Mi fermo a respirare nel giardino della tua mente, dove coltiviamo le nostre passioni irrigate di dolcezza. Dove la rugiada mattutina ci apre alla luce, dove il sole partecipa al nostro calore prosciugandoci dal desiderio, dove tutti i frutti raccolti sono il nutrimento del nostro essere insieme e dove l'erboso manto ci avvolgerà nella sua quiete.
È attesa di un raggio che scaldi la via, ma poi l'energia o quel ch'esso sia, la trovo già dentro e non m'aspetto null'altro di ciò che dagli occhi è già stato assorbito.
Penso ai tuoi occhi profondi come il mare e lo immagino come noi, tra un'onda e l'altra sentirlo respirare come la nostra poesia, così ermetica per tutti e così chiara per noi, al punto d'essere romanzo palpitante di passione. Un attimo per pensarti e avere sul viso l'espressione di chi non ha bisogno d'altro.
Quando l'intensità del bene sa raggiungere il sonno, la consapevolezza sente l'ardore delle proprie sensazioni vagando nel buio in attesa di luce. Quando basta un pensiero, per godere nell'assenza, la vita travolge salvandoci dal torpore dell'essere. Quando l'apertura mentale si riflette nell'arte, il tutto diventa estatica contemplazione. Quando il sale dà sapore all'attimo, il lievito fa crescere l'entusiasmo di assaporarlo. Lo stato di grazia: l'intenso noi.
Storditi dalla forza facile a crescere e vigorosa nella calma di un abbraccio, sentiamo incessanti emozioni che vengono nel dare la pienezza di un insieme che combacia perfettamente.
Armonia di movimenti come se una regia visionasse la perfezione degli intenti. I sorrisi illuminano il nostro noi sempre più confidenti, intrecciando silenzi più provocanti, dati a somma dei voleri inespressi, adesso chiari e sempre più forti.
Nell'inabissarsi di dubbi e paure, solo la forza di uno sguardo altrettanto profondo, sa compensarle con una rapida ascesa di certezze e verità, percettibili attraverso il caleidoscopio di colori, nell'unione di occhi all'alba di un nuovo giorno.