l'anima che vive,
          il mio dionisiaco.
          Semplicemente tu!
          Vota la poesia: Commenta
            Scritta da: Valeria
            in Poesie (Poesie personali)

            Una mano amica

            Corro sotto un acido sapore
            di color metallo.
            Sanguino sotto le lenzuola
            e continuo ad immaginare
            le mie gambe distese
            sulle spine di una rosa.
            Rimango nella solitudine di un cane
            che non trova più padrone.
            E metto giù il guinzaglio.
            Non posso più tornare.
            Non posso immaginare
            quanto tempo perso
            a piangere della mia vita.
            Distesa sulle mie speranze...
            Alzati,
            dimentica la tua risata,
            infantile preda.
            Sanguino dentro.
            Lacrimo nella mente.
            Corre la ragione
            di una candida speranza.
            Immagino di non tornare,
            di non capire quello che succede,
            nel magico calore
            di una mano amica.
            Vota la poesia: Commenta
              Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
              in Poesie (Poesie personali)

              Vecchio solo

              La mano tremula di un anziano
              sostiene il calore di agosto.
              Alcuni iniziano il lavoro
              altri respirano con sforzo.

              Lo sguardo è appeso a un volo
              di una bianca e stanca colomba.
              Con lei volano gli amori
              con i nomi di una tomba.

              La mano tremula di un anziano
              accarezza il volto della storia:
              guerre, odi, speranze e sogni
              vivono nella sua stanca memoria.

              Un muro del giardino a calce viva
              cicatrizza amori e ricordi.
              Resta la mano tremula e un fiore
              a fecondare il tramonto e l'aurora.
              Vota la poesia: Commenta
                Scritta da: Valeria
                in Poesie (Poesie personali)

                A me

                Per aver sempre la forza di
                Realizzare i miei sogni,
                raggiungere i miei traguardi,
                tornare ad amare
                gli altri e me stessa,
                piegarmi
                senza spezzarmi,
                cadere e poi
                rialzarmi,
                sorridere davanti a
                Odio ed Invidia,
                volare sopra le vuote voci
                fatte di
                vuote parole
                di una vuota città,
                che non mi ha dato
                nulla
                se non
                il male.
                È peggio per Voi,
                io sono ancora
                qua.
                Tornerò sempre
                Ogni volta che
                Mi allontanerete.
                Vota la poesia: Commenta
                  Scritta da: Valeria
                  in Poesie (Poesie personali)

                  Cos'è una parola?

                  Cos'è una parola?
                  Non ricordo più
                  il sapore delle parole dolci.
                  Sono sale
                  che brucia
                  sulle ferite dell'anima.
                  Ma prima ancora sono
                  lame.
                  Coltelli affilati.
                  La penetrano,
                  la tagliano,
                  la feriscono,
                  la riducono a brandelli.
                  Poi,
                  cicatrici indelebili.
                  Bruciano ancora.
                  Bruceranno sempre.
                  Giorni di più.
                  Giorni di meno.
                  Comunque lame di fuoco.
                  Vota la poesia: Commenta