Poesie d'Autore


Scritta da: Elisa Iacobellis
in Poesie (Poesie d'Autore)

Tempo

Mare insondabile! Le cui onde sono
anni, Oceano del tempo, le cui acque di profonda
pena sono salmastre per il sale
delle lacrime degli umani.
Tu diluvio inarginabile, che nel tuo
flusso e riflusso cingi i limiti
di ciò che è mortale
e nauseato di prede eppure gridi
per una ancora
e vomiti i tuoi relitti sulla sponda
inospitale, infido nella bonaccia, e terribile
nella tempesta
chi metterà gemme su di te
Mare insondabile?
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    Scritta da: Elisa Iacobellis
    in Poesie (Poesie d'Autore)
    Camminavo sulla sabbia. Bassa marea.
    E giù, oltre, la curva, scrissi un verso sulla sabbia.
    E in quel verso scrissi quel che la mia mente pensava
    e ciò che la mia anima desiderava.
    E quando la marea fu alta,
    ritornai, ancora, su quel lido,
    e di ciò che avevo scritto nulla trovai.
    trovai solo i segni del bastone di uno che aveva lì camminato da cieco
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      Scritta da: Elisa Iacobellis
      in Poesie (Poesie d'Autore)
      Antico, sono ubriacato dalla voce ch'esce
      dalle tue bocche quando si schiudono come verdi campane
      e si ributtano indietro e si disciolgono.
      La casa delle mie estati lontane, t'era accanto, lo sai,
      là nel paese dove il sole cuoce e annuvolano l'aria le zanzare.
      Come allora oggi in tua presenza impietro, mare, ma non più
      degno mi credo del solenne ammonimento del tuo respiro.
      Tu m'hai detto primo che il piccino fermento del mio cuore
      non era che un momento del tuo; che mi era in fondo
      la tua legge rischiosa: esser vasto e diverso e insieme fisso:
      e svuotarmi così d'ogni lordura come tu fai che sbatti
      sulle sponde tra sugheri alghe asterie le inutili macerie
      del tuo abisso.
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        Scritta da: Elisa Iacobellis
        in Poesie (Poesie d'Autore)
        Ondeggia, Oceano nella tua cupa
        e azzurra immensità.
        A migliaia le navi ti percorrono invano;
        L'uomo traccia sulla terra i confini,
        apportatori di sventure,
        Ma il suo potere ha termine sulle coste,
        Sulla distesa marina
        I naufragi sono tutti opera tua,
        è l'uomo da te vinto,
        Simile ad una goccia di pioggia,
        S'inabissa con un gorgoglio lamentoso,
        Senza tomba, senza bara,
        senza rintocco funebre, ignoto.
        Sui tuoi lidi sorsero imperi,
        contesi da tutti a te solo indifferenti
        Che cosa resta di Assiria, Grecia, Roma,
        Cartagine?
        Bagnavi le loro terre quando erano libere
        e potenti.
        Poi vennero parecchi tiranni stranieri,
        La loro rovina ridusse i regni in deserti;
        Non così avvenne, per te, immortale e
        mutevole solo nel gioco selvaggio delle onde;
        Il tempo non lascia traccia
        sulla tua fronte azzurra.
        Come ti ha visto l'alba della Creazione,
        così continui a essere mosso dal vento.
        E io ti ho amato, Oceano,
        e la gioia dei miei svaghi giovanili,
        era di farmi trasportare dalle onde
        come la tua schiuma;
        fin da ragazzo mi sbizzarrivo con i tuoi flutti,
        una vera delizia per me.
        E se il mare freddo faceva paura agli altri,
        a me dava gioia,
        Perché ero come un figlio suo,
        E mi fidavo delle sue onde, lontane e vicine,
        E giuravo sul suo nome, come ora...
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          Scritta da: Elisa Iacobellis
          in Poesie (Poesie d'Autore)

          L'Uomo E Il Mare

          Uomo libero, tu amerai sempre il mare!
          Il mare è il tuo specchio; contempli la tua anima
          Nello svolgersi infinito della sua onda,
          E il tuo spirito non è un abisso meno amaro.
          Ti piace tuffarti nel seno della tua immagine;
          L'accarezzi con gli occhi e con le braccia e il tuo cuore
          Si distrae a volte dal suo battito
          Al rumore di questa distesa indomita e selvaggia.
          Siete entrambi tenebrosi e discreti:
          Uomo, nulla ha mai sondato il fondo dei tuoi abissi,
          O mare, nulla conosce le tue intime ricchezze
          Tanto siete gelosi di conservare i vostri segreti!
          E tuttavia ecco che da innumerevoli secoli
          Vi combattete senza pietà né rimorsi,
          Talmente amate la carneficina e la morte,
          O eterni rivali, o fratelli implacabili!
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            Scritta da: Elisa Iacobellis
            in Poesie (Poesie d'Autore)

            Alla luna

            O graziosa luna, io mi rammento
            che, or volge l'anno, sovra questo colle
            io venia pien d'angoscia a rimirarti:
            e tu pendevi allor su questa selva
            siccome or fai, che tutta la rischiari.
            Ma nebuloso e tremulo dal pianto
            che mi sorgea sul ciglio, alle mie luci
            il tuo volto apparia, ché travagliosa
            era mia vita: ed è, né cangia stile,
            o mia diletta luna. E pur mi giova
            la ricordanza, e il noverar l'etate
            del mio dolore. Oh come grato occorre
            nel tempo giovanil, quando ancor lungo
            la speme e breve ha la memoria il corso,
            il rimembrar delle passate cose,
            ancor che triste, e che l'affanno duri!
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              in Poesie (Poesie d'Autore)

              I giri del mondo

              Nel mondo rotondo
              a volte confondo
              presente e passato.
              Azioni riflesse
              a volte complesse,
              figure convesse
              al tutto connesse,
              si muovono insieme
              come conviene
              al mondo che gira.
              Torna il passato,
              passa il presente,
              ancora si ascolta
              ciò che una volta
              creava emozioni.
              Le stesse canzoni
              sul cuore confuso,
              che colgo e non uso,
              perché so che confondo
              i giri del mondo.
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