Scritta da: Stefano Medel
in Poesie (Poesie personali)
Albeggiando
Sta albeggiando,
tra poco,
la luce
schiarirà il cielo torvo,
con le nuvole colossali
dell'autunno,
tra poco, il risveglio,
tra poco.
Composta mercoledì 18 settembre 2013
Sta albeggiando,
tra poco,
la luce
schiarirà il cielo torvo,
con le nuvole colossali
dell'autunno,
tra poco, il risveglio,
tra poco.
Cade silenzioso
il velo dell'anima,
davanti
all'amore,
amore senza fine,
amore che respira,
amore che vive
del respiro
di anima tua,
ed è cosi
che cade il velo,
silenzioso, e
tocca terra,
lascia nuda
l'anima davanti
all'amore nudo,
e non c'è sonno
né riposo, nei
celesti abissi,
ne lascia spazio
all'immaginazione,
l'anima nuda
che nuda,
respira amore
senza fine!
Cae silencioso
el velo del alma
delante del amor
amor sin fin
amor que respira
amor que vive
del aire
de tu alma
y es asì
que cae
el velo silencioso
y toca tierra
Deja desnuda el alma
delante del amor
desnudo...
y no hay sueño
ni reposo
ni celestes abismos
ni deja espacio
a la imaginación
el alma desnuda
que desnuda,
respira amor
sin fin...
Roma è canterina e sboccata
accoglie tutti, cani e porci
respira i secoli come smog
Un alveare scomposto
Un tempio de odori e facce miste
Un monumento generoso
senza pareti ne recinzioni
Tutte le strade ti fanno perdere
Ogni angolo ti fa innamorare
Roma non si inginocchia ma s'inchina.
Uguali nell'essere.
In ciò che si è.
Uguali sempre
ma sempre diversi.
Uragani senza vento,
respiri senza fiato,
un pensiero vola via
là nel punto in cui
il cielo dà la mano
quel pensiero si è fatto spirito,
ha indossato le vesti di una preghiera
t'ha raggiunto,
t'ha sfiorato
t'ha carezzato
tristemente
t'ha sussurrato:
mi manchi.
La gente vuota.
Ha parole vuote
pensieri vuoti
gesti vuoti
cervello vuoto.
La gente vuota
ha vuota la vita.
Tempo che vola,
che svanisce,
e brucia il tempo mio;
non so,
se stare o andare;
stò fermo,
e guardo
settembre venire,
coi suoi venti e la pioggia;
non sai niente,
niente,
di me.
Quante solitudini raccolte
avverto nel cuore
dietro le tende che hanno oscurato il tempo.
Ombre tormentate
dal freddo e dal gelo
che legano l'anima
nei ricordi.
Forse la vita è solo un sogno
una bolla d'aria a cui rampicarsi
o forse è soltanto un pensiero
dove l'azzurro lascia spazio
a luci perenni che alterano la vita
portando con se velocemente
momenti
conosciuti mai dimenticati.
Vorrei ancor, dopo errori e errori
trovare la speranza...
aspettando che soffi ancora il vento della sera.
Il vecchio seduto solo
alla panchina resta a guardare,
l'amata luce perenne.
Avvolge la sua anima nel silenzio
stringendo il sigaro tra le dita
mentre il vento accarezza il ricordo
dei suoi vent'anni,
fusi tra il passato e il presente.
Vorrebbe esplodere
nella più grande risata di sempre
contro la morte
che ruota la sua falce
abbassa la testa e con un filo di voce
incomincia a cantare.
Un'altra assenza s'aggiunge.
Se io sono te e
tu sei me,
se tu sei me
ed io sono te,
mi dici allora
che senso
hanno
queste lacrime?
lacrime di te,
di me,
di noi che mai,
placa questo
dolore lacerante
che lascia
in sospeso
anche
l'anima,
se io sono te
e tu sei me,
che senso ha
l'attimo eterno,
se non possiamo
essere noi!?