Poesie generazionali


in Poesie (Poesie generazionali)

Una lenta ma brava

Parlo a nome della mia poesia
E ti decando giovane amore mio affettuosissimo affetto
Quanta gioia nei tuoi occhi nel vedermi e quanta ansia
Celata in una flemma e rallenty dolce amorevole moviola
Se frenaste l'ira degli aghi di quella volta al mese
Ivi s'eclissa la luce del sole che di man bassa d'opera
Ed omissioni che vada tutto bene si è sbizzarrita fin troppa gente
Forse ne sarai tan grata che di boccali di sorgente dal legno
Mi disseta come le arance del lontano oriente
Che scorgano le fonti da questo monte di boccali
Affluiscano nella gola a diluvio universale
Mi disseterò stanne certa ma ritrira gli aghi mia signora
Che a padron della mia paura ne sono nata già pronta e degna
Ma stanne pur certa che di salute scoppio come un motor
Rombante come i cieli delle notti più incantevoli e tempestose
Tempestando di suspance i tichettii dell'orologio dicendo solo
Che è un'innocente puntura della durata di soli dieci secondi
Un ergastolo del tempo che fugge cade si chiama Luigi
E credimi mia signora è più lungo dell'incubatrice ove poggio
IL collo a parer mio ritiri le truppe degli aghi a mio conto ed a mio
Luogo appartato ed isolato d'eclissata luce solare e di speranza
Finalmente libera che l'angolo di paradiso respiri in fondo alla valle
Della schiena di un uomo di polso eleganza e azione
Sedici lettere di emozione otto di nome ed otto di cognome
Di Faenza ai suoi occhi mia signora
Ritiri le truppe degli aghi e lasci respirare la terra di fondo.
Composta sabato 3 marzo 2018
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    Scritta da: Marta Emme
    in Poesie (Poesie generazionali)

    Santa pazienza!

    La pazienza è l'attesa sapiente di chi
    non ha piani* (strategie) ma una
    fiducia così travolgente che alla fine
    pure il demonio ad essa s'arrende.
    Così, siccome qualcosa conta, torni
    a cavalcar la vita sulla sua
    spumeggiante onda e in quel respiro
    del mare impari quanto importante
    sia stato sperare. Ma se la pazienza
    è rivolta al male, che con esso
    sprofondi, fino ad annegare. E che in
    quel marasma* (decadenza di valori)
    possa sempre rivelarsi il malvagio,
    ben prima del suo fetente miasma*
    (effetti dannosi).
    Composta giovedì 1 marzo 2018
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      in Poesie (Poesie generazionali)

      A mia figlia

      Quando mi sveglio
      con la tristezza
      tu mi sorprendi
      con tenerezza.
      Quando stanca
      io mi sento
      e il mal di vivere
      ha il sopravvento...
      Guardo i tuoi occhi
      di bambina
      e si riaccende
      la mia mattina.
      È incredibile
      il potere che c'è
      in questo sorriso
      che è solo per me.
      Dimmi amore,
      come fai...
      a render tutto
      più dolce che mai?
      Qual è il tuo segreto
      figlia mia?
      A nove anni
      hai gia l'empatia?
      Mi abbracci
      e il mondo tace...
      capisco il senso di tutto,
      mi sento in pace.
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        in Poesie (Poesie generazionali)
        Giudicatemi pure.
        Non importa.
        Sto in disparte,
        è vero.
        Abbasso lo sguardo
        davanti alla gente
        e ancora mi imbarazzo
        se qualcuno mi osserva.
        Ma finché sarò in grado
        di emozionarmi
        davanti ad un tramonto,
        leggendo i versi
        di una poesia
        o ascoltando le note
        di una canzone,
        potrò sempre
        avere la certezza
        di stare vivendo.
        E voi...
        tenetevi pure tutto il resto.
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          in Poesie (Poesie generazionali)

          Viaggio

          Che voglia d'esser
          su isole tropicali,
          poter visitare
          paesi orientali,
          andare in America
          per tutti gli stati,
          gettare lo sguardo
          su prati innevati.
          Sarebbe bello
          trovarsi in crociera,
          fluttuare nel cielo
          su una mongolfiera.
          Purtroppo
          non ho la possibilità
          di viaggiare tanto
          e spostarmi qua e là.
          Ma una cosa certo,
          la posso fare...
          aprire un libro
          e iniziare a volare.
          La fantasia
          mi porta lontano,
          insieme al romanzo
          che tengo in mano.
          Non disturbarmi,
          sembro presente,
          ma leggere
          è un viaggio della mente!
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            in Poesie (Poesie generazionali)

            Cose che non ho

            Non ho una villa
            con la piscina.
            Non ho nemmeno
            una casa in collina.
            Non ho una Ferrari
            testa rossa.
            Non ho neppure
            una macchina grossa.
            Non posseggo
            vestiti firmati,
            né scarpe di lusso
            e tessuti pregiati.
            Non indosso
            gioielli preziosi,
            né posso cenare
            in ristoranti lussuosi...
            Miliardaria non sarò,
            ma una cosa
            io ce l'ho.
            Non un bene
            materiale,
            ma qualcosa
            di speciale.
            È l'amore più profondo.
            Quello che sorregge il mondo!
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              in Poesie (Poesie generazionali)

              Tornerò

              Un giorno tornerò dov'ero prima
              che gli occhi miei si aprissero al fato,
              dove l'amor divino ha posto in cima
              quelle cose belle che per noi ha creato.
              E lascerò questo mondo crudele
              fatto d'invidie, di odi e rancori,
              di guerre e di intricate ragnatele
              che gli uomini hanno posto nei cuori.
              Ma lascerò anche un'immenso amore
              per le persone da me tanto amate,
              per ritrovarle in altre dimore
              in altri luoghi di anime popolate.
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